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22/03/19

LEGGE Copyright NON LA VOGLIAMO. SICCOME IL GIORNALE NON LO COMPERA PIù NESSUNO MANCO PER PULIRSI IL CULO

GLI AUTORI SONO PAGATI ANCHE OGGI,SE FAI UN VIDEO E METTI UNA CANZONE COME COLONNA SONORA IN AUTOMATICO VIENE RICONOSCIUTO IL DIRITTO D'AUTORE  AL PROPRIETARIO DELLA CANZONE,MUSICA ECC, MAGARI PER I COMPENSI CHE NON SONO EGUALI IN TUTTO IL MONDO,MI PARE DI AVERE LETTO CHE IN ITALIA OGNI MILLE CLIK SU UN VIDEO CHE CONTIENE MUSICA D'AUTORE, L'AUTORE PRENDA 2 EURO NEGLI USA PRENDE 8 EURO, MAGARI PER I COMPENSI IN ITALIA SONO BASSI, MA IL DIRITTO D'AUTORE C'è, INVECE I GIORNALISTI CHE  COME QUELLI NOSTRANI DIFFONDONO FAKE A RAFFICA E NESSUNO LI RIPRENDE, LI MULTA  ECC ECCO IO LEGIFEREREI Lì, SE COME STO FACENDO ADESSO IO TRATTO UN ARGOMENTO E RIPRENDO UN'ARTICOLO VIA WEB, NON LO RIPORTO TUTTO,SOLO UN PEZZO E POI COMMENTO, METTO LA MIA OPINIONE ,E I GIORNALI COSA VOGLIONO,ESSERE I PADRONI DELL'INFORMAZIONE, SICCOME IL GIORNALE NON LO COMPERA PIù NESSUNO MANCO PER PULIRSI IL CULO, LA COSA DA FASTIDIO E LA POVERTà, CHI VUOI CHE PAGHI UN GIORNALISTA SE  NON HA  CLIK, IL GIORNALISTA I CLIK LI PUò AVERE E DUNQUE GUADAGNA, BASTEREBBE NON ESSERE SERVO DI VARI POTERI E FARE IL GIORNALISTA. 

 LA LEGGE  Copyright  VUOLE SEMPLICEMENTE METTERE MANO ALL'INFORMAZIONE ,è CENSORIA, è DITTATORIALE, IO IL WEB LO VOGLIO LIBERO, NON è OBBLIGATORIO PER AUTORI E GIORNALISTI METTERE MATERIALE SUL WEB ,CONTINUINO CON LA CARTA STAMPATA,MA OBBLIGARE ME A LEGGERE LE LORO SCHIFEZZE NO PROPRIO NON LO POSSO AMMETTERE.

LA UE NON OBBLIGHI A LEGGERE PUTTANATE O AUTORI CHE IL POTERE POLITICO TI IMPONE E LO VEDI AD ESEMPIO IN TV, I VARI AUGIAS PAGATI PROFUMATAMENTE CON IL SOLDO PUBBLICO , AUGIAS E SIMILARI LI VEDONO I LORO PARENTI E AMICI PREZZOLATI E VIA DI  SEGUITO, QUANDO LA CULTURA è SERVA IL POTERE LEGIFERA Perché TU LA SCELGA, IO MANCO PER IL CAZZO,IO LEGGO ROBA DIVERSA E Continuerò A FARLO.

ANNA MARIA QUERCIA


Copyright: gli editori a Strasburgo, dite sì alla Direttiva Ue

Il voto a fine marzo: 'L'Europa ha bisogno di stampa libera'


La sede del Parlamento europeo a Strasburgo, archivio © ANSA

La società digitale "ha bisogno di una stampa libera e diversificata": a pochi giorni dal voto del Parlamento Europeo, atteso per la fine di marzo, editori e giornalisti di tutta Europa rinnovano il loro appello per il via libera alla direttiva sul copyright, frutto di un dibattito durato quasi tre anni. Centinaia le firme di editori, amministratori delegati, direttori di testata, corrispondenti, di centinaia di testate, dal cartaceo al web dalla tv alla radio, con decine e decine di paesi coinvolti, dall'Austria alla Repubblica Ceca, dalla Croazia alla Finlandia. Lunghissimo l'elenco delle firme italiane continuamente aggiornato, che conta vertici ed esponenti di tutte le testate, dal Corriere della Sera e Repubblica, La Stampa, i giornali locali. Tra le adesioni anche quella dell'Agenzia ANSA con tutti i suoi vertici.

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