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17/03/19

Svezia, il paradiso che l'immigrazione ha trasformato in un inferno 10 014 900[ sono gli abitanti della svezia e con un immigrazione massiccia e governi deficienti, per controllare

10 014 900[ sono gli abitanti della svezia e con un 
immigrazione massiccia e governi deficienti,
per controllare
l'immigrazione così devi legiferare, le leggi 
le devi fare per il momento e per il fenomeno 
in se,ma tutta l'europa, non ha 
capito che non puoi integrare gente che non
vuole essere integrata, allora cambi la legge,
 ne metti di quelle che se non ti integri te 
ne torni dove stavi prima, non si può fare 
altrimenti, oltre a mettere pene severe se  
fai reati,cioè galera sicura e lunga, se
non gli sta bene se ne tornino nei loro paesi
dove come sappiamo è un paradiso sulla terra


Il governo, dispiegando l’esercito, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, si appresta a distribuire manuali di autodifesa a circa 4,7 milioni di famiglie, avvertendole sul possibile insorgere di un conflitto. Ancora il premier svedese: "Lo scorso anno si sono verificate 300 sparatorie, 40 persone sono rimaste uccise. Il nuovo anno è iniziato con nuovi assalti. Ci sono criminali con totale mancanza di rispetto per la vita umana, è una dinamica terribile, sono determinato a imprimere una svolta alla situazione". L’immigrazione incontrollata genera queste catastrofi, avvisate i buonisti.Svezia, il paradiso che l'immigrazione ha trasformato in un inferno

La Svezia era il Paese modello d’Europa, prima che l’immigrazione incontrollata lo trasformasse in uno Stato dove esistono 61 “no go zone”,territori dove non solo la polizia ma persino le ambulanze o i vigili del fuoco faticano ad entrare, e dove spesso vige la Sharia, la legge islamica fatta rispettare dalle baby gang di immigrati. Un Paese dove molteplici territori sono fuori dal controllo delle istituzioni. 

Un Paese che ha il record europeo di stupridove violenza e criminalità, quasi sempre ad opera di stranieri, sono all’ordine del giorno. Nel rapporto annuale sui crimini violenti c’è il racconto di un degrado inconcepibile. Aumentano gli attacchi alle forze di polizia, con caserme colpite da granate e altre armi da guerra. La polizia di Stoccolma ha ammesso che l’incremento di crimini violenti come stupri e omicidi è tale che le statistiche in merito segnalano i massimi storici. 

I reati collegati alla piaga delle gang sono ascrivibili al 90% a individui di origine straniera. Eppure dal 2016 la Polizia svedese evita di rendere note origini o nazionalità di sospetti o colpevoli in modo da non “fomentare il razzismo”. A metà gennaio, il primo ministro Stefan Löfven ha descritto la tragica situazione in cui versa il Paese scandinavo: "Interi quartieri dominati dalle gang islamiche, in cui non mettono piede né la polizia, né altre strutture istituzionali come i vigili del fuoco, i vigili urbani, le ambulanze". 

Il governo, dispiegando l’esercito, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, si appresta a distribuire manuali di autodifesa a circa 4,7 milioni di famiglie, avvertendole sul possibile insorgere di un conflitto. Ancora il premier svedese: "Lo scorso anno si sono verificate 300 sparatorie, 40 persone sono rimaste uccise. Il nuovo anno è iniziato con nuovi assalti. Ci sono criminali con totale mancanza di rispetto per la vita umana, è una dinamica terribile, sono determinato a imprimere una svolta alla situazione". L’immigrazione incontrollata genera queste catastrofi, avvisate i buonisti.


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