ANDREA SCANZI:
SONO UN KILLER
(lo ha detto Genny Migliore)
(lo ha detto Genny Migliore)
Ieri, a L’aria che tira, Genny Migliore ha detto che il Pd “perde voti per colpa del killeraggio mediatico del Fatto Quotidiano”. Oh cribbio, non sapevamo di essere così potenti. Curiosamente il mitologico Genny ha detto questa cosa proprio il giorno dopo il mio ritratto a lui dedicato sul Fatto: toh, che coincidenza. È bella l’analisi dei renziani dopo le sconfitte (cioè sempre). È sempre colpa degli altri: degli elettori, della luna calante, di Don Backy. E del Fatto. Una volta è Lillo, una volta Travaglio, una volta io. Una volta Gomez, una volta Padellaro, una volta Vecchi. Eccetera. Eminenti parlamenti Pd e politologi vari asseriscono pure che il mio spettacolo Renzusconi “ha spostato molti voti”, e così le apparizioni televisive dei criminali del Fatto. Me cojoni. Genny era già uno dei miei fari esistenziali, ma adesso ancora di più. Già il mio ego fa provincia, ma se davvero avessi contribuito con un ruolo non marginale alla scoppola salvifica dei serial killer della sinistra italiana, chiederei al mio ego di divenire stato a sé, per poi marciare su Roma, invadere la Polonia e conquistare infine le stazioni orbitanti con l’ausilio di Nathan Never, Mazinga e Nardella.
(Nella foto, scattata da Travaglio in assetto militare, mi preparo a killerare mediaticamente chiunque intralci il mio cammino, mentre Gomez hackera il profilo di Orfini e Lillo canta “Ne me quitte pas” come diversivo)
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