Veltroni non hai capito una minchia, voi della sinistra vi siete appoltronati a vita e pure ai figli lasciate la poltrona in eredità, al che il popolo italiano è buono,accomodante ma non fesso, quando vedi che nel pd ci sta un calenda, e altri che con la sinistra nulla hanno a che fare, la gente vota lega, e vaffanculo.
Detta chiaramente, la nuora di Napolitano ministro, Renzi che si porta il giglio dicono magico,ma io lo vedo marcio a Roma,nel 2013 per non mollare i benefici non avete fatto il governo con i 5 stelle, gli inciuci con verdini, i presidenti della repubblica che ricevono un pregiudicato al quirinale, ossia se voi siete sinistra io sono la fata turchina, vi siete venduti,avete coltivato il benessere per voi, e io vi devo votare, ma maco sotto minaccia di morte
Pd: Veltroni, la sinistra ha perso il rapporto con il popolo
"Questa sconfitta non nasce per caso. Non è un accidente. La sinistra non ha colto la trasformazione della società. È stata forte quando la società era strutturata, organizzata per classi, con forti elementi unificanti. Nella società liquida la sinistra si è persa. Ha perso la sua capacità di essere se stessa, di rappresentare dentro il tempo della precarietà e della coriandolizzazione dell'esperienza umana il proprio punto di vista. Ha perso quel che la sinistra non può perdere: il rapporto con il popolo. Senza il popolo non esiste la sinistra". E' l'analisi di Walter Veltroni, intervistato dal Corriere della Sera.
"La sinistra - dice Veltroni - ha fatto l'errore di togliere la memoria e le emozioni. Io nuovo leader? No, ho fatto una scelta di vita diversa. Quel Pd fu impedito dai maggiorenti del partito".
"Il problema - aggiunge - non è Renzi. È molto più serio, più profondo, più sconvolgente". Veltroni apre ai Cinque stelle: "A certe condizioni e con la regia del Colle il Pd dialoghi", "se a fine crisi emergesse un'ipotesi a certe condizioni programmatiche, come politiche sociali e adesione alla Ue, sarebbe bene discuterne". "Una parte del nostro elettorato - osserva tuttavia - è finita ai 5 Stelle; una piccola nella Lega, il resto, tanto, nell'astensione. Il Pd fa bene per ora a stare dov'è. All'opposizione".
"La sinistra - dice Veltroni - ha fatto l'errore di togliere la memoria e le emozioni. Io nuovo leader? No, ho fatto una scelta di vita diversa. Quel Pd fu impedito dai maggiorenti del partito".
"Il problema - aggiunge - non è Renzi. È molto più serio, più profondo, più sconvolgente". Veltroni apre ai Cinque stelle: "A certe condizioni e con la regia del Colle il Pd dialoghi", "se a fine crisi emergesse un'ipotesi a certe condizioni programmatiche, come politiche sociali e adesione alla Ue, sarebbe bene discuterne". "Una parte del nostro elettorato - osserva tuttavia - è finita ai 5 Stelle; una piccola nella Lega, il resto, tanto, nell'astensione. Il Pd fa bene per ora a stare dov'è. All'opposizione".
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