Il problema delle spose bambine, che si sta ponendo anche in Europa,la vogliono fare passare come cultura, invece è barbarie e reato penale,poi a dirla spassionatamente l'islam non è cultura,non è religione è barbarie e basta, quando una religione si fonda sulla sottomissione della donna o anche dell'uomo e di bambini è solo barbarie, chiedo allora per l'Europa bruciare le streghe era cultura permettiamolo, la pedofilia è cultura, legalizziamola, abusare di animali, ammazzare il vicino fastidioso,stuprare chi cacchio piace a me, sempre cultura è, cioè fa parte del bagaglio culturale, solo che non è ammesso per legge, l'uomo ha legiferato e messo limiti,ossia non ti puoi sposare se non a una certa età, quando sei maturo sessualmente, quando capisci che stai facendo, e se capita che una ragazzina resti incinta, come di solito capita,devi avere il consenso dei genitori,del tutore che affiderà il neonato a chi ritiene idoneo a crescerlo,oppure opterà per un aborto terapeutico, questa oggi è la nostra cultura.
La nostra cultura, quella occidentale non certo immune da pregiudizi o ingiustizie ecc, però ha fatto un percorso di millenni per arrivare ad essere quella che è, e ancora si sta evolvendo,e per necessità fisiologiche e per riconoscimenti di fatti,ad esempio oggi c'è il matrimonio fra gay, c'è l'adozione delle coppie omosessuali del figlio del coniuge, ecc ecc,ma tutto avviene fra adulti, e in Europa adulto è quando hai compiuto 18 anni.
Adesso mica puoi cambiare le leggi perchè vengono migranti di religione musulmana arcaica e tribale e legiferare per loro,oppure accettare costumi che sono contro le leggi del paese ospitante, ossia a dirla in parole semplici sono reati penali, per me ospitare, accettare, i profughi,i finti profughi,gli immigrati per forza a nome dell'umanità e dei loro costumi e leggi disumane è solo barbarie, è solo un'approfittarsi di tutti di noi che dobbiamo reggere cose così, di loro che poi vengono esclusi dalla società e fanno ghetti, per poi esplodere, chi non esplode se è isolato e visto come un appestato, nasce la rabbia che poi volge nell'integralismo.
Cosa vuglio dire? Non si deve accettare questo,chi viene quì si deve adeguere,altrimenti se ne torna a casa sua, poi gli imam che fanno prediche come quello della Danimarca Osama El-Saadi, della moschea di Aarhus, vanno espulsi immediatamente, altro che balle,perchè a dirla francamente ci stanno pigliando per il culo e non scappano dalla guerra ci stanno invadendo come da piano preannunciato 30 anni fa, negli anni 80 itercettarono conversazioni telefoniche che pari pari dicevano questo:" l'invaderemo con il ventre delle nostre donne", io rispondo:"e quà niscinu è fesso, te ne torni a casa tua."
La politica immigratoria dell'Europa non è dettata dal volere popolare,ma dai dirigenti che obbediscono a un piano scriteriato americano,dove tutto deve essere sotto il potere degli Stati Uniti,costi quel che costi, e la signora Merkell e tutti i capi di stato odierni alle prossime elezioni saranno sconfitti e avanzerà purtroppo la destra, si salverà l'Italia perchè vincerà il m5s, il resto sarà solo destra e la colpa è di Obama e del suo programma di merda
L'esortazione dell'imam suona inascoltabile alle orecchie degli occidentali. E per quanto possa sembrare assurdo pensare che qualcuno in Europa sostenga la necessità di accettare per legge i matrimoni con spose bambine, un importante imam danese è arrivato a dichiararlo pubblicamente.
Osama El-Saadi, della moschea di Aarhus, in una intervista ad un giornale danese ha esortato il governo ad accettare le spose bambine perché tale pratica è nella cultura dei migranti che arrivano nel Paese.
Ecco, secondo l'imam, visto che gli immigrati che stanno invadendo l'Europa sono soliti far sposare le bambine, anche i Paesi occidentali dovrebbero accettarlo. Una pratica disumana. Ma visto che è "cultura", dovremo renderla legale.
Il tema in questione, secondo El-Saadi, dovrebbe essere visto da "una prospettiva diversa". "Questa si tratta di una straordinaria situazione umanitaria e penso che bisogna prendersi cura di queste famiglie. Sono sposati e, anche se l'uomo è due volte più vecchio, hanno comunque costruito una famiglia. Dobbiamo accettare il fatto che si tratta di una cultura diversa".
Sarebbero altri, inoltre, i benefici delle spose bambine. "Se si guardano alle condizioni dei campi profughi - ha detto - spesso sono piene di incertezze e violenza. Far sposare una figlia può dare maggiore stabilità". E poco importa se la piccola non ha ancora superato la maggiore età. Se è ancora una bambina.
La dichiarazione dell'imam, scrive Russia Today, segue l'annuncio del governo danese che ha comunicato l'intenzione di intervenire nei campi profughi per separare le bambine sposate con uomini molto più grandi. "Dobbiamo assulutamente garantire che nei centri d'accoglienza non ci siano ragazze costrette a vivere una relazione con un adulto", ha dichiarato il ministro dell'Integrazione Inger Støjberg. Secondo i dati emersi da alcune indagini, sarebbero 27 le bambine che rientrano nel sistema di accoglienza danese ad essere vittime di matrimoni forzati.
Ma non è solo la Danimarca ad essere stata investita da questo problema. Anche la Norvegia ha diffuso dei dati in merito. E l'anno scorso erano 61 le donne richiedenti asilo sposate e con una età inferiore a quella necessaria per dare un consenso libero al matrimonio. La più giovane aveva 11 anni.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/limam-accettate-spose-bambine-cultura-dei-migranti-1225008.html
di Daniela Donno, M5S Senato
Abbiamo la convinzione che le bambine e le adolescenti di tutto il mondo abbiano più che mai bisogno di essere protette, sostenute e aiutate a diventare le protagoniste del loro futuro. Per questo il MoVimento 5 Stelle ha presentato una mozione in Senato per impegnare il Governo ad adoperarsi in tutte le sedi nazionali e internazionali con atti concreti, e con politiche efficaci, contro i matrimoni forzati. La nostra mozione a mia prima firma è stata approvata e con essa le nostre richieste: incoraggiare le denunce da parte delle spose bambine, vittime di violenza e abusi garantendo loro l'anonimato.
Abbiamo chiesto di incentivare con le Organizzazioni governative, e le ONG, un efficace piano di educazione per gli adolescenti sui diritti e l'affettività. È importante, e lo abbiamo sottolineato nella nostra mozione, che vengano varati più seri provvedimenti per contrastare la violenza contro le donne e le discriminazioni di genere, che sono il terreno fertile dove proliferano violazioni dei diritti umani e di quelli dell'infanzia. Ricordiamo che vi sono già dei precetti espressi con la Convenzione di Istanbul e con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo: èdoveroso che vengano applicati da tutti i Paesi. Non è un impegno impossibile e non c'è altro tempo da perdere, perché alle bambine nessuno possa più togliere la libertà di vivere la loro infanzia, di studiare, e di crescere diventando donne consapevoli e realizzate.
Nel mondo vi sono oltre 15 milioni di spose bambine che ogni anno nel mondo si uniscono in matrimonio con uomini adulti, molto più grandi di loro. E altrettante ragazze diventano madri tra i 15 e i 19 anni, mentre 1 milione di bambine partoriscono ancora più giovani, e circa 3 milioni di ragazze sotto i 20 anni abortiscono illegalmente, rischiando gravi conseguenze per la salute. Lo dicono i rapporti di Save the children, Terre des Hommes, persino l'Onu. Non è facile essere bambine, essere adolescenti e persino donne, oggi, in molti paesi del mondo. In India, Somalia, Bangladesh, Niger, Repubblica Centrafricana, Mali, Sud Sudan, Guinea e Malawi, i matrimoni forzati sono una consuetudine. Si celebrano contro la volontà delle ragazze, spesso cedute dalla famiglia in cambio di una dote, a volte rapite dai miliziani in territori di guerra, stuprate e rese schiave. Bambine condannate a essere spose, anziché andare a scuola, a essere madri anziché figlie, a bruciare la loro infanzia a causa della povertà, della fame, persino delle tradizioni del loro Paese. Questo non deve più accadere.
http://www.beppegrillo.it/2016/10/il_movimento_5_stelle_e_il_diritto_allinfanzia.html