l'eccellenza della sanità lombarda, il soggetto ritenuto il numero uno del contagio al pronto soccorso c'è stato tre volte, alla terza l'hanno trattenuto,ma secondo me con l'allarme che c'è se uno va al pronto soccorso con febbre la minima cosa che devono fare a prescindere è il test per il virus, questo è da fare in tutta Italia, invece l'eccellenza lombarda non lo fa e adesso si ritrova con l'ospedale chiuso e e tre paesi in quarantena e poi questo ha viaggiato, insomma sappiamo che tutti ci spostiamo, abbiamo quasi tutti la macchina e che per lavoro o svago oppure per fare la spesa ecc, percorriamo parecchi chilometri, è da dementi non fare il test a tutti quelli che hanno sintomi influenzali perchè è una cosa seria e non una banale influenza, ecco come funziona l'eccellenza in lombardia e io ne so qualche cosa perchè ci abito in lombardia, l'ultima volta dopo due anni di tribolazioni a seguito di un'infezione di scabbia, quella che i medici anche allora dissero che era sotto controllo, e allora io dove l'ho presa, abito da sola e non avevo contatti intimi ecc ai tempi, ecco la scabbia è passata,ma mi è rimasto il prurito e alla mia richiesta al pronto soccorso di fare qualche cosa, mi strappavo la pelle, al loro dire vada dal dermatologo ecc, io ho risposto che chiamavo i carabinieri e allora si sono mossi e mi hanno fatto una biopsia dove è venuto fuori il male che ho,malattia rara, che non dava problemi fino all'infezione della scabbia che l'ha peggiorata e resa sofferenza acuta, poi vabbè sono andata a brescia e lì mi hanno dato le cure adeguate, che poi sono palliative in quanto non ci sono cure per questa malattia che congenita.
cosa voglio dire, che la sanità in lombardia per mia esperienza è superficiale e si vede in questo caso appieno.Invece ho avuto esperienza positiva per interventi chirurgici complessi ecc, perchè bisogna dire la verità, negli interventi per tumori e varie del genere sono molto bravi.

Da questa mattina le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire gli spostamenti del 38enne positivo al virus dai primi di febbraio fino al 18, il giorno in cui si è presentato per la prima volta al pronto soccorso. Dalla Unilever a Casalpusterlengo fino alla partita di calcio. I possibili contatti però si estendono anche alla provincia di Piacenza
Il lavoro alla Unilever – Da questa mattina le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire gli spostamenti del 38enne dai primi di febbraio fino al 18, il giorno in cui si è presentato per la prima volta al pronto soccorso. Solo dopo il secondo ricovero, il giorno successivo, e le insistenti richieste dei medici, la moglie ha confessato dell’incontro avvenuto tra il marito e il manager rientrato dalla Cina. Nel frattempo l’uomo ha continuato ad andare regolarmente a lavoro alla Unilever a Casalpusterlengo, dove ora vengono sottoposti ai test tutti i dipendenti che hanno avuto un contatto con il 38enne. Sono passati 16-18 giorni tra il possibile contagio e l’arrivo al Pronto soccorso.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/21/coronavirus-il-focolaio-del-contagio-nel-lodigiano-da-codogno-a-casalpusterlengo-la-mappa-degli-spostamenti-del-paziente-uno/5713007/
cosa voglio dire, che la sanità in lombardia per mia esperienza è superficiale e si vede in questo caso appieno.Invece ho avuto esperienza positiva per interventi chirurgici complessi ecc, perchè bisogna dire la verità, negli interventi per tumori e varie del genere sono molto bravi.

Da questa mattina le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire gli spostamenti del 38enne positivo al virus dai primi di febbraio fino al 18, il giorno in cui si è presentato per la prima volta al pronto soccorso. Dalla Unilever a Casalpusterlengo fino alla partita di calcio. I possibili contatti però si estendono anche alla provincia di Piacenza
Il lavoro alla Unilever – Da questa mattina le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire gli spostamenti del 38enne dai primi di febbraio fino al 18, il giorno in cui si è presentato per la prima volta al pronto soccorso. Solo dopo il secondo ricovero, il giorno successivo, e le insistenti richieste dei medici, la moglie ha confessato dell’incontro avvenuto tra il marito e il manager rientrato dalla Cina. Nel frattempo l’uomo ha continuato ad andare regolarmente a lavoro alla Unilever a Casalpusterlengo, dove ora vengono sottoposti ai test tutti i dipendenti che hanno avuto un contatto con il 38enne. Sono passati 16-18 giorni tra il possibile contagio e l’arrivo al Pronto soccorso.
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