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20/05/18

Negare una festa di chi si ritiene diverso,ma poi si è diversi?Essere gay è diverso per chi.

Negare una festa di chi si ritiene diverso,ma poi si è diversi?Essere gay è diverso per chi.

Per i cattolici, per alcune religioni,non tutte, ecco tutto quì, il diverso,il gay, l'omo, il trans, il bisessuale ecc ecc sono sempre esistiti e se  sono sempre esisti vuol dire che nella società hanno una funzione ,nel mondo terra, nel nostro pianeta tutto quello che c'è ha una funzione ,noi per una buona parte di esse ignoriamo a cosa servono e ne abbiamo timore.

Il Gay pride è una festa, appunto la festa della diversità, è una mascherata, ossia si esaspera la persona, la sua figura e funzione, nulla  si dice e si vieta se è un carnevale,ma tutto per fare apparire una festa come una schifezza si fa , chi lo fa questo divieto,di solito è gente piccina, nel senso che è piccina sia nel cervello che nel cuore, il gay non è pedofilia, quella che la nostra società ha permesso per millenni, perchè poi anche lei ha una funzione nella società, l'aveva ed era evitare gravidanze, il piccolo era preferito dagli uomini di chiesa, la piccola da mercanti e uomini lontani dalla famiglia che doveva sfogarsi e fare sesso ma non creare prole, adesso è devianza ed è un bene che sia così, però nella gente piccina, nella piccineria che tanto prega e poi nasconde le violenze sui minori, che insomma lo sanno tutti che si fa, si sfoga sui gay, che fanno i gay di tanto scandaloso, s'innamorano, e si mettono assieme, cioè vogliono che la loro unione sia riconosciuta, che la loro famiglia sia alla luce del sole, non violentano bambini,sono adulti, fanno sesso come tutti lo facciamo e come gli pare, dunque cosa vieti,vieti una festa dove in carri come a carnevale si esalta una parte di noi, quella che da buon pensanti nascondiamo,le chiamavano le vergogne le nostre nonne, io non sono giovane e dunque sono anche io diversa perchè non mi scandalizzo e non da oggi, da sempre, ho vissuto la mia sessualità come un fatto mio non collettivo, dunque è giusto che ognuno di noi provi il piacere come gli pare, basta che non sia violenza e non si abusi il minore, e se un gay fa ,mette famiglia cosa c'è di male, i figli secondo me e anche secondo psicologi cresce dove c'è affetto e armonia, al piccolo non gli frega con chi fai sesso, invece frega a chi il sesso lo fa male e ritiene di dovere vedere che sesso fa l'altro,insomma la gente piccina è quella che vive male e non sopporta chi vive bene e la vita cerca di godersela, perchè poi la vita è dura per tutti, dunque cosa bisogna fare, allargare la mente e il cuore, non avere paura della diversità perchè è ricchezza per la società e potendo godersela la vita e fare sesso con chi ami e non con chi dice il prete, ultima cosa la scrivo,lasciate stare i bambini in p'ace, ecco con loro il sesso non si fa. 


L’Italia (del Nord) omofoba che nega il patrocinio ai gay pride. I comitati: “Esibizionismo? No, aiutano chi si sente emarginato”

Da Trento a Genova, molte amministrazioni dicono no alle manifestazioni "perché si tratta di folklore". Arcigay: "C'è chi ci dice: 'vorrei partecipare ma perderei il posto di lavoro'...noi facciamo queste manifestazioni soprattutto per loro"
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