il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

26/06/18

Marco Travaglio: “#senzadivoi”

Marco Travaglio: “#senzadivoi”

(pressreader.com– di Marco Travaglio da Il Fatto Quotidiano del 26 Giugno 2018 – Non so chi sia davvero Elena Ferrante. Ma so, dopo aver letto l’ultima sua rubrica sul Guardian, che oltreché una grande scrittrice, è anche una delle migliori teste della sinistra italiana. In poche righe spiega meglio di qualunque trattato politologico quel che accade dopo il 4 marzo:
“La guerra contro il Movimento 5Stelle ci ha impedito di vedere che il pericolo è un altro: la Lega di Matteo Salvini”.
La Ferrante non ha votato 5Stelle, ma centrosinistra. Eppure del M5S dice: “Mi è estraneo il suo linguaggio confuso, a volte ingenuo, a volte banale. Ma penso anche che sia un grave errore considerarlo un pericolo per la democrazia italiana e, più in generale, per l’Europa..
Non ho mai condiviso l’apprensione per l’ascesa politica dei 5Stelle. Mi è sembrato un importante contenitore per lo scontento generato dal modo disastroso con cui i governi di destra e di sinistra, in Italia come in Europa, hanno affrontato la crisi economica e il cambiamento epocale che stiamo vivendo”.
Su un unico punto, secondo me, la Ferrante sbaglia: là dove parla di “errore”. La sistematica demonizzazione-emarginazione dei 5Stelle nell’ultimo quinquennio non è stata un errore: ma una scelta precisa. Una sera, prima di un dibattito a La7, l’ho sentita teorizzare dall’allora premier e segretario del Pd Matteo Renzi: “Per me Salvini è l’avversario ideale. Se continua a crescere e a frenare l’avanzata 5Stelle, per noi è una pacchia, perché spaventa la maggioranza degli italiani che fra noi e lui, magari turandosi il naso, preferiranno sempre noi”Era, credo, l’autunno del 2014: il Pd era reduce dal trionfo (40.8%) alle Europee, aveva tutta la grande stampa e i poteri forti ai suoi piedi, controllava militarmente ogni angolo della Rai. Eppure – guardacaso – Salvini scorrazzava da un programma all’altro, dal “servizio pubblico” a Mediaset a La 7, e rubava voti al M5S (sceso sotto il 20%) con le solite sparate sui migranti e i diversi: tant’è che la Lega, presa al 4%, veleggiava nei sondaggi oltre il 10.

Nessun commento: