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16/12/22

Quanti sono gli europarlamentari corrotti? - Dietro il Sipario - Talk Show JIHADISTI E FRATELLI MUSULMANI, CREATI DAGLI INGLESI:

 JIHADISTI E FRATELLI MUSULMANI, CREATI DAGLI INGLESI:

DA LORO OGGI DIPENDE LA FORNITURA DI GAS ALL'EUROPA Fulvio Grimaldi: «Perché lo scandalo Ue mette alla berlina il Qatar proprio mentre si disputano i mondiali di calcio? La Russia non ha niente, in Qatar, mentre l'Europa ha tantissimo. Il Qatar ospita la più grande base aerea americana, nel mondo: Al Hudeid è diventata la sede del Centcom, il comando strategico che prima stava in Arabia Saudita, ma è stato trasferito dopo che i sauditi e gli Emirati avevano rotto i rapporti con Doha. In questa vicenda, i Fratelli Musulmani hanno un ruolo rilevantissimo. Sono stati colpiti in Egitto da Al-Sisi, che non per niente viene criminalizzato anche con lo strumento della vicenda Regeni, completamente distorta dalla narrazione occidentale». «Per capirci qualcosa bisogna partire dalla Tunisia, che ha dato il via alla cosiddetta “primavera araba”. Quelle “rivoluzioni colorate” sono riuscite, in parte, nel loro obiettivo: sfasciare l'unità araba che esisteva, a livello di popoli, ed era l'erede di una lotta anti-coloniale vinta, a partire dall'Algeria, nei confronti dell'Occidente. Installati dagli inglesi nel mondo arabo come nostra quinta colonna occidentale, i Fratelli Musulmani sono stati rimessi in azione proprio negli ultimi decenni. La Rivoluzione dei Gelsomini in Tunisia è stata l'inizio di un'operazione su vasta scala, eterodiretta dall'Occidente». «La “rivoluzione colorata” tunisina è stata poi abbattuta dalla forza popolare di un paese che non è integralista, quindi non accetta volentieri la Sharìa, e ha dato una risposta ai fondamentalisti, che non sanno governare se non nell'interesse di un'élite. I Fratelli Musulmani sono infatti un'élite, che si colloca in varie situazioni strategiche. Il Marocco è vicinissimo a loro. Al Cairo, Mohamed Morsi non è stato spazzato via da Al-Sisi, ma da una rivoluzione popolare a cui hanno partecipato 21 milioni di egiziani, che hanno sostenuto l'abbattimento di questo personaggio che bruciava le chiese copte e imponeva la “legge coranica”». «I Fratelli Musulmani sono tuttora al potere a Tripoli, dove però governano solo il 20% di una Libia che resta sotto il controllo dell'ultimo governo democraticamente eletto, cacciato dalla capitale dalle milizie jihadiste dei Fratelli Musulmani. Il governo libico legittimo si è rifugiato a Bengasi: noi lo consideriamo “impraticabile”, mentre continuiamo a finanziare gli estremisti insediati a Tripoli, che poi sono quelli che gestiscono i flussi migratori e i campi di tortura, realtà a cui l'Onu e l'Occidente assistono in completa passività». «La capitale politica dei Fratelli Musulmani è la Turchia di Erdogan, che ospita l'altra grande base americana della regione, Incirlik. Nonostante la spregiudicatezza delle sue manovre in veste di mediatore, Erdogan rivela le stesse doti levantine di doppiogiochista che sono tipiche anche degli emirati del Golfo, figli di una secolare tradizione mercantile. Nonostante i suoi distinguo rispetto alla politica Nato, infatti, Erdogan si guarda bene dal mettere in discussione la base di Incirlik, che oggi gestisce il traffico del petrolio che viene rubato alla Siria e all'Iraq». «Di questo reticolo dei Fratelli Musulmani, il Qatar è lo snodo finanziario e propagandistico più efficace: si è anche “mangiato” l'Unione Europea, il Parlamento Europeo, probabilmente larghi settori della stessa Commissione Ue e del ceto politico italiano. E questa è una realtà sulla quale si stende un velo: consapevolmente. Perché quella dei Fratelli Musulmani è una presenza assolutamente fondamentale, per il neo-colonialismo dell'Occidente». «Da un lato, gli Usa hanno demolito la fornitura del gas russo (che era vantaggiosa, per l'Europa), e dall'altro spingono il Qatar a sostituirsi alla Russia come fornitore di gas. Si tratta però di forniture disastrosamente più costose. E le due forze da cui ora riceviamo l'energia, vitale per l'economia, sono gli Usa e il Qatar: che operano entrambe, nell'ombra, in combinazione con i Fratelli Musulmani. Questo, ormai, è un dato geopolitico ineludibile».

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