Scandalo #Vaccini, 1000€ per ogni medico che vaccina. Salute o profitto ? - Denuncia Codacons
Premi e incentivi ai pediatri: obiettivi di salute o di profitto? Senza dubbio profitto.
Gli incentivi sono piuttosto interessanti: si parte da un compenso di base assicurato pari a 15 euro per ogni atto vaccinale, oltre ai premi legati agli obiettivi di copertura vaccinale:
- 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papilloma virus.
Se l’obiettivo non viene raggiunto, gli stessi compensi saranno dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% alla terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di Papillomavirus. Per le coperture inferiori non sarà riconosciuto alcun compenso aggiuntivo.
Il Servizio sanitario della Toscana prevede infatti premi pecuniari ai pediatri. Oltre alla prestazione, per ogni atto vaccinale 15 euro, c’ è il raggiungimento di singoli obiettivi: 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti maggiore del 95% per l’ esavalente; 1.000 euro per copertura maggiore del 95% per morbillo; 1.000 euro per copertura vaccinale tra gli assistiti femmine maggiore dell’ 80% per papilloma virus. Tali premi sono dimezzati se il raggiungimento è tra 92 e 95% per l’ esavalente, tra 71 e 80% per papilloma virus. Per coperture inferiori nessun premio. La copertura viene valutata al 31 dicembre. Una modalità già prevista in Toscana nel 2015 con la quale stavolta cerca di essere «regione modello per le vaccinazioni». Lo storico presidente del Codacons invece continua la sua battaglia soprattutto sui conflitti d’ interesse. Proprio per questo il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma, Paolo D’ Ovidio, ne ha chiesto il rinvio a giudizio per diffamazione in concorso ai danni del presidente dell’ Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. E questo perché Rienzi con un’ altra persona, lo scorso novembre, distribuiva nei pressi del ministero della Salute alcune centinaia di copie di un volantino con il quale «si offendeva l’ onore e la reputazione di Ricciardi». Rienzi non si spaventa: «Faremo un grande processo per conflitto d’ interesse farmaceutico con decine di testimoni».
Gli incentivi sono piuttosto interessanti: si parte da un compenso di base assicurato pari a 15 euro per ogni atto vaccinale, oltre ai premi legati agli obiettivi di copertura vaccinale:
- 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papilloma virus.
Se l’obiettivo non viene raggiunto, gli stessi compensi saranno dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% alla terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di Papillomavirus. Per le coperture inferiori non sarà riconosciuto alcun compenso aggiuntivo.
Il Servizio sanitario della Toscana prevede infatti premi pecuniari ai pediatri. Oltre alla prestazione, per ogni atto vaccinale 15 euro, c’ è il raggiungimento di singoli obiettivi: 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti maggiore del 95% per l’ esavalente; 1.000 euro per copertura maggiore del 95% per morbillo; 1.000 euro per copertura vaccinale tra gli assistiti femmine maggiore dell’ 80% per papilloma virus. Tali premi sono dimezzati se il raggiungimento è tra 92 e 95% per l’ esavalente, tra 71 e 80% per papilloma virus. Per coperture inferiori nessun premio. La copertura viene valutata al 31 dicembre. Una modalità già prevista in Toscana nel 2015 con la quale stavolta cerca di essere «regione modello per le vaccinazioni». Lo storico presidente del Codacons invece continua la sua battaglia soprattutto sui conflitti d’ interesse. Proprio per questo il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma, Paolo D’ Ovidio, ne ha chiesto il rinvio a giudizio per diffamazione in concorso ai danni del presidente dell’ Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. E questo perché Rienzi con un’ altra persona, lo scorso novembre, distribuiva nei pressi del ministero della Salute alcune centinaia di copie di un volantino con il quale «si offendeva l’ onore e la reputazione di Ricciardi». Rienzi non si spaventa: «Faremo un grande processo per conflitto d’ interesse farmaceutico con decine di testimoni».
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