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26/01/19

Augusto Sinagra ,docente di diritto internazionale. :La nave è giuridicamente una “comunità viaggiante” o, in altri termini, una “proiezione mobile” dello Stato di riferimento. In base al diritto internazionale la nave, fuori dalle acque territoriali di un altro Stato, è considerata “territorio” dello Stato della Bandiera.


pure io l'ho scritto giorni fa, la nave è territorio della nazione di cui ha la bandiera e dunque i profughi o come li vuoi chiamare sono sul territorio della nave che rappresenta lo stato della bandiera e l'Olanda si prenda i profughi e se non gli piace ritiri la bandiera, altrimenti noi italiani sequestriamo la nave e io gli darei fuoco subito così giustizia è fatta che un caxxu lo hanno scassato

METTIAMO LE COSE IN CHIARO UNA VOLTA PER TUTTE!
Il professor 

Augusto Sinagra, docente di diritto internazionale.
Cercherò di fare una riflessione esclusivamente tecnico-giuridica di diritto internazionale di cui sono stato Professore Ordinario nell’Università.
1. Le navi che solcano i mari battono una Bandiera. La Bandiera non è una cosa meramente folkloristica o di colore. La Bandiera della nave rende riconoscibile lo Stato di riferimento della nave nei cui Registri navali essa è iscritta (nei registri è indicata anche la proprietà pubblica o privata).
2. La nave è giuridicamente una “comunità viaggiante” o, in altri termini, una “proiezione mobile” dello Stato di riferimento. In base al diritto internazionale la nave, fuori dalle acque territoriali di un altro Stato, è considerata “territorio” dello Stato della Bandiera. 
Dunque, sulla nave in mare alto si applicano le leggi, tutte le leggi, anche quelle penali, dello Stato della Bandiera.
3. Il famoso Regolamento UE di Dublino prevede che dei cosiddetti “profughi” (in realtà, deportati) debba farsi carico lo Stato con il quale essi per prima vengono in contatto. A cominciare dalle eventuali richieste di asilo politico.
4. Non si vede allora quale sia la ragione per la quale una nave battente Bandiera, per esempio, tedesca, spagnola o francese, debba – d’intesa con gli scafisti – raccogliere i cosiddetti profughi appena fuori le acque territoriali libiche e poi scaricarli in Italia quando la competenza e l’obbligo è, come detto, dello Stato della Bandiera.
5. Da ultimo è emerso che due navi battenti Bandiera olandese e con il solito carico di merce umana, non si connettano giuridicamente al Regno di Olanda e né figurino su quei registri navali, come dichiarato dalle Autorità olandesi.
Allora, giuridicamente, si tratta di “navi pirata” le quali non sono solo quelle che battono la bandiera nera con il teschio e le tibie incrociate (come nei romanzi di Emilio Salgari).
6. Ne deriva il diritto/dovere di ogni Stato di impedirne la libera navigazione, il sequestro della nave e l’arresto del Comandante e dell’equipaggio.
Molti dei cosiddetti “profughi” cominciano a protestare pubblicamente denunciando di essere stati deportati in Italia contro la loro volontà. Si è in presenza, dunque, di una nuova e inedita tratta di schiavi, di un disgustoso e veramente vomitevole schiavismo consumato anche con la complicità della UE, che offende la coscienza umana e che va combattuto con ogni mezzo.
Augusto 
Sinagra

SALVINI ANNUNCIA CHE SI STA VALUTANDO SE INDAGARE LE ONG (VIDEO)

https://politicaedintorni.it/2019/01/26/salvini-annuncia-che-si-sta-valutando-se-indagare-le-ong-video/?fbclid=IwAR34hfqBPMRIAy2QmegmJAMOfAuc_Mujw2ojLaka5ud0nfKGchThRhrEYEU

1 commento:

Anonimo ha detto...

le chiedo cortesemente una informazione .non è possibile inviare la guardia di finanza sulla nave e li stesso identificarli, annotando come paese di primo approdo quello della bandiera esposta ?