facebook è di fatto un'azienda commerciale e dunque paghi le tasse come tutte le aziende, se solo chi ha il patentino può pubblicare spot elettorali vuol dire che facebook è un'azienda e dunque lo stato italiano intervenga, la metta in regola come le aziende commerciali a paghi l'iva e tasse e tutto quello che le aziende pagano, detto questo dopo che è stato appurato che Trump ha vinto perchè gli americani di obama e clinton ne avevano le palle piene, dopo che stiamo appurando che facebook sta censurando e sta cercando di rendere il suo pensiero dominante che di democratico nulla ha,proprio come obama e clinton, cioè mi voglio spiegare, democratico è che se hai i soldi, di qualunque etnia sei o anche se sei uno stato di regime assolutistico, come gli emirati e via dicendo sei un pari perchè hai i soldi se non li hai devi seguire il pensiero dominante dei democratici con soldi,ossia lontani questi democratici da Martin Luther King , kennedy, Mandela,da tutti i grandi che hanno lottato per la democrazia, questi sono soltanto globalisti per fare soldi e fare comandare la finanza, come il patron di facebook,io ho 70 anni e siccome ne ho viste tante, e ho lottato per la democrazia dico che un social come facebook non dico che deve proprio deve chiudere ma riconoscerlo per quello che è, un'azienda commerciale e che deve pagare le tasse, da controlalre che non faccia abuso di potere come sta facendo in tutto il mondo.
Europee, da Facebook stretta sugli spot elettorali
Solo chi risiede nei Paesi al voto potrà comprare inserzioni
Facebook introdurrà regole più severe per l'inserzione di pubblicità politiche sul social nei Paesi in cui nel 2019 si terranno elezioni importanti. A Unione europea, India, Nigeria e Ucraina saranno estese le norme sugli spot elettorali che sono state messe a punto per evitare interferenze nel voto. Lo scrive sul suo sito l'agenzia Reuters che ha intervistato due manager della compagnia californiana.
A partire da oggi in Nigeria, dove il 16 febbraio si terranno le elezioni presidenziali, solo le persone che dimostrano di risiedere nel Paese potranno pubblicare inserzioni elettorali.
Stessa cosa da febbraio in Ucraina, che andrà alle urne il 31 marzo. In India, al voto in primavera, gli spot elettorali e i loro acquirenti saranno inseriti in un archivio online consultabile che sarà conservato per sette anni. Anche in Ue, in vista del voto di maggio, saranno adottate misure volte a garantire la trasparenza e l'acquisto di spot da parte di persone ed enti legittimati a farlo.
Le nuove politiche di Facebook sono un effetto del Russiagate, cioè dell'inchiesta sulle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni presidenziali che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca a fine 2016. L'inchiesta ha dimostrato l'esistenza di una fabbrica russa di troll che ha pubblicato spot elettorali su Facebook, Twitter e Google per orientale il voto americano.
A partire da oggi in Nigeria, dove il 16 febbraio si terranno le elezioni presidenziali, solo le persone che dimostrano di risiedere nel Paese potranno pubblicare inserzioni elettorali.
Stessa cosa da febbraio in Ucraina, che andrà alle urne il 31 marzo. In India, al voto in primavera, gli spot elettorali e i loro acquirenti saranno inseriti in un archivio online consultabile che sarà conservato per sette anni. Anche in Ue, in vista del voto di maggio, saranno adottate misure volte a garantire la trasparenza e l'acquisto di spot da parte di persone ed enti legittimati a farlo.
Le nuove politiche di Facebook sono un effetto del Russiagate, cioè dell'inchiesta sulle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni presidenziali che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca a fine 2016. L'inchiesta ha dimostrato l'esistenza di una fabbrica russa di troll che ha pubblicato spot elettorali su Facebook, Twitter e Google per orientale il voto americano.
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