Verona, Comune: “Via slogan #sposachivuoi”invece mignotta come vuoi si,ma come fai a votare questi,sono eguali agli islamici, ci siamo dimenticati delle cene eleganti di Silvio Berlusconi?Delle minorenni nelle mani di un disgustoso vecchio puzzone, perchè ti puoi plastificare come vuoi,i soldi li hai,ma la puzza quella resta, a una certa età in specie se sei maschio puzzi.
A parte le mie impressioni e giudizi sui rapporti vecchi giovani,ma poi si dimenticano nel centro destra, quelli della famiglia tradizionale che poi di nascosto sono epggio degli altri e i gay che gli hanno fatto a questi, ma che ne sò, a me non hanno fatto niente, c'è gente che è gente poi da come si comporta la giudico,non di certo da chi fa sesso e come, cioè io non entro con il pernicioso voyeurismo delle persone per bene, mi spiego io non vedo porno su internet,ma pare che i clienti assidui siano proprio quelli provenienti dalla famiglia per bene, cioè non condanno nessuno, se uno/a si vuol vedere il porno se lo veda, io non proibisco nulla, basta che ci sia il limite,ossia condanno la pedofila, la violenza in genere su persone e animali, vecchi e su chi è fragile,poi fai sesso con chi ti pare se l'altro o gli altri sono consenzienti, certo che andare a 75 anni suonati seppur tutto plastificato con delle 15enni è secondo me malattia mentale, a 15 anni anche se lei o lui ci sta, è da parte dell'adulto minimo allontanarsi, poi te ne fai una di 18 e tutto va bene, ma parlare di famiglia per proibire al popolo quello che tu fai in abbondanza è solo ipocrisia.
Ci sono coppie gay che sono meglio delle coppie eterosessuali, si vogliono bene ,crescono la prole con amore, che il centro destra a tutto questo amore è allergico,infatti sono fra i primi in classifica fra divorziati, cornificati e con l'uso smodato di cocaina,ma importante è proibire al popolo, cioè per me annate a cagà, io voto il m5s, voglio la ibertà per me e per tutti.
Verona, Comune: “Via slogan #sposachivuoi” nello stand della manifestazione per gli sposi
Polemica sulla decisione dell’amministrazione comunale scaligera di centrodestra di "invitare" gli organizzatori della rassegna veronese a rimuovere in uno stand immagini e slogan allusivi al "same sex wedding"Per molti Giulietta e Romeo si stanno rivoltando nelle loro tombe perché “Verona ha tradito la sua missione di città dell’amore”. Uno slogan, #sposachivuoi, proposto in uno stand dagli organizzatori della manifestazione “Verona Sposi” in programma lo scorso weekend all’ex Arsenale della città veneta ha scatenato una polemica nella città scaligera con accuse di discriminazioni nei confronti delle coppie gay da parte dell’opposizione in consiglio comunale.
Nel mirino la decisione dell’amministrazione comunale scaligera di centrodestra di “invitare” gli organizzatori della rassegna veronesea rimuovere in uno stand immagini e slogan allusivi al “same sex wedding”, condensati nell’hashtag #sposachivuoi. Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, Vito Comencini, ha appoggiato le critiche delll’assessore alla trasparenza, Edi Maria Neri. “Le trovate di marketing non possono affossare i valori – ha sottolineato l’esponente del Carroccio -. Bene ha fatto l’assessore Neri a frenare l’allestimento di stand palesemente contrari alla famiglia tradizionale, che rischiava di trasformarsi in propaganda relativista a favore di altre unioni che nulla c’entrano con la famiglia composta da mamma e papà”.
“L’amministrazione comunale finalmente ha battuto un colpo, ma non per convocare le commissioni sulle richieste delle minoranze che da oltre tre mesi non vengono discusse o per esaminare decine di mozioni ignorate: ha subito trovato il tempo per far rimuovere uno slogan in uno stand a Verona Sposi” dice il consigliere del Pd, Federico Benin. Anche il Circolo Pink di Verona ha fortemente contestato la censura allo stand con lo slogan #sposachivuoiverona: “Verona è sempre meno città dell’amore e sempre più patria dei diritti negati – afferma una dichiarazione -. Giulietta e Romeo si stanno rivoltando nelle loro tombe, ammesso che siano esistiti, perché in queste ore Verona ha tradito la sua missione di città dell’amore”.
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