fontana non è bipolare e multipolare, cioè un giorno apre e l'altro chiude per paura di finire al gabbio e tutti l'abbiamo capita, le colpe sono degli altri,lui in regione è lì a fare ornamento per la sua bellezza immensa, ossia li ha rotti i cabassisi,io sono lombarda perchè ho residenza in Lombardia dal 1953 e dunque se non sono lombarda io chi lo è, detto questo nella mia zona ,valle camonica di abitanti siamo un 100.000 e mi pare contagiati un migliaio e morti un centinaio, mi si dirà che è poco,non è poco no invece se a Milano pare siano 2000 morti e ha come abitanti 1.300.000 milioni , dunque se fai il confronto siamo lì, ossia non c'è da stare allegri, perchè se fossimo un milione e trecento mila in valle camonica così come sono i dati sarebbero 1300 morti, va detto che parecchi sono morti in casa e dunque i dati sono fasulli.
che posso dire io, esprimere un desiderio a questo punto che ai papaveri lombardi che si credono Dio e che ci comandano come fossimo burattini, ecco li colga il corona virus e se li porti via.
Avessero chiuso tutto sul serio saremmo fuori dall'emergenza ed a maggio si potrebbe aprire,ma per accontentare piccoli egoismi siamo nella merda e mi chiedo chi comprerà la merce che hanno prodotto le fabbriche che sono rimaste aperte, se intanto crepiamo e siamo senza soldi, gli resterà sullo stomaco la loro merce e falliranno lo stesso,tutto per una gestione della regione a pazzia estrema, perchè la regione lombardia è nella pazzia oramai, manco il coraggio di dimettersi hanno, sono soltanto la cloaca del mondo,hanno il primato dei morti a livello mondiale e stanno a bausciare in tv e sul web come fossero i salvatori del pianeta, lo avessero nelle loro mani il pianeta sarebbe già sparito dal cosmo,sono soltanto dei criminali.
Fontana: "Se scienza dice di chiudere, Lombardia chiude"
"Se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi". Sono le parole di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, in vista della data del 4 maggio. "Credo che si sia voluto interpretare in modo malevolo in mio intervento. La condizione ineludibile per parlare di riapertura è il via libera della scienza e degli esperti e di chi sa interpretare l'evoluzione epidemiologica del virus. Se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi. La riapertura comporterà una serie di cambiamenti sostanziali nei comportanti, dobbiamo farci trovare pronti se l'evoluzione dell'epidemia dovesse andare in senso positivo, se ci fossero le condizioni di riaprire il 4 maggio dovremmo essere pronti. La riapertura non dovrà prescindere dalla salute e dalla sicurezza di cittadini e lavoratori", dice a Mattino Cinque.
"Se non ricordo male, domani c'è la cabina di regia con il governo. Ogni regione deve presentare il proprio progetto e le proprie idee e ci deve essere un confronto. E' la stessa cosa che avviene oggi nel tavolo che ho convocato con tutte le componenti della nostra regione: ascolteremo le esigenze di tutti e faremo la sintesi. Bisogna ragionare sugli interventi che regione e stato dovranno promuovere per favorire la ripresa economica, sono tanti gli argomenti da affrontare", aggiunge.

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