Estratto dell’editoriale di Marco Travaglio sul Il Fatto Quotidiano del 16/07/2021 dal titolo “La Guardagingilli” – L’equivoco del bravo banchiere “competente” e “migliore” per definizione in tutti i rami dello scibile umano sta crollando dinanzi alle scempiaggini che Draghi sforna a piene mani appena esce dal perimetro bancario. “Erdogan è un dittatore di cui si ha bisogno”. “Sì, è un condono fiscale, ma molto limitato e permette una lotta all’evasione più efficiente”. “Il cashback favorisce i più ricchi”. “Con quella Coppa gli Azzurri possono fare ciò che vogliono” (cioè violare il decreto Draghi contro gli assembramenti senza mascherine). “La responsabilità collettiva (nei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ndr) è di un sistema che va riformato. La riforma Cartabia è un primo passo che appoggio con convinzione”. C’è da sperare che i 52 agenti penitenziari arrestati per aver massacrato di botte i detenuti non leggano l’ultima, altrimenti hanno un alibi di ferro certificato dal premier: non è stata colpa loro, ma di un fantomatico “sistema”; e se, per evitare pestaggi futuri, occorre una riforma, vuol dire che i pestaggi passati e presenti sono previsti dalla legge vigente. In realtà sono da sempre vietati e attengono alla “responsabilità personale” di chi li commette.[…]
[…] Ora, in barba alla volontà popolare, si ricomincia dando la mazzata finale a quel poco che resta dello Stato di diritto. Il tutto, barzelletta nella barzelletta, mentre si combatte sul ddl Zan per punire parole e violenze discriminatorie (rispettivamente) fino a 18 mesi e a 4 anni: altri processi nati morti o destinati a pene finte. L’ennesima macchina per tritare l’acqua. Alle prossime elezioni, chi avrà votato queste follie spiegherà agli elettori che è giusto mandare impunito uno stupratore perché è poco carino che il suo processo d’appello duri 2 anni e 1 giorno. Così gli elettori sapranno cosa fare.
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