il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

19/11/19

Già oggi i figli di immigrati diventano cittadini a 18 anni e, prima, godono dei diritti dei figli di italiani. Lo Ius soli viene abbandonato in tutto il mondo perché, con questi livelli migratori da un paese all’altro (anche dentro l’Ue), fa più danni che altro.

 Già oggi i figli di immigrati diventano cittadini a 18 anni e, prima, godono dei diritti dei figli di italiani. Lo Ius soli viene abbandonato in tutto il mondo perché, con questi livelli migratori da un paese all’altro (anche dentro l’Ue), fa più danni che altro. Quanto allo Ius culturae, per diventare italiani non basta un ciclo di studi, cioè 5 anni di elementari: ci vuole di più.Risultati immagini per Ius soli FOTO

di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano – Ogni tanto Salvini si sveglia nel cuore della notte tutto sudato. L’incubo ricorrente è che il governo Conte 2 faccia poche cose importanti e popolari, apprezzate anche dai suoi elettori, smetta di litigare, duri tre anni e mezzo e lo costringa a girare l’Italia per altri 40 mesi ululando alla luna fake news tipo le elezioni subito e l’invasione straniera. Cioè ad arrivare spompato alle urne del 2023. Poi però pensa alla sinistra italiana, la Salvinistra, che lavora indefessamente (anzi fessamente) per lui; ai 5Stelle, che si sparano sui piedi un giorno sì e l’altro pure; a Renzi, che si agita come un ossesso per un misero 3-4%. E si riaddormenta sereno: il brutto sogno non si avvererà mai perché i suoi avversari sono i suoi migliori alleati. Siccome era un po’ che non si parlava di migranti, per il calo degli sbarchi e l’aumento delle espulsioni (Lamorgese zitta zitta ne fa più di lui, e ci vuol poco), ci ha pensato il Pd riesumando lo Ius soli. Cioè la legge che risponde a una domanda giusta con una soluzione sbagliata: infatti fu lo stesso Pd ad accantonarla ai tempi di Gentiloni. Già oggi i figli di immigrati diventano cittadini a 18 anni e, prima, godono dei diritti dei figli di italiani. Lo Ius soli viene abbandonato in tutto il mondo perché, con questi livelli migratori da un paese all’altro (anche dentro l’Ue), fa più danni che altro. Quanto allo Ius culturae, per diventare italiani non basta un ciclo di studi, cioè 5 anni di elementari: ci vuole di più.
Ma il vero problema è quello segnalato da Prodi: le sinistre perdono ovunque perché la gente s’è convinta che tutelino più i gay che gli operai. Molti gli han dato dell’omofobo, ma voleva dire una cosa di buonsenso: le minoranze sono le più bisognose di tutele, ma in democrazia si vince con le maggioranze, altrimenti si perde e non si tutela nessuno. Sta alla politica decidere i momenti giusti, dopo aver persuaso le une e le altre. È assurdo, come fa Di Maio, dire no allo Ius soli perché l’Italia è sott’acqua. Ma lo è pure negare che oggi le priorità sono una legge di Bilancio con meno tasse possibile (Conte e Gualtieri ci stanno lavorando), una toppa all’Ilva, all’Alitalia e al Mose, qualche vittoria alle Regionali. L’ha detto pure Bonaccini, altro uomo concreto, che con la gente deve parlarci per forza. Discettare ora di Ius soli senza poterlo fare (il Parlamento è occupato fino a Capodanno con la Finanziaria) è solo un assist al Cazzaro Verde per lanciare un referendum abrogativo, arraffare altri voti, vincere le Regionali, rovesciare il governo e andarci lui con pieni poteri. Così chi voleva aumentare i diritti ai migranti li condannerà a perderne qualcun altro. Ma chi li scrive i testi al Pd? Salvini?

Nessun commento: