La società romana, che nei giorni scorsi è già stata oggetto di un altro sequestro a Malpensa, avrebbe sottoscritto un contratto di fornitura con la Protezione civile per 15 milioni di mascherine.
Come spiegano le Fiamme gialle, i dispositivi di protezione individuale erano accompagnati da una certificazione inattendibile di conformità alla normativa europea. «E' emerso che il codice relativo al certificato è risultato estraneo all’ente certificatore e, quindi, falso» spiega la Finanza.
I militari, coordinati dal capitano Giovanni Statello, hanno accertato che i dispositivi appartengono a una partita di merce per la quale il direttore centrale dell’Inail (competente a ricevere le comunicazioni da parte di produttori e importatori) ha espressamente vietato alla società importatrice l’immissione in commercio. Sequestri sono avvenuti anche nelle provincie di Milano, Roma, Bologna, Ravenna, Forlì, Siracusa, Caltanissetta, Catania e Ragusa.
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