la colpa per la situazione della nave diciotti è del comandante che doveva riportarli in Libia, ossia mica siamo fessi per capire, adesso la gente in mare in pericolo va salvata, se è in pericolo, poi va riaccompagnata in Libia, chi va in Libia per poi essere imbarcato su gommoni sgonfi lo sa che è così e se non li riporti in libia la cosa non si ferma, il solo modo per fermare la tratta degli schiavi che di questo si tratta è rimandarli in libia, siccome anche in Africa sono provvisti di cellulari e internet, la cosa si viene a sapere in un baleno e in libia non ci vanno più, bisogna collaborare con la libia, non capisco il perchè la UE per salvare la Germania dall'immigrazione spende 6 miliardi che da a Erdogan, mentre se si tratta dell'italia i 6 miliardi li spendiamo noi per avere gente africana che ciondola e dà da magnà alle mafie che si fanno pomposamente chiamare cooperative.
Così noi paghiamo due volte, una volta con la UE, e poi per gli africani,visto che siamo ridotti al debito perpetuo, questa situazione a chi fa comodo?deve finire, è una situazione di merda, sia per noi che oramai non ne vogliamo più di migranti sia per i migranti che si sentono rifiutati.
Salvini: "La Diciotti può sbarcare in Italia a patto che i migranti siano suddivisi tra i Paesi dell'Ue"
Un luogotenente della Guardia costiera avverte: "Se le persone a bordo sapessero che qualcuno le vuole portare in Libia sarebbero pronte anche al suicidio"
Dopo aver tuonato "intervenga l'Ue altrimenti porteremo i migranti in Libia", Salvini apre allo sbarco dei 177 migranti che sono da giorni a bordo della nave Diciotti, a largo di Lampedusa. Il ministro dell'Interno, però, impone una condizione: dopo l'approdo le persone dovranno essere suddivisi tra i Paesi dell'Unione europea. "La Diciotti può anche sbarcare in Italia a patto che i 177 migranti a bordo siano suddivisi tra i Paesi della Ue secondo quello spirito di solidarietà europea sin qui affermato solo a parole", ha affermato nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3. "Noi in questi anni abbiamo accolto oltre 700 mila migranti, è ora che anche gli altri facciano la loro parte.
Sulla nave, intanto, sale la tensione: intervistato dal Corriere della Sera il luogotenente della Guardia costiera italiana Antonio Ciavarelli, che è in costante contatto con il personale a bordo della Diciotti, ha definito "ingiusti" gli attacchi che stanno subendo i militari che si occupano, tra l'altro, del salvataggio di migranti in mare. Sulle 177 persone che si trovano sull'imbarcazione in attesa di approdare in Europa dice:
"Per ora sono tranquilli e i colleghi a bordo mi scrivono su whatsapp che tutto va bene. È risaputo però che se le stesse persone capissero che li vogliamo riportare in Libia o trasbordare su un'altra nave diretta in Libia, ecco che sarebbero disposti a tutto, anche al suicidio".
Ieri, 19 agosto, il ministro dell'Interno di Malta aveva respinto, con una serie di tweet, la richiesta fatta dall'Italia di individuare un porto maltese sicuro per lo sbarco. Il ministro Toninelli aveva definito "inqualificabile" l'atteggiamento di Malta, mentre il ministro degli Esteri Moavero Milanesi già sabato 18 agosto aveva chiesto aiuto all'Ue.
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