Lucia Annunziata una donna della casta, una donna ex comunista oggi capitalista demmerda perchè fare queste schifezze, chi ci ha guadagnato e poi ci crede scemi.
tutti i giorni il suo post ,giornalaccio di regime che sputtana il m5s e questo lo fa da 7 anni,ma poi adesso pure la speculazione finanziaria e anche un continuo spoot per un governo tecnico con un uomo che è Cottarelli un novello clone di Monti,lo schifo va oltre e oltre ancora, non lo leggo quasi mai il suo post e se lo leggo lo sputtano,cioè tu sputtani me io sputtano te,ma fare speculazioni finanziarie secondo me è reato,oltre che tradimento verso lo stato che ti ha dato la nascita,donnaemmerda che non sei altro
Governo Conte-aggiotaggio/ Annunziata e H. Post ci devono qualche spiegazione
E ora Lucia Annunziata, direttrice dell’edizione italiana del sito americano Huffington Post, deve fare chiarezza e aiutarci a capire. Ne ha il dovere morale e professionale. Deve dirci come, per mano di chi, è arrivata alla sua redazione finendo poi in rete quella bozza del contratto Cinquestelle-Lega che, pubblicato supinamente e divulgato acriticamente e a tutto volume da giornali, tg e talk show, fece crollare la borsa italiana e impennare lo spread producendo una perdita di 400 miliardi per i risparmiatori ma, parallelamente e sinergicamente, fece arricchìre grandi fondi speculativi internazionali.
Affaritaliani.it intuì e lanciò, voce solitaria, il sospetto di una manona finanziaria alla regia di una gigantesca speculazione al ribasso: vendo a man bassa grandi quantitativi di titoli che posseggo o che prendo in prestito, faccio crollare il titolo medesimo e, come un gioco per ragazzi, me lo ricompro poche ore dopo - lo stesso giorno - ai prezzi molto più bassi conseguiti, guadagnando con due semplici clic molto tempestivi - un sell (vendo) e un buy (compro) - ingenti fiumi di denaro da far invidia al mitico zio Paperone.
Ora il Paperone che grazie alla “rivelazione” dell’Huffington Post ha fatto i soldi da quel 15 maggio, giorno dell’uscita dell’Huffington Post, ha un nome: è il fondo inglese AH di Alan Howard, da 2,3 miliardi di dollari, un hedge fund specializzato in investimenti basati su trend macroeconomici che in maggio, il mese incriminato della lunga e zigzagante trattativa per la nascita del nuovo governo Conte, ha guadagnato il 37 per cento.
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