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14/11/19

il m5s è nella merda, l'informazione tutta contro, e la reazione è quello dell'agnello sacrificale, lo fanno perchè sò scemi o perchè non lo sono e favoreggiano la fine del m5s?




il m5s passato dalle mani di Grillo perchè s'è fatto da parte e Casaleggio perchè è morto è in mano a incompetenti dannosi come Fico e Di Maio.
Nulla ho contro di loro personalmente , perchè non li conosco, mi sono iscritta al m5s e speravo in una rivoluzione civile, liberale e democratica, invece è semplicemente in mano a persone che credono di essere competenti e non lo sono e dopo il fallimento delle elezioni  politiche per la UE me per l'Umbria sono sempre lì, non mollano, io mi sarei fatta da parte, invece no e questo mi insospettisce.
Il fallimento è proprio nella comunicazione, è stato anche causato dal mettere Fico a presiedere la camera dopo il suo fallimento in RAI, che parliamoci bene non è che potesse cambiare chissà chè alla RAI,ma poteva fare casino, poteva denunciare tutti i giorni che  c'era e c'è malaffare, invece l'unica volta che l'ha fatto è stato perchè c'è andato Grillo,non posso poi parlare dei social dove con il governo  che c'era e c'è,  spadroneggia la lega e il centro destra,  così le elezioni si perdono e siccome io ho 70 anni e sono navigata, così' le elezioni si vogliono perdere.
La rai è lo stato,Facebook poi è estero o stanno a regole democratiche oppure si prendono provvedimenti perchè con loro si rischia la democrazia e per le reti private si fanno denunce e penali, e se non li si fa, la cosa puzza.

Il M5S e la LETALE RESA SULL'INFORMAZIONE
Il Movimento non ha occupato la Rai come gli altri partiti. Non lo ha fatto per dare il buon esempio e per coerenza. Perché crede che l’informazione debba essere libera dalla politica. Il risultato è noto. Il Movimento si ritrova contro l’intera informazione pubblica televisiva perché nel frattempo gli altri partiti hanno continuato ad infiltrare la Rai o non l’hanno mai lasciata. Poi c’è Mediaset che è la macchina da guerra di quell’omertoso in odore di mafia.
Tre reti che martellano quotidianamente contro il Movimento. Ma visto che il loro padrone è ormai in condizioni pietose, lucidano il pelo a Salvini. Un alleato che di certo avrà per loro un occhio di riguardo quando otterrà finalmente i pieni poteri.
Poi c’è La Setta che spruzza fango contro il Movimento dalla mattina alla sera. Sempre le stesse cariatidi. Sempre lo stesso vuoto vecchiume. Con una sola costante. Sporcare i barbari gialli. L’intera informazione televisiva italiana è schierata palesemente contro il Movimento 5 Stelle.
Ma il peggio sono i grandi giornali. Perché sono loro la fonte di tutte le fake news e le infamità che poi vengono sparse al grande pubblico dalle televisioni e dalle radio per tutta la giornata. Nelle redazioni dei giornali si rintanano i finti giornalisti che s’inventano di sana pianta ricostruzioni e retroscena finalizzati a danneggiare il Movimento. I grandi giornali sono il residuo più visibile del vecchio regime. Servi delle stesse lobby di sempre. Frutto della stessa sottocultura di sempre. Metà pro Pd e Comunisti col Rolex, anche se non digeriscono questo governo coi barbari gialli. Metà di destra. Chi servo dell’omertoso, chi di Salvini.
Ormai i grandi giornali oltre che la decenza hanno superato perfino il senso del ridicolo. Falsità, faziosità ma anche una rozzezza e una volgarità imbarazzanti. Come se in crisi di vendite e di senso, invece di fermarsi e farsi un esame di coscienza, abbiano esasperato la propria deriva morale e professionale nel disperato tentativo di sopravvivere. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Carta igienica.
Quanto al Movimento 5 Stelle, oltre a non aver occupato i media esistenti, non ne ha nemmeno creati di alternativi. Si è cioè esposto all'odio dell’intera informazione nazionale, senza nemmeno provare a contrastare quella marea di fango quotidiana. Il Blog delle Stelle è del tutto inadeguato alla gravità della situazione. È striminzito, povero di contenuti e dimaiocentrico. Posta robetta buona da far girare qualche ora sui social, ma il primo partito italiano emerso dalle urne, ma un movimento che ha mosso milioni di persone, ha bisogno di ben altro spessore e profondità informativa.
Il Movimento non ha creato nessuno spazio dove articolare la sua verità, dove spiegare le sue scelte e i suoi comportanti, dove approfondire la sua visione e dove condividere adeguatamente questa storica esperienza governativa. Nulla. Tutto è lasciato ai singoli sui social che fanno quello che possono, ad un blog rachitico e alle comparsate televisive coi giornalisti nemici che abbaiano in faccia. In rete sono nati dei siti e giornali minori, ma il dibattito pubblico che conta è interamente nelle mani dei media nemici del Movimento. Televisioni, giornali. Tonnellate di fango. Ogni santo giorno. E nessuna reazione.
La riforma dell’editoria su cui stava lavorando il Movimento è saltata, di quella della RAI non se ne parla nemmeno più, mentre l’infinita attesa per una legge sui conflitti d’interesse continua. Forse qualcuno nel Movimento è convinto che alla fine il buon esempio pagherà e che gli italiani premieranno una forza che si è rifiutata di sporcarsi le mani in nome di una vera libertà di stampa. Può darsi, ma gli indizi non sembrano affatto andare in quella direzione. Invece che premiare una forza onesta e fattiva, il Movimento perde consenso e viene dipinto come la disgrazia di questo paese. Ormai viene spacciata apertamente l’idea che l’Italia rinascerà magicamente solo quando il Movimento sparirà dalla circolazione e il paese ritornerà nelle mani di chi l’ha devasto. È questo il racconto che sta passando al grande pubblico.
Ma che il Movimento si sia rifiutato di piegarsi alle logiche lottizzatrici del vecchio regime è comprensibile ed apprezzabile, non aver invece creato un’informazione alternativa all’altezza della gravità della situazione, è un errore che il Movimento rischia di pagare carissimo. L’Italia è un paese troppo marcio ed arretrato perché apprezzi certe coerenze e certi svolazzamenti morali in così poco tempo e soprattutto quando l’intera informazione lo impedisce.
Il Movimento, poi, si è sempre proposto una rivoluzione culturale oltre che politica. Ma non è pensabile incidere sulla cultura di un paese se non hai nemmeno gli strumenti per far conoscere a fondo il tuo progetto, i tuoi valori e se non hai gli strumenti per contrastare il fango che ti riversa quotidianamente addosso un regime che ti vuole annientare. Non è pensabile. Se davvero il vecchio regime riuscirà a spegnere il Movimento, l’inspiegabile resa sull’informazione sarà una delle cause principali della sua sconfitta.
Tommaso Merlo

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