LE IENE SERVI DI BERLUSCONI E RENZIE.
Le firme ‘false’ dei grillini alle comunali di Palermo del 2012? Solo fumo che nasconde un sondaggio riservato…
A quanto si racconta – stando ovviamente a indiscrezioni che circolano da qualche settimana – ci sarebbe un sondaggio sulle elezioni comunali di Palermo del prossimo anno. La notizia non è la possibile vittoria grillini, ma la voglia dei cittadini palermitani di liberarsi della vecchia politica. Da qui il terrore, da parte degli esponenti di centrosinistra, ma anche di centrodestra, di perdere tutto: da qui gli attacchi scomposti ai grillini nella speranza di arginare una valanga che rischia di travolgerli…
In queste ore, a Palermo, va in scena una polemica fondata sul nulla. E’ la storia delle liste del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di quattro anni fa. Gli esponenti della vecchia politica cittadina hanno scoperto e denunciato un fratto ‘gravissimo’: i grillini, nel presentare le liste, avrebbero apposto due firme false. Una cosa ‘inaudita’, che ha fatto sobbalzare dalla sedia gli esponenti del PD, dell’UDC, del Nuovo Centrodestra, di Forza Italia. Tutta gente seria che mai e poi ma si sognerebbe di fare una cosa del genere…
I ‘Sepolcri imbiancati’ di Palermo hanno finalmente ha scoperto la propria, vera ‘vocazione’: i problemi non sono l’AMAT che sta fallendo, il Consiglio comunale che ha appostato nel Bilancio di previsione di quest’anno entrate fantasiose, la sporcizia, l’immondizia che non si raccoglie, la raccolta differenziata dei rifiuti che è andata a farsi benedire, la discarica di Bellolampo che sta esplodendo, le strade dissestate, il Tram che è costato oltre 20 milioni di Euro a chilometro (il Tram più costoso del mondo, ma è tutto regolare…).
No, questi non sono i problemi di Palermo: assolutamente no. Il problema, il ‘vero’ problema è costituito dalle firme ‘false’ trovate nelle liste presentate dai grillini!
Tenete conto che, nelle elezioni comunali del 2012, il candidato a sindaco del capoluogo siciliano dei grillini non è arrivato nemmeno al ballottaggio e le liste non hanno superato il quorum. Nessun grillino è stato eletto in Consiglio comunale. Come dicevamo all’inizio, stiamo parlando del nulla. Anche la magistratura ha indagato su questo ‘reato’ e ha archiviato tutto.
Ma la vecchia politica palermitana ha fatto lo ‘scoop’…
Tra l’altro, questo detto per inciso, da oltre trent’anni si discute di abolire la raccolta delle firme a sostegno delle liste: si tratta di una trovata della partitocrazia, che s’inventò ‘sto stratagemma per tenere fuori dal ‘recinto’ le nuove formazioni. Avrebbero dovuto essere queste nuove formazioni, una volta entrate nel ‘recinto’ della politica (Parlamento nazionale, Regioni, Province, Comuni) – è il caso della Lega Nord negli anni ’80 – a chiedere l’abolizione di questa legge allucinante.
Ma anche i leghisti – una volta entrati nell’agone politico – si sono tenuti l’ ‘intelligente’ raccolta delle firme che non serve a un tubo…
Chiusa questa parentesi, ci dobbiamo porre una domanda:
perché la vecchia politica di Palermo ha tirato fuori questa storia? Qui viene il bello.
Da qualche settimana negli ambienti politici che contano – del capoluogo dell’Isola, ma anche della Regione – circola un sondaggio riservato su Palermo. Per ora, è chiaro, si avvertono solo gli echi delle indiscrezioni. Ma sono indiscrezioni pesanti.
Pensate: sembrerebbe che Leoluca Orlando, mettendoci dentro tutto quello che ha combinato in questi quattro anni in termini di clientele (non ultime le varianti urbanistiche a ‘grappoli’) raggiungerebbe, a malapena, il 20% circa dei consensi.
Fabrizio Ferrandelli si attesterebbe intorno 10%.
L’eventuale candidato di centrodestra si fermerebbe pure al 10%.
Insomma, la volete sapere qual è la notizia viene fuori da questo sondaggio riservato?
La notizia è che la vecchia politica di Palermo, mettendoci dentro tutto – Orlando, PD, Forza Italia, UDC, cuffariani, Nuovo Centrodestra e ‘frattaglie’ varie – non arriverebbe al 45%!
I palermitani, in questo sondaggio riservato, avrebbero manifestato l’intenzione di mandare a casa tutta la vecchia politica, di centrodestra e di centrosinistra.
Attenzione: il sondaggio non darebbe ai grillini la matematica certezza di vincere, perché l’elemento certo di queste voci non è la loro vittoria, ma il fatto che i cittadini avrebbero una santa voglia di mandare a quel paese chi governa oggi il Comune di Palermo e la Regione.
Sembra che dal sondaggio un ruolo importante, in negativo, lo giocherebbe anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Vuoi o non vuoi, Palermo è la ‘capitale’ della Sicilia: e i disastri combinati da Crocetta e dal suo Governo pesano in negativo su Palermo più che in altre città.
Orlando, fino a prima della ZTL, non andava malissimo. Ma la ZTL l’ha reso impopolare, facendogli perdere una valanga di consensi.
In questo scenario i grillini diventano i favoriti (anche se non mancano le novità: come un’eventuale lista indipendentista).
Questo spiega la paura che si è scatenata tra i protagonisti della vecchia politica che, alle elezioni comunali di Palermo del prossimo anno, temono un terremoto: anche una possibile vittoria grillina al primo turno, che entrerebbero a Palazzo delle Aquile con una salda maggioranza nel futuro Consiglio comunale.
Per Orlando, per il PD, per Forza Italia sarebbe la fine di tutto!
Da qui la strategia in verità un po’ demenziale: attaccare a testa bassa i grillini, come Renzi sta facendo a Roma.
Solo che a Palermo, contro i grillini, gli esponenti della vecchia politica hanno trovato solo un paio di faide, culminate nelle solite espulsioni, e ‘sta storia delle firme ‘false’. E allora cavalcano le firme false, si catapultano sulla rete per fare la morale ai grillini: firme false di qua, firme false di là, bla, bla, bla.
Il guaio – per loro, cioè per gli esponenti della vecchia politica – è che non hanno ancora capito la vera natura del problema che verrebbe fuori da questo sondaggio: e cioè che i cittadini magari non sono molto convinti dei 5 Stelle, ma sono invece molto determinati a non votare loro: cioè a non votare PD, UDC, Forza Italia, Nuovo Centrodestra Democratico e via continuando…