NESSUNO LO DICE E MANCO TU, IN 10 ANNI I PREZZI DEI GENERI E CONSUMI DI PRIMA Necessità SONO RADDOPPIATI DI PREZZO, CHE VUOL DIRE SE SPENDI PER MANGIARE E GAS E LUCE ECC, POI NON SPENDI PER ALTRO E LE FABBRICHE CHIUDONO,MA L'AGRICOLTURA MICA INCASSA PERCHè IL POMODORO E TUTTO L'ORTOFRUTTICOLO è STRANIERO, CIOè NOI PAGHIAMO E BASTA, COSì UN PAESE FALLISCE ,INFATTI SIAMO FALLITI, NOI COMPERIAMO E CONSUMIAMO E NON PRODUCIAMO MANCO ROBA PER NOI, è ORA DI FINIRLA, L'ISTAT è FALSA PERCHè SE IO NEL 2006 SPENDEVO PER CIBO ECC, CIOè GENERI PER LA CASA 150 EURO MENSILI,OGGI NE SPENDO 250 ,LA PENSIONE è AUMENTATA DI 50 EURO IN QUESTI ANNI E DUNQUE CI HO RIMESSO ALMENO 200 EURO IN PIù PERCHè POI AGGIUNGI IL GAS, LA LUCE,LA BENZINA ECC, TASSE E VIA, ADESSO COME FA A DIRE L'ISTAT CHE SIAMO IN DEFLAZIONE, SIAMO DIVENTATI DEI POVERACCI E CI STANNO SFRUTTANDO COME ANIMALI DI ALLEVAMENTO INTENSIVO,FAI UN'ARTICOLO SU QUEST'ARGOMENTO PER FAVORE
Reddito di Cittadinanza contro la povertà italiana
di Barbara Lezzi – Purtroppo l’odierno Rapporto sulla povertà in Italia dell’Istat conferma quello che tutti temevamo: nel nostro Paese il dramma della povertà continua ad avanzare.
Un milione e 778 mila famiglie, pari a oltre 5 milioni di persone, si trovano in una condizione di assoluta indigenza e marginalità. E’ il dato più elevato da quando, nel 2005, è stata avviata questa analisi. Il Mezzogiorno è l’area del Paese maggiormente soggetta alla povertà assoluta, soprattutto nei centri medio piccoli, ma il fenomeno non risparmia neppure città e periferie del Nord.
Quella della povertà è una emergenza nazionale di cui io e tutto il governo siamo assolutamente consapevoli e la decisione di far nascere questo esecutivo deriva anche del fatto che di fronte a questa piaga la politica non poteva più latitare.
E’ necessario porre rimedio, subito, e per questo è indispensabile realizzare il reddito di cittadinanza. Si tratta dell’unica misura economica in grado di bloccare questo vortice di miseria che continua a risucchiare milioni di cittadini e interi territori.
Senza il reddito di cittadinanza non sarà possibile neppure cominciare a programmare un futuro migliore. Tante, troppe, persone non ce l’hanno il tempo di aspettare, perché quando non riesci a mettere insieme il pranzo con la cena, non puoi comprare un paio di scarpe nuove ai tuoi figli, sei costretto a scappare dalla tua terra, non hai i soldi per curarti, quello che conta è solo l’oggi.
Certamente al reddito di cittadinanza vanno accompagnate efficaci politiche lavorative, sostegno alla formazione, alle imprese e all’innovazione, ma la priorità è questa.
Il Paese da troppo tempo sta lanciando un grido di dolore e noi abbiamo il dovere di dare una risposta forte, invertire la rotta e dare la speranza di una vita migliore. Costi quel che costi.