il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

23/07/21

L’Italia dei corrotti: i politici indagati si ricandidano e vengono rieletti Perchè in Italia i politici condannati sono rieletti? L'elettorato tende a dimenticare condanne e inchieste e più il politico è potente più la memoria è breve.

 L’Italia dei corrotti: i politici indagati si ricandidano e vengono rieletti

Perchè in Italia i politici condannati sono rieletti? L'elettorato tende a dimenticare condanne e inchieste e più il politico è potente più la memoria è breve.
L’Italia è il Paese dei corrotti, dei politici inquisiti che si candidano e vengono rieletti. Nessuna inchiesta giudiziaria riesce a spazzare via la corruzione dai palazzi del potere e il Bel Paese sembra essere condanno al governo di caste di privilegiati, inquisiti e personaggi investiti da scandali più o meno gravi. Dopo lo scandalo che travolse il mondo politico nel 1992/1994, con l’inchiesta Mani Pulite, che vide migliaia di personaggi politici italiani inquisiti, condannati e coinvolti nei processi, il 36% di essi, nelle elezioni successive si ricandidò, 1 su 6 addirittura riuscendo a farsi rieleggere. L’Italia, o in questo caso l’elettorato italiano, passata la bufera dimentica e i grandi condannati della politica sono riusciti a tornare in Parlamento nonostante le condanne. Molti dei condannati hanno riottenuto il proprio posto nella casta nonostante la condanna. La ricerca, pubblicata dall’Espresso e condotta da uno studioso italiano che vive in America, Raffaele Asquer, mostra il rapporto tra politica e giustizia, non tenendo conto soltanto dei parlamentari ma anche degli amministratori locali inquisiti nelle inchieste di Tangentopoli. 163 deputati e 56 senatori furono accusati di vari reati, dalla corruzione al finanziamento illecito, dall’abuso d’ufficio alla concussione, dalla truffa alla ricettazione di tangenti. Nei 15 anni successivi 1 su 6 sono stati ricandidati e rieletti. I politici sembrano appartenere ad una casta talmente importante da diventare intoccabile soprattutto perché gli elettori tendono a dimenticare i processi, le accuse e le condanne tanto più in fretta quanto più il politico è importante.
Perché l’Italia non riesce a liberarsi di una classe dirigente corrotta neanche dopo anni di processi e condanne? Il problema principale sembra essere legato alla debolezza del voto italiano e alla forza dei rapporti clientelari e, quindi, alla stessa corruzione che regna tra gli italiani. La politica a questo punto diventa uno specchio della realtà italiana e non bastano condanne e inchieste, che spesso grazie alle regole scandalose della giustizia italiana cadono in prescrizione, a mostrare il vero volto dei colpevoli né tanto meno i danni che la corruzione della casta ha provocato nel Paese. Negli Stati Uniti anche chi patteggia, deve confessare dichiarandosi colpevole, risarcire dei danni provocati e chiedere scusa ai cittadini. Nessuno negli USA si sognerebbe mai di accusare i magistrati dichiarandosi vittima degli eventi o della giustizia. In Italia il patteggiamento non presuppone nessuna ammissione di colpevolezza.
Questa è l italia!
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone e testo






Nessun commento: