30/10/16
6 minuti fa Equitalia gli chiede oltre 63.000 €.La risposta di questo cittadino spopola sul web.Prendiamo esempio
Equitalia gli chiede oltre 63.000 €.La risposta di questo cittadino spopola sul web.Prendiamo esempio
La prima edizione della giornata del Tg1, riportava magnitudo 7.1. Ora si chiede buon senso, giusto, ma buon senso a CHI?? Ai giornalisti, alle autorità? Bene, prendetevela con i giornalisti, con Renzi (È LUI IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE! #sapevatelo )
Stavolta non ci sto. Ad agosto mi sono sorbito i pippotti di Mentana che sbraitava contro i social, stavolta no. 1) I dati falsi sulla magnitudo non li ha diffusi un complottaro su facebook, ma la protezione civile. 2) non mi linkate gli spiegoni sui rilievi perché quelle son cose che fanno i SISMOLOGI, non la Protezione civile; 3) La prima edizione della giornata del Tg1, riportava magnitudo 7.1. Ora si chiede buon senso, giusto, ma buon senso a CHI?? Ai giornalisti, alle autorità? Bene, prendetevela con i giornalisti, con Renzi (È LUI IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE! #sapevatelo ) che ha messo un idiota in sua vece, perché così è più facile manovrarlo. Ma non cadiamo nella trappola dell'auto fustigazione che ad alcuni masochisti piace tanto per farci sentire in colpa anche quando le colpe ce le hanno tutte LorSignori.
L'estrazione del petrolio può causare terremoti?
L'estrazione del petrolio può causare terremoti?
Secondo uno studio, il sisma del 2011 in Oklahoma è stato scatenato dall'immissione nel sottosuolo dei liquidi di scarto, una pratica sempre più utilizzata anche a causa del fracking
Il terremoto che colpì l'Oklahoma il 6 novembre 2011 causò danni a diverse abitazioni. Oggi uno studio sostiene che a scatenarlo fu l'iniezione nel sottosuolo dei liquidi di scarto dell'industria petrolifera. Fotografia di Sue Ogrocki, AP
Il terremoto più forte mai registrato in Oklahoma è stato probabilmente causato dai liquidi di scarto dell'estrazione del petrolio iniettati nel sottosuolo: ad affermarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Geology.
Il sisma di magnitudo 5,7 che il 6 novembre 2011 colpì la zona di Prague, al centro dello Stato, è stato il più violento di una serie di terremoti che secondo alcuni scienziati sarebbero stati indotti dalle pratiche adottate dall'industria petrolifera. I metodi più avanzati per l'estrazione di petrolio e gas naturale producono ingenti quantità di liquidi di scarto: ad esempio, la fratturazione idraulica, o fracking, consiste proprio nel pompare acqua e additivi chimici ad alta pressione nel sottosuolo, in modo da frantumare le rocce scistose liberando il petrolio e il gas che vi sono imprigionati (guarda la fotogalleria Fracking, boom nella prateria). L'acqua viene utilizzata anche nelle tecniche dette
di enhanced oil recovery, in cui si cerca di aumentare la quantità di petrolio estratta da un pozzo. L'acqua e gli altri liquidi di scarto vengono poi smaltiti reiniettandoli nel sottosuolo.
Questi metodi di estrazione si sono imposti negli ultimi anni negli Stati Uniti, provocando un boom della produzione di petrolio e gas naturale. Finora a suscitare le maggiori controversie è stata la pratica del fracking, collegata ad almeno due episodi sismici di scarsa entità (nello stesso Oklahoma e nel Lancashire, in Inghilterra). Dalla recente ricerca, però, emerge che non è tanto il fracking, quanto la successiva iniezione di liquidi di scarto il fattore che aumenta il pericolo di terremoti. Il motivo, spiega Katie Keranen, prima firmataria dell'articolo su Geology, è che nei pozzi di smaltimento finisce molta più acqua, e che, a differenza di quella utilizzata per il fracking, non viene mai rimossa. Con l'aumento della pressione, questi pozzi possono finire per premere contro le faglie geologiche, a volte causandone la rottura e quindi scatenando terremoti.
È stato questo meccanismo, con ogni probabilità, a provocare il sisma dell'Oklahoma, che danneggiò 14 abitazioni e fu percepito fino in Texas. In quel periodo, c'erano in funzione tre pozzi di reiniezione (pozzi di petrolio abbandonati utilizzati per smaltire i liquidi di scarto) in un raggio di un chilometro e mezzo dall'epicentro.
Al momento della scossa Keranen, docente di geologia e geofisica all'Università dell'Oklahoma, si trovava in casa. I sismografi che lei stessa installò subito dopo registrarono più di 10 mila scosse di assestamento, che hanno aiutato gli scienziati a stimare l'area interessata dall'attivazione della faglia. I dati mostrano che la prima rottura è avvenuta a distanza incredibilmente ravvicinata (meno di 200 metri) da un pozzo attivo, e che la grande maggioranza delle scosse successive sono avvenute all'interno dello stesso strato di roccia sedimentaria in cui si trovano i pozzi di reiniezione.
I ricercatori sostengono che la vicinanza del pozzo alla faglia, l'aumento della pressione nella parte superiore del pozzo subito prima della scossa e la relativa scarsità di eventi sismici precedenti suggeriscono che sia stata proprio l'iniezione di liquidi a causare il terremoto; ma aggiungono che sarebbe impossibile provarlo al di là di ogni dubbio. "Di certo la probabilità che si tratti di un sisma indotto dall'uomo è molto alta", afferma Keranen.
Fortunatamente l'area colpita è in aperta campagna, e solo due persone rimasero ferite. "Se fosse successo in una zona densamente popolata, i danni sarebbero stati molto più gravi", commenta la studiosa. "Dovremmo prendere molto sul serio questo episodio, e cercare di ridurre il rischio che si ripresenti".
Secondo l'articolo pubblicato su Geology, possono passare anche decenni prima che un pozzo di reiniezione scateni un terremoto. In quasi tutti i casi documentati, l'attività sismica comincia a intensificarsi già pochi mesi dopo l'inizio del pompaggio dei liquidi in un pozzo, e si ferma quando la pressione viene allentata; ma al momento del sisma dell'Oklahoma, l'acqua veniva iniettata nei pozzi vicini da più di 17 anni.
Negli Stati Uniti, i terremoti sono rari a ovest delle Montagne Rocciose, ma il loro numero è drasticamente aumentato dopo il 2008. Finora il motivo non è stato scientificamente provato, ma nel 2012 un rapporto delle National Academies of Science affermava che l'iniezione di liquidi nel sottosuolo poteva accrescere la probabilità che si verificassero le scosse.
Anche se di per sé non è direttamente responsabile dell'attività sismica, il fracking utilizza enormi quantità d'acqua (tra gli 11 e i 19 milioni di litri per ogni fratturazione in ciascun sito), gran parte della quale viene smaltita nel sottosuolo. John Bredehoeft, geologo presso lo Hydrodynamics Group (un centro di ricerca nello Stato di Washington) dopo una carriera nello U.S. Geological Survey, sostiene che "non c'è più alcun dubbio" sulla relazione tra terremoti e iniezione di liquidi nel sottosuolo. Pur ritenendo che la grande maggioranza dei circa 30 mila pozzi di smaltimento americani sia sicura, Bredehoeft aggiunge che non esiste ancora un modo di sapere quale di essi abbia più probabilità di scatenare terremoti. "Non conosciamo abbastanza la crosta terrestre per sapere dove accadrà", sostiene. "Non abbiamo dati a sufficienza per scoprirlo".
Heather Savage, geofisica della Columbia University e coautrice della ricerca per Geology, sostiene che per prevenire sismi come quello dell'Oklahoma occorrerebbe raccogliere maggiori dati sui pozzi di smaltimento. "I terremoti indotti dall'uomo sono rari, ma la loro frequenza sta aumentando", sostiene. "Dobbiamo correre ai ripari".
Non tutti gli studiosi, però, condividono le conclusioni degli autori della ricerca. Già prima della pubblicazione su Geology, un comunicato dell'Oklahoma Geological Survey, l'autorità geologica dello Stato, ha affermato che il sisma del 2011 fu dovuto con ogni probabilità "a cause naturali".
Il sisma di magnitudo 5,7 che il 6 novembre 2011 colpì la zona di Prague, al centro dello Stato, è stato il più violento di una serie di terremoti che secondo alcuni scienziati sarebbero stati indotti dalle pratiche adottate dall'industria petrolifera. I metodi più avanzati per l'estrazione di petrolio e gas naturale producono ingenti quantità di liquidi di scarto: ad esempio, la fratturazione idraulica, o fracking, consiste proprio nel pompare acqua e additivi chimici ad alta pressione nel sottosuolo, in modo da frantumare le rocce scistose liberando il petrolio e il gas che vi sono imprigionati (guarda la fotogalleria Fracking, boom nella prateria). L'acqua viene utilizzata anche nelle tecniche dette
Questi metodi di estrazione si sono imposti negli ultimi anni negli Stati Uniti, provocando un boom della produzione di petrolio e gas naturale. Finora a suscitare le maggiori controversie è stata la pratica del fracking, collegata ad almeno due episodi sismici di scarsa entità (nello stesso Oklahoma e nel Lancashire, in Inghilterra). Dalla recente ricerca, però, emerge che non è tanto il fracking, quanto la successiva iniezione di liquidi di scarto il fattore che aumenta il pericolo di terremoti. Il motivo, spiega Katie Keranen, prima firmataria dell'articolo su Geology, è che nei pozzi di smaltimento finisce molta più acqua, e che, a differenza di quella utilizzata per il fracking, non viene mai rimossa. Con l'aumento della pressione, questi pozzi possono finire per premere contro le faglie geologiche, a volte causandone la rottura e quindi scatenando terremoti.
È stato questo meccanismo, con ogni probabilità, a provocare il sisma dell'Oklahoma, che danneggiò 14 abitazioni e fu percepito fino in Texas. In quel periodo, c'erano in funzione tre pozzi di reiniezione (pozzi di petrolio abbandonati utilizzati per smaltire i liquidi di scarto) in un raggio di un chilometro e mezzo dall'epicentro.
Al momento della scossa Keranen, docente di geologia e geofisica all'Università dell'Oklahoma, si trovava in casa. I sismografi che lei stessa installò subito dopo registrarono più di 10 mila scosse di assestamento, che hanno aiutato gli scienziati a stimare l'area interessata dall'attivazione della faglia. I dati mostrano che la prima rottura è avvenuta a distanza incredibilmente ravvicinata (meno di 200 metri) da un pozzo attivo, e che la grande maggioranza delle scosse successive sono avvenute all'interno dello stesso strato di roccia sedimentaria in cui si trovano i pozzi di reiniezione.
I ricercatori sostengono che la vicinanza del pozzo alla faglia, l'aumento della pressione nella parte superiore del pozzo subito prima della scossa e la relativa scarsità di eventi sismici precedenti suggeriscono che sia stata proprio l'iniezione di liquidi a causare il terremoto; ma aggiungono che sarebbe impossibile provarlo al di là di ogni dubbio. "Di certo la probabilità che si tratti di un sisma indotto dall'uomo è molto alta", afferma Keranen.
Fortunatamente l'area colpita è in aperta campagna, e solo due persone rimasero ferite. "Se fosse successo in una zona densamente popolata, i danni sarebbero stati molto più gravi", commenta la studiosa. "Dovremmo prendere molto sul serio questo episodio, e cercare di ridurre il rischio che si ripresenti".
Secondo l'articolo pubblicato su Geology, possono passare anche decenni prima che un pozzo di reiniezione scateni un terremoto. In quasi tutti i casi documentati, l'attività sismica comincia a intensificarsi già pochi mesi dopo l'inizio del pompaggio dei liquidi in un pozzo, e si ferma quando la pressione viene allentata; ma al momento del sisma dell'Oklahoma, l'acqua veniva iniettata nei pozzi vicini da più di 17 anni.
Negli Stati Uniti, i terremoti sono rari a ovest delle Montagne Rocciose, ma il loro numero è drasticamente aumentato dopo il 2008. Finora il motivo non è stato scientificamente provato, ma nel 2012 un rapporto delle National Academies of Science affermava che l'iniezione di liquidi nel sottosuolo poteva accrescere la probabilità che si verificassero le scosse.
Anche se di per sé non è direttamente responsabile dell'attività sismica, il fracking utilizza enormi quantità d'acqua (tra gli 11 e i 19 milioni di litri per ogni fratturazione in ciascun sito), gran parte della quale viene smaltita nel sottosuolo. John Bredehoeft, geologo presso lo Hydrodynamics Group (un centro di ricerca nello Stato di Washington) dopo una carriera nello U.S. Geological Survey, sostiene che "non c'è più alcun dubbio" sulla relazione tra terremoti e iniezione di liquidi nel sottosuolo. Pur ritenendo che la grande maggioranza dei circa 30 mila pozzi di smaltimento americani sia sicura, Bredehoeft aggiunge che non esiste ancora un modo di sapere quale di essi abbia più probabilità di scatenare terremoti. "Non conosciamo abbastanza la crosta terrestre per sapere dove accadrà", sostiene. "Non abbiamo dati a sufficienza per scoprirlo".
Heather Savage, geofisica della Columbia University e coautrice della ricerca per Geology, sostiene che per prevenire sismi come quello dell'Oklahoma occorrerebbe raccogliere maggiori dati sui pozzi di smaltimento. "I terremoti indotti dall'uomo sono rari, ma la loro frequenza sta aumentando", sostiene. "Dobbiamo correre ai ripari".
Non tutti gli studiosi, però, condividono le conclusioni degli autori della ricerca. Già prima della pubblicazione su Geology, un comunicato dell'Oklahoma Geological Survey, l'autorità geologica dello Stato, ha affermato che il sisma del 2011 fu dovuto con ogni probabilità "a cause naturali".
Il risveglio del vulcano ai Castelli che spaventa la Capitale
Nuvole di gas che si alzano dal terreno. Lievi scosse di terremoto. Una sequenza simile a quella già registrata fra il 1991 e il 1995 che scatenò paura e polemiche. Fenomeni ripetuti nel tempo, sempre più frequenti. Potrebbe cominciare così la trasformazione dell’area dei Colli Albani in un vulcano vero e proprio, pronto a eruttare a meno di 20 chilometri da Roma. Una realtà preoccupante che gli studiosi si affrettano comunque a «raffreddare», parlando di un lasso temporale di almeno mille anni prima che scenari del genere possano effettivamente avverarsi. Una previsione certa non c’è. E intanto rimane il fatto che - anche sull’onda dei terremoti che si ripetono ormai nelle ultime settimane sconvolgendo l’Italia centrale e una parte del Lazio, a meno di 100 chilometri dalla Capitale - i dintorni di Roma sono tenuti di continuo sotto stretta osservazione. «Ma dovrebbero esserlo di più - avverte Fabrizio Marra, studioso dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, specializzato proprio nello studio della geologia dell’area romana - la zona vulcanica tradizionale che si trova sotto i Colli Albani, soprattutto dalle parti di Castelgandolfo non solo non si è estinta, ma si sta lentamente risvegliando. Si è rimessa in moto».
Colli Albani, 20 chilometri da Roma. L’esperto: il magma sale, la conferma dal…
Il geologo: "L’Italia si sta aprendo in due, i terremoti continueranno. Ecco cosa possiamo fare…"
Mario Tozzi, geologo e volto noto della tv, commenta il nuovo fenomeno sismico che ha sconvolto l’Italia centrale e purtroppo non porta con sè buone notizie in merito alla situazione italiana. Il geologo spiega: “C’è una tensione che apre l’Italia in due. I terremoti continueranno, dovremmo finalmente imparare ad agire per evitare troppi danni: sia alle persone che al patrimonio edilizio e architettonico. Comprendo l’allarme delle persone – prosegue Tozzi – tuttavia siamo di fronte ad un fenomeno che si replica puntualmente da migliaia di anni. Quando noi geologi diciamo che i terremoti continueranno, affermiamo solo una “verità” conosciuta. Abbiamo un ruolo scomodo, ma non possiamo permettere che si continui ancora ad abbassare la guardia”. Poi Tozzi entra nello specifico della situazione in centro Italia: “La velocità di allontanamento delle diverse faglie che si trovano sotto l’Appennino è molto contenuta: pochi centimetri al secolo. Ma questo non impedisce all’energia di propagarsi dal sottosuolo, quindi di “produrre” terremoti. Piuttosto lo scandalo è un altro. Che si verifichino centinaia di morti e cancellazioni di intere comunità abitative in presenza di eventi sismici tutto sommato modesti. Il terremoto dello scorso 24 agosto oppure quelli di poche ore fa ma anche quello del 1997, tanto per citare i più recenti, sono di magnitudo molto debole. Un Paese che abbia una vera cultura di “convivenza sismica”, non dovrebbe quasi preoccuparsene: costruendo bene gli edifici, rispettando le regole anti-sismiche, allenando la popolazione a comportamenti virtuosi. Terremoti come quelli degli ultimi mesi rappresentano la “normalità” per un territorio altamente sismico come l’Italia, e l’Appennino in particolare. si rimane sempre sorpresi di quanta paura faccia un terremoto e invece di quanta poca ne faccia una casa costruita male. Che pure è la sola a provocare vittime e danni. Basta con il fatalismo, qui non c’è nessuna natura assassina ma solo un grande lavoro da fare sugli edifici da costruire e su quelli già realizzati. Lavoro che non ha bisogno di altri terremoti per iniziare davvero”.
Mario Tozzi, geologo e volto noto della tv, commenta il nuovo fenomeno sismico…
LAST-WEBS.COM
De Mita, coltellata finale a Renzi: "Sapete cosa mi disse quando mi incontrò la prima volta da giovane?"
Fuorionda al termine del dibattito da Enrico Mentana su La7 l'ex big della Dc è stato ancora più pesante: "Renzi ha la stazza di un consigliere comunale, è superbo e non ha argomenti". Ma è a bocce ferme, intervistato da Antonello Caporale sul Fatto quotidiano, che l'ex premier assesta il colpo definitivo alla credibilità di Renzi: "Ora che ricordo, la prima volta che l'ho conosciuto mi disse che il suo papà era democristiano, anzi demitiano". I tempi cambiano, o forse sono le persone a cambiare: "Lui è un giocatore di poker. La cosa che mi ha più sorpreso è percepire come non creda a nulla di quel che dice. E poi il passato non lo conosce, il futuro non lo riguarda. Conta il presente, cioè lui".
L'esperto ci sta avvisando: "Possibile terremoto di grandi dimensioni in Italia nelle prossime 48-72 ore" Noi di Attivo Tv non vogliamo allarmare nessuno ma informare per prevenire.
Noi di Attivo Tv non vogliamo allarmare nessuno ma informare per prevenire.…
ATTIVOTV.IT
La verità sul Terremoto 2016 '' Documentario CENSURATO ''
Pubblicato il 28 set 2016
In questo Documentario di 35 minuti parlo del Terremoto del 24 Agosto.Ma non solo. Cerchero di spiegare in 5 capitoli tutti gli Enigmi,gli Stratagemmi e l'inganni che troviamo da parte dei politici quando avviene una tragedia di questo tipo,il solo e unico pensiero e guadagnare soldi e far salire il PIL, per creare nuovi cantieri mangia soldi.Insomma la maggior parte delle persone sul Web raccontano le stesse cose che raccontano gli schiavi della tv,che dicono solo quello che gli viene detto.Io in questo caso vado un bel po' contro corrente per ricordarvi che la verità a volte puo' essere proprio sotto ai vostri occhi.
https://www.facebook.com/CisKo-MagiK-...
https://www.facebook.com/CisKo-MagiK-...
Non si capisce perché la stampa di regime deve dedicare la prima pagina a questa piccola manifestazione insignificante. Di Battista tutti i giorni per oltre un mese ha riempito piazze numerose in favore del NO e prime pagine non ci sono mai state. Comunque Renzi dice solo sciocchezze, si dimentica di governare solo grazie ai voti di Alfano e Verdini.
Non si capisce perché la stampa di regime deve dedicare la prima pagina a questa piccola manifestazione insignificante.
Di Battista tutti i giorni per oltre un mese ha riempito piazze numerose in favore del NO e prime pagine non ci sono mai state.
Comunque Renzi dice solo sciocchezze, si dimentica di governare solo grazie ai voti di Alfano e Verdini.
Di Battista tutti i giorni per oltre un mese ha riempito piazze numerose in favore del NO e prime pagine non ci sono mai state.
Comunque Renzi dice solo sciocchezze, si dimentica di governare solo grazie ai voti di Alfano e Verdini.
Italiano inventa l'auto elettrica low cost ma dovrà produrla in Cina
Italiano inventa l'auto elettrica low cost ma dovrà produrla in Cina. Si tratta di Elio Marioni, imprenditore toscano trapianto in provincia di Vicenza
ILGIORNALE.IT
Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu
Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia chi va a Porta Pia
chi trova scontato, chi come ha trovato
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh...
Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh...
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori
chi legge la mano, chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria, chi vive d'amore
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu
Chi è assicurato, chi è stato multato
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone
chi grida "al ladro!", chi ha l'antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d'istinto, chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh..
Chi vive col padre, chi fa la rapina,
chi sposa la Gina, chi ha rotto con tutti,
chi vince a Merano, chi cerca il petrolio,
chi dipinge ad olio, chi chiede un lavoro...
Chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi fuma un toscano, chi vive cent'anni
chi ha seguito una strada, chi ha fatto carriera
chi perde la calma, chi non sembra più lui
chi lamenta un dolore, chi chiede un lavoro
chi torna sui passi, chi ha visto Onassis
chi ha preso un diretto, chi canta in falsetto
na na na na na na na, na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu
Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore, chi tira al bersaglio
chi sogna la gloria, chi ha scarsa memoria,
chi gioca a Sanremo, chi va sotto un treno...
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu
chi ama la zia, chi va a Porta Pia
chi come ha provato, chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesia, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
chi mangia una volta, chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi ama la zia, chi va a Porta Pia...
chi come ha provato, chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
29/10/16
terremoto. domanda: sono sicure le antiche dighe idroelettriche sulla faglia?
Corre l'obbligo, purtroppo, di riproporre la questione visto il ripetersi, a breve distanza di tempo, di eventi sismici di pari violenza di quelli verificatisi ad agosto scorso, anche per la mancanza di qualsivoglia riscontro rispetto ad un tema che, evidentemente, non allarma solo la sottoscritta visto anche l'articolo di Manuela Fontana del Giornale e del giornalista /blogger ambientale Jacopo Diliberto dei cui articoli ho postato i link. E peraltro anche nell'articolo comparso nel magazine Sabinafutura, di cui, pure, ho postato il relativo link, vengono allertate la autorità e gli enti locali a diversi livelli sul rischio rappresentato dalla mancata vigilanza e l'assenza di interventi di tutela sull'enorme patrimonio idrogeologico del reatino.
Peraltro il tema implica una particolare attenzione da quando l'ENEL, governata dal governo di Massimo D'Alema e Ministro competente in merito Pierluigi Bersani (dai cui vertici insediati da quella gestione sono stata brutalmente licenziata proprio per averne denunciate le nequizie), ha provveduto, in modo quasi ossessivo, alla dismissione proprio della gestione di quegli ambiti idroelettrici del Salto e del Turano le cui relative dighe furono edificate ormai quasi un secolo fa! Prima fu ceduta alla Endesa, una società privata di produzione di energia elettrica spagnola, salvo, alcuni anni dopo, l'uomo introdotto da quel governo, Fulvio Conti (per sminuzzare quella ENEL in una miriade di oltre 300 società - come scrisse un ispettore centrale ENEL ed alto esponente sindacale FLAEI/CISL - anche off shore/scatole cinesi delle quali anche chi ci lavorava nulla sapeva, mediante le quali sarebbe stata drenata una notevole quantità di valore dal gruppo elettrico) ricomprare la stessa Endesa con notevolissimo esborso economico (non a caso l'ENEL, nonostante il costo delle bollette energetiche più alte d'Europa, è gravata da un debito-monstre di circa 35/38 miliardi di euro!). In seguito l'ossessione privatizzatoria proprio di quell'ambito idroelettrico (PERCHE'?!) sul quale, peraltro, ancora oggi pende la questione mai risolta dei crediti insoluti ENEL verso quelle popolazioni a seguito della costituzione dei bacini del Salto e del Turano (questione che fu oggetto di una interrogazione parlamentare di Loredana De Petris e recentemente dei parlamentari dei 5 stelle su input del gruppo 5 stelle di Rieti) avrebbe portato a vendere tutto prima alla EON, che poi avrebbe rivenduto il tutto alla ERG una piccola azienda di produzione energetica genovese! Tanto che a rispondere della solidità delle dighe fu proprio un dirigente di quella società! Pare incredibile dunque che ambiti tanto complessi e delicati anche dal punto di vista della sicurezza non sia più lo stato e/o aziende ancora di proprietà del Tesoro come l'ENEL ma società private! Va da sé che è inimmaginabile cosa potrebbe succedere se con una prevedibile nuova scossa di terremoto si producesse anche solo una fessurazione in una delle due dighe del Salto e Turano e/o in altre realtà analoghe di quel territorio così sensibile al verificarsi di fenomeni sismici ed alla presenza di faglie sismiche di particolare pericolosità! Ma pare che a problemi di quest gravità questo governo, tutto preso a propagandare un SI ad un referendum per delle modifiche costituzionali delle quali la maggioranza degli italiani probabilmente non sentiva alcuna necessità, non trovi il tempo di rispondere benché rappresentino motivo di grande preoccupazione da parte di chi abita quelle realtà e di quelle limitrofe vista la distanza esigua che le separa dalla stessa Capitale d'Italia!
Peraltro il tema implica una particolare attenzione da quando l'ENEL, governata dal governo di Massimo D'Alema e Ministro competente in merito Pierluigi Bersani (dai cui vertici insediati da quella gestione sono stata brutalmente licenziata proprio per averne denunciate le nequizie), ha provveduto, in modo quasi ossessivo, alla dismissione proprio della gestione di quegli ambiti idroelettrici del Salto e del Turano le cui relative dighe furono edificate ormai quasi un secolo fa! Prima fu ceduta alla Endesa, una società privata di produzione di energia elettrica spagnola, salvo, alcuni anni dopo, l'uomo introdotto da quel governo, Fulvio Conti (per sminuzzare quella ENEL in una miriade di oltre 300 società - come scrisse un ispettore centrale ENEL ed alto esponente sindacale FLAEI/CISL - anche off shore/scatole cinesi delle quali anche chi ci lavorava nulla sapeva, mediante le quali sarebbe stata drenata una notevole quantità di valore dal gruppo elettrico) ricomprare la stessa Endesa con notevolissimo esborso economico (non a caso l'ENEL, nonostante il costo delle bollette energetiche più alte d'Europa, è gravata da un debito-monstre di circa 35/38 miliardi di euro!). In seguito l'ossessione privatizzatoria proprio di quell'ambito idroelettrico (PERCHE'?!) sul quale, peraltro, ancora oggi pende la questione mai risolta dei crediti insoluti ENEL verso quelle popolazioni a seguito della costituzione dei bacini del Salto e del Turano (questione che fu oggetto di una interrogazione parlamentare di Loredana De Petris e recentemente dei parlamentari dei 5 stelle su input del gruppo 5 stelle di Rieti) avrebbe portato a vendere tutto prima alla EON, che poi avrebbe rivenduto il tutto alla ERG una piccola azienda di produzione energetica genovese! Tanto che a rispondere della solidità delle dighe fu proprio un dirigente di quella società! Pare incredibile dunque che ambiti tanto complessi e delicati anche dal punto di vista della sicurezza non sia più lo stato e/o aziende ancora di proprietà del Tesoro come l'ENEL ma società private! Va da sé che è inimmaginabile cosa potrebbe succedere se con una prevedibile nuova scossa di terremoto si producesse anche solo una fessurazione in una delle due dighe del Salto e Turano e/o in altre realtà analoghe di quel territorio così sensibile al verificarsi di fenomeni sismici ed alla presenza di faglie sismiche di particolare pericolosità! Ma pare che a problemi di quest gravità questo governo, tutto preso a propagandare un SI ad un referendum per delle modifiche costituzionali delle quali la maggioranza degli italiani probabilmente non sentiva alcuna necessità, non trovi il tempo di rispondere benché rappresentino motivo di grande preoccupazione da parte di chi abita quelle realtà e di quelle limitrofe vista la distanza esigua che le separa dalla stessa Capitale d'Italia!
prima domanda: sono sicure le antiche dighe costruite 80 anni fa nella zona colpita…
JACOPOGILIBERTO.BLOG.ILSOLE24ORE.COM|DI JACOPO GILIBERTO
ma chi paga?Noi,ma annate a gagher, parassiti
'' Noi siamo SEMPRE nelle piazze mentre altri stanno a scrivere sul web cose negative ''
Matteo Renzi ore 17.01 Piazza Del Popolo Roma .
Roma, 27 ott. (askanews) - Quattro aerei dalle isole, 8 treni charter, di cui quattro "Frecce", circa 300 pullman, oltre alle persone che arriveranno sui treni ordinari o con mezzi propri. Venticinquemila biglietti della metro comprati dagli organizzatori. Sono le cifre della manifestazione a sostegno del Sì al referendum costituzionale in programma sabato prossimo a piazza del Popolo a Roma.
a gara con il vaticano,tantopaghi tu idiota,Gitarella a #Roma aggratis bus gratuiti per fare numero a #PiazzadelPopolo
Gitarella a #Roma aggratis bus gratuiti per fare numero
a #PiazzadelPopolo
#bastaunSi per un set di pentole
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