Tranne la Presidente, un governo di vecchi…. per un Paese di vecchi dove i giovani, laureati o no, sono costretti, dai vecchi, a emigrare.
Un Paese dove “rinnovo” è sinonimo di morte naturale del vecchio e non di alternanza prima del “de cuius” come dovrebbe essere.
Non è cosa che riguarda solo la politica, riguarda tutti i settori.
Mi viene da ridere quando sento questi vecchi marpioni della politica dare aria ai polmoni con frasi tipo : ”siamo molto preoccupati perché il tasso di natalità in Italia è uno dei più bassi al mondo!” Per poi trattare i (pochi) giovani che ci sono come merce avariata, pagati con stipendi da fame, sfruttati e precarizzati a vita.
Cominciamo a valorizzarli e a dare loro il giusto peso e i posti giusti a chi ha le competenze e non solo ai figli di….
Cominciamo a pagarli con un salario adeguato come fanno i paesi civili. Cancelliamo le parole “ lavoro a gratis” così popolari in Italia. Se faremo questo probabilmente i figli arriveranno senza il ridicolo ministero alla natalità che non serve a una beata cippa.
Non serve un ministero della natalità ma piuttosto serve che i vecchioni e le vecchione si dedichino al giardinaggio o se sono fortunati ai nipotini , che le nomine avvengano per le competenze e professionalità acquisite e non per il cognome che la fortuna ti ha regalato.
Poi forse un Paese governato dai giovani saprà trovare il modo per aumentare la natalità in Italia .
A proposito. Se non sbaglio hanno riririnominato il presidente di Confcommercio. Ha solo 85 anni….
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