Cari amici , buonasera a tutti .
Come promesso, oggi pubblicherò un post riguardo ai nostri ministri pentastellati ed a cosa è successo veramente , gli scenari politici e il dietrofront.
Perché i nostri ministri hanno votato Si alla riforma Cartabia?
È una domanda che ci siamo fatti tutti ,aprendo un dibattito che continua ancora oggi infiammando le reti social . Cercherò di raccontarvi brevemente come sono andate veramente le cose e le retroscene .
Non sto cercando di “ mettere una pezza” , di ricucire la frattura o di fare da paciere . Tutti voi conoscete ormai la mia lealtà.
Non ho peli sulla lingua .
Ho criticato anche Grillo , quando era necessario.
Tornando al fatto ; Draghi si presenta al CDM ( il Consiglio dei Ministri) con la Cartabia di fianco , con la bozza della nuova riforma della giustizia, dicendo che per avere i soldi del Recovery Fund , bisogna intervenire sulla giustizia con sostanziosi cambiamenti.
Dice che è l’Europa che chiede intervenire.
Con un Vulnus democratico , inspiegabilmente dice che la riforma deve essere approvata così com’è, senza dare alcuna possibilità di leggerla .
I nostri ministri erano perplessi . Hanno telefonato a Giuseppe Conte , che ha consigliato a loro di astenersi.
Saggiamente, da giurista ha spiegato a tutti che dentro alla riforma avrebbero potuto esserci degli ostacoli.
In poche parole , si poteva mettere a rischio la cancellazione della riforma Bonafede .
Tutti d’accordo ad astenersi per poi avere tempo e possibilità di leggerla .
Bisogna renderci conto che nessuno dei 4 ministri è esperto in materia.
Poco prima della votazione, furbamente Draghi chiama Grillo, non so per quale motivo , non so cosa si sono detti, ma fatto sta che Grillo interviene con durezza e dice che la riforma Cartabia va votata, punto e basta .
Sarà perché i nostri ministri non sono esperti in materia giustizia , sarà perché si sono trovati spaesati , sarà perché sembrava che le strade tra Conte e Grillo si erano divise definitivamente, sarà perché Grillo era il Garante e ha insistito per il si , ed ecco che la frittata è fatta .
Però, è ingiusto prendersela con loro e dire che sono venduti o attaccati alla poltrona.
Non condivido alcuni atteggiamenti aggressivi nei confronti di Luigi Di Maio .
Lo chiamano venduto e poltronaro . Ricordo a tutti che il ministro degli Esteri Di Maio , ha già detto di no a Salvini quando gli ha offerto il posto da Premier .
Ha già rinunciato da leader del Movimento più di un anno fa .
E' già pronto a dire di no all’esecutivo Draghi oggi , anzi , sono pronti tutti i nostri ministri a dire di no.
Lo hanno ribadito in diverse interviste . Aspettano un segnale dal loro * Generale * , Giuseppe Conte .
Il premier Draghi è intenzionato a proporre e chiedere la fiducia se la riforma Cartabia non passa .
Il M5S lo ha già ribadito, se la riforma Bonafede si smantella , i nostri ministri sono tutti pronti in blocco a dimettersi.
In parlamento si seguirà la stessa linea , soprattutto dopo il parere contrario alla riforma Cartabia di molti big della giustizia , cito Gratteri , Del Raho , Caselli , Coppi e tanti altri . Hanno votato contrari alla riforma anche i membri del CDM ( Consiglio dei magistrati) .
La riforma Bonafede non si tocca . Altrimenti fuori dal questo governo .
Oggi , più che mai serve l’unione , la forza e bisogna proteggere i nostri ministri e i nostri parlamentari. Tutti uniti attorno a Conte , siamo una forza .
Gentian Kafazi
Nessun commento:
Posta un commento