Ersparmer in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook definisce la notizia messa in evidenza da Repubblica del CV di Conte “pompato” un “attacco del gruppo del miliardario renziano De Benedetti”.
“A una buona parte degli italiani – osserva – piace venire disinformata – una volta si affidava ai preti, adesso ai giornalisti”.
Oggi come in passato, spiega, buona parte dei cittadini “non verifica, non ragiona, non legge i testi, neanche quelli sacri figuriamoci gli articoli, e si accontenta dei titoli e sottotitoli o dei riassunti tendenziosi proposti nelle prediche”.
Poi la critica a Repubblica:
“Lo accusano di avere millantato studi accademici a New York University, come se con una carriera come la sua ne avesse bisogno”.
“E per comprovarlo – continua – pubblicano un curriculum di cinque anni fa, 28 pagine molto fitte che nessuno leggerà”.
Il docente riprende una frase del pezzo del quotidiano di De Benedetti in cui si legge che “dall’anno 2008 all’anno 2012 (Conte,ndr) ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi”.
E commenta: “E allora? Con molta chiarezza si parla di ‘soggiorno’ (non del master menzionato dagli spacciatori di gossip): a Harvard concediamo spesso a dottorandi e studiosi stranieri la possibilità di accedere alle biblioteche e di partecipare ai pochi eventi che hanno luogo durante la pausa estiva”.
“Ovviamente – prosegue – non vengono registrati (se no dovrebbero pagare) ma mi pare giusto che chi le sue vacanze le passi, invece che in spiaggia alle Maldive o a Capalbio, facendo ricerca in una prestigiosa istituzione, poi menzioni la cosa nel suo curriculum”.
E conclude. “Cosa ben diversa rispetto alla piddina Valeria Fedeli, ministro dell’istruzione nel governo Gentiloni, che vantò un ‘diploma di laurea’ mai conseguito”.
“A una buona parte degli italiani – osserva – piace venire disinformata – una volta si affidava ai preti, adesso ai giornalisti”.
Oggi come in passato, spiega, buona parte dei cittadini “non verifica, non ragiona, non legge i testi, neanche quelli sacri figuriamoci gli articoli, e si accontenta dei titoli e sottotitoli o dei riassunti tendenziosi proposti nelle prediche”.
Poi la critica a Repubblica:
“Lo accusano di avere millantato studi accademici a New York University, come se con una carriera come la sua ne avesse bisogno”.
Il docente riprende una frase del pezzo del quotidiano di De Benedetti in cui si legge che “dall’anno 2008 all’anno 2012 (Conte,ndr) ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi”.
E commenta: “E allora? Con molta chiarezza si parla di ‘soggiorno’ (non del master menzionato dagli spacciatori di gossip): a Harvard concediamo spesso a dottorandi e studiosi stranieri la possibilità di accedere alle biblioteche e di partecipare ai pochi eventi che hanno luogo durante la pausa estiva”.
“Ovviamente – prosegue – non vengono registrati (se no dovrebbero pagare) ma mi pare giusto che chi le sue vacanze le passi, invece che in spiaggia alle Maldive o a Capalbio, facendo ricerca in una prestigiosa istituzione, poi menzioni la cosa nel suo curriculum”.
E conclude. “Cosa ben diversa rispetto alla piddina Valeria Fedeli, ministro dell’istruzione nel governo Gentiloni, che vantò un ‘diploma di laurea’ mai conseguito”.
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