affido condiviso,è soltanto maschilismo violento,perchè se il maschio non è violento,la madre non ne chiede l'allontanamento dai figli, io cresciuta in una famiglia con un padre violento, per due anni manco gli ho rivolto più la parola a mio padre, vivevamo nella stessa casa e non ci parlavamo, mio padre era malato, chi lo difendeva diceva che era carattere, che bisognava fare i bravi a noi figli e mia madre non lo doveva provocare, ossia si viveva isolati, perchè era pure schivo ad amicizie e al buon vicinato, adesso il signor Pilon vuole imporre una figura maschile a prescindere, capisco che il suo elettorato è fatto da caproni preistorici, uomini delle caverne,però la donna non è un pallone da prendere a calci e i figli non sono una proprietà,ma persone da crescere, futuri padri e madri, se crescono nella violenza poi da grandi lo saranno pure loro.
Nel caso la separazione sia dovuto ad altro, non ho mai sentito una donna che impedisca al padre di vedere i figli,anzi ne favorisce i rapporti, una separazione nella pace e nel riconoscere che amore non c'è più, non vuol dire litigare e farsi scudo dei figli, è un'allontanarsi e magari volendosi ancora del bene che esclude il sesso, non rapporti civili e buoni, voglio dire che Pilon ,lui e i suoi seguaci sono malati, vanno curati,se vuoi amore lo devi dare, la violenza non è amore
Ddl Pillon, spintoni e insulti alle attiviste di Non una di meno: “Zoc…”. Il senatore leghista: “Avanti per la nostra strada”
Contestazioni e attimi di tensione al convegno organizzato dalla Lega a Roma e a cui le attiviste di “Non una di meno” hanno preso parte con un blitz di protesta, finendo oggetto di spintoni e insulti. Tornata la calma il senatore Simone Pillon, ai pochi intervenuti, ha illustrato gli obiettivi del suo contestatissimo Disegno di Legge sull’affido condiviso e sul quale il sottosegretario M5S ha espresso la sua netta contrarietà. “Non chiamatelo DDL Pillon ci sono cinque progetti di legge e siamo aperti a modifiche. L’obiettivo e fare una buona legge” afferma il senatore della Lega, che sul punto più controverso, ovvero l’alienazione parentale, citata anche nel ‘Contratto di Governo’, teoria non riconosciuta dalla scienza internazionale non risponde alle domande.
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