Scatta a settembre il complottazzo del Nazzareno
“Nel giro di pochi mesi questo governo finirà”, ha profetizzato Silvio ai suoi residui parlamentari radunati a Montecitorio. Cambia nome al partito, ora si chiamerà “Altra Italia”. “Ci aspetta un nuovo inizio!”, li ha rassicurati. Da dove ricava tanto ottimismo, col suo 8 per cento scarso rimasto? Il punto che Matteo Renzi ha detto la stessa cosa: “Salvini? Non reggerà alle pressioni politiche e giudiziarie”, ai suoi, in una circostanza paurosamente simili a quella di Berlusconi: ha radunato i suoi in un ristorante romano per rianimarli. «Basta piagnistei. Non abbiamo nessun motivo per essere sconfortati. Il governo cadrà presto. Dobbiamo farci trovare pronti”.
Pronti a che? A Roma, città che “tutto sa e nulla tace” (diceva Tacito), del complotto sembrano al corrente in tanti, che le vociferazioni sono fedelmente riprese da Dagospia. La quale ha definito “un pizzino” di Renzi quello che il fiorentino piddino ha twittato: «Una sentenza – ha scritto – dice che la Lega deve restituire 49 milioni agli italiani. Salvini ha detto che lui, ministro e leader della Lega, Non intende farlo. Lui, ministro della Legalità, annuncia che non seguirà la sentenza che gli impone di restituire i soldi. Siamo all’ illegalità più sfacciata. E non risponde. Salvini annuncia, ma non risponde».
La strategia è dunque delineata: si tratta dei 49 milioni della Lega, cui la magistratura sta “dando la caccia” anche all’estero. C’è una sentenza. C’è anche un ricorso, e “sul caso il Tribunale del Riesame di Genova si pronuncerà il 5 settembre. Per l’ ex presidente del Consiglio la bomba potrebbe esplodere quindi alla ripresa dei lavori parlamentari. E tra i suoi, nei conversari tra il dolce il caffè, c’ è addirittura chi ha ipotizzato anche un possibile avviso di garanzia in arrivo per Salvini”.
Un amico mi assicura: “E’ tutto già pianificato. A settembre parte l’attacco: dei “mercati” e dei giudici”.
Attacco coordinato e simultaneo. Sui mercati che “disciplineranno il governo populista” profetizzano molti media esteri, ben istruiti da Bruxelles e Francoforte. Sui giudici, il sistema può fare sempre conto quando è in pericolo estremo. E’ la magistratura che ha archiviato come “suicidio” l’omicidio di David Rossi del Monte Dei Paschi – e quando un impressionante servizio delle Jene ha costretto a riaprire il caso, ha mandato la causa dove? Alla procura di Genova, che sul caso ha aperto “un fascicolo per abuso d’ufficio a carico di ignoti”. Il fatto che il tribunale del riesame di Genova debba decidere sulla plausibilità della sentenza che condanna Salvini a restituire i 49 milioni, ci tranquillizza. Abbiamo inconcussa fiducia nella magistratura.
Ma gli avvocati della Lega devono averne meno, perché hanno presentato a Genova “una denuncia per appropriazione indebita contro Francesco Belsito, l’ex tesoriere del Carroccio”. Con questa mossa, la Lega di Salvini si chiara “parte lesa”, quindi vittima di Belsito (e Bossi): se i giudici che “danno la caccia” ai fantomatici 49 milioni li trovano, dovrebbero restituirli alla Lega, cui sono stato sottratti.
Almeno se i giudici si comportassero come si sono comportati col PD, come ha spiegato in un onesto articolo Luca Telese: “Anche il Pd (come la Lega) è stato truffato da un suo senatore – Luigi Lusi – che secondo i pm quando era tesoriere della Margherita aveva sottratto 27 milioni di euro. In quel caso la sentenza aveva considerato il partito “parte lesa”. Nel caso di Salvini, invece “ lo considera di fatto “complice”. C’è una bella differenza, e infatti il sequestro diventa punitivo, mentre nel caso Lusi i magistrati imposero la restituzione dei beni sequestrati al partito”.
Il motivo (o il pretesto) sarà il ritardo con cui Salvini ha presentato la denuncia contro Belsito (e Bossi). Telese spiega anche questo: “Salvini non si è costituito contro Bossi” da subito, “ non perché il quel momento fosse suo amico, ma proprio perché in realtà il Senatùr era in quel momento il suo principale nemico politico nel partito. Siccome i due si stavano dando battaglia nella Lega se il nuovo leader avesse combattuto Bossi anche con gli strumenti giudiziari, lo avrebbe trasformato in una vittima. Ha scelto invece (e con successo) un doppio binario: ti rispetto come fondatore del movimento, ma ti combatto sul piano politico”.
Quindi anche noi nel nostro piccolo, come Renzi e Berlusconi, possiamo profetizzare che a settembre Salvini sarà considerato complice nella sparizione di 49 milioni, i media che ben conosciamo faranno la loro parte di iene e sciacalli, i “mercati” la loro, cessando di comporre i titoli pubblici italiani (ho già spiegato altrove che “i mercati” non esistono, essendo la sola BCE a comprare questi si titoli – sul mercato secondario, ossia da banche che li comprano al solo scopo d rivenderli a Draghi con un profitto..).
“Tenersi pronti!”, ha detto Renzi ai suoi, profetizzando un ritorno anticipato alle urne.
Noi ci limitiamo a notare che il Patto del Nazzareno – il progetto di governo PD-Forza Italia – è ancora vivo e attivo, fresco come prima. Alcuni a Roma lo chiamano “Il Mattareno”, non so dirvi perché. Avevano già indicato un presidente della RAI “di garanzia” come dice la badante di Berlusca: la Lucia Annunziata. Per questo la rabbia idrofoba dei media contro il nome di Foa, che sarà probabilmente silurato insieme a tutto il governo.
A nome della Mummia, la Gelmini ha fatto sapere che i membri di FI in commissione RAI non voteranno Foa perché “serve figura di garanzia”. Al che Barra Caracciolo, il giurista: “Garanzia di che? Dell’intangibilità dell’indirizzo politico-mediatico che ha perso le elezioni?”.
Ma così sarà. La trappola è pronta e sta per scattare.
Sarà istruttivo constatare come Berlusconi, che tanto deve alla magistratura, adesso si faccia complice e del cambio di regime per via giudiziaria di cui dovrebbe avere orrore. Il personaggio supera ogni giorno se stesso in bassezza. “Sarà un nuovo inizio!”, è chiaro che riferisce cose che qualcuno gli ha detto.
Per noi, italiani, questo sarà il ritorno delle centinaia di migliaia di” migranti”, scaricati dalle navi delle ONG straniere tornare a fare il nostro bene a nostre spese. Sarà il commissariamento, la Troika per farci pagare i debiti, visto che viviamo al disopra dei nostri mezzi. Sarà la fine di ogni speranza di liberazione e di ripresa. Per via giudiziaria. Il nostro futuro è questo:
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