io credo che il giorno che noi tutti accetteremo la diversità di genere saremo tutti più civili e secondo me spariscono pure le violenze sessuali, dico questo perchè secondo me le violenze sono frutto di ignoranza, mancanza di educazione sessuale nell'infanzia, ci vuole l'educazione sessuale nelle scuole e secondo me l'educazione sessuale bisogna farla a bambini e genitori, il sesso ancora oggi lo si vive secondo il soggetto dei desideri, come un sublime sentimento oppure come uno sfogo e lo si fa con persone che si ritengono inferiori, ma siccome se fai sesso tu sei partecipe che tu usi violenza o meno sei partecipe e se provi piacere il piacere te lo ha dato magari l'essere che tu ritieni inferiore, ebbene tu sei più inferiore di chi usi per il piacere. Se non hai consapevolezze di cosa è il sesso, che tu sei il frutto del sesso, che il piacere è un bene e dunque non lo devi disprezzare, va da se che la violenza sparisce, sparisce la cultira del porno, e se vuoi informato essere non usi il porno, ma la didattica sessuale, noi siamo ancora invasi dalla religione cattolica, non dico cristiana perchè Gesù era altra cosa, con la cattolica è solo un nome sfruttato , la religione ti pone il sesso come quasi un sacrificio per la donna o chi ne fa le veci, l'uomo viene posto come superiore ecc, finché non si capisce che sesso vuol dire avere insieme piacere e benessere e se poi c'è l'innamoramento è il massimo che la vita ti può dare, la sopraffazione non è amore e manco sesso, è cultura troglodita, di gente malata di mente che ha dettato per 2000 anni schifezze, Gesù non ha mai detto non fate sesso, non ha mai detto che è peccato, invece ha cacciato i mercanti dal tempio, cosa che la religione attuale e PURE QUELLA DI PRIMA SI GURADA BENE DI FARLO,ANZI HA MERACANTEGGIATO A NOME SUO, SECONDO ME DENIGRANDO AL SUA FIGURA STORICA, Comunque IO SONO ATEA E CREDO SOLO NELLA Civiltà, stiamo andando verso il futuro, dobbiamo uniti pensare a noi, all'umanità, abolire il mercato e i mercanti e promuovere la cultura del benessere universale dove il piacere deve farne parte non come violenza, ma come benessere.
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