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Elenco blog personale

28/10/17

JFK ucciso da un poliziotto imbranato: polemiche per lo spot francese


Adesso
Sta sollevando critiche e polemiche questa pubblicità francese in cui John Fitzgerald Kennedy viene assassinato a Dallas da un poliziotto...
VIDEO.REPUBBLICA.IT

FASSINO PERCHè NON TI GODI LA PENSIONE, MA CHE SCHIFO FAI,HAI ROTTO LE PALLE E POI CHI HA FATTO IL DEBITO A TORINO, SPIEGA QUESTO

Il responsabile esteri del Pd aveva affermato durante Un giorno da pecora: "Il direttore del Fatto viene dal Fronte universitario fascista". Il direttore del Fatto aveva smentito e annunciato querela. Ora l'ex segretario dei Ds torna sui suoi passi: " In casi come questi, una persona seria riconosce l’errore e se ne scusa"
28/10/2017-“Mi avevano riferito notizie non vere”. Piero Fassino si scusa con Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. Durante la trasmissione Un giorno da…
LONESTO.IT

SOLO A VEDERE LA FACCIA MI FA VENIRE IL VOMITO, CHI CREDE DI ESSERE,critica su Facebook il cardinal Bagnasco: rischia il posto di lavoro

Genova, critica su Facebook il cardinal Bagnasco: rischia il posto di lavoro

Genova, critica su Facebook il cardinal Bagnasco: rischia il posto di lavoro
DIRITTI
Tullio Rossi, rappresentante sindacale dell’Usb e portinaio al Galliera di cui l’arcivescovo è presidente, aveva postato per lui la definizione di “pastore del dio denaro”. Critica che ha rischiato di costargli il posto, visto che la prima lettera di contestazione ipotizzava il licenziamento. Sanzione che poi è stata ridimensionata a un mese di sospensione con riduzione del compenso

Attenzione a parlar male del cardinal Bagnasco su Facebook. Altrimenti sono guai e finisci per essere sospeso dal lavoro, con tanto di stipendio tagliato. Come è successo a Tullio Rossi, rappresentante sindacale dell’Usb e portinaio al Galliera, l’ospedale genovese di cui l’arcivescovo è presidente. Avergli dato del “pastore del dio denaro” ha rischiato di costare a Rossi addirittura il posto di lavoro, visto che la prima lettera di contestazione disciplinare ipotizzava il licenziamento. Sanzione che poi è stata ridimensionata, come scrivono le pagine locali di Repubblica, nella sospensione per un mese dal lavoro, con stipendio azzerato nei primi dieci giorni e limitato al 50% nei successivi venti, a mo’ di indennità di sostentamento.

Il Rosatellum bis viola le norme europee e ci mette al livello della Bulgaria

Il Rosatellum bis viola le norme europee e ci mette al livello della Bulgaria

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/27/il-rosatellum-bis-viola-le-norme-europee-e-ci-mette-al-livello-della-bulgaria/3940053/
Non avrei saputo dirlo meglio, dunque mi permetto di citare un passaggio invero un po’ lungo ma assai icastico di ciò che in molti hanno pensato a proposito della recentissima approvazione in via definitiva del cosiddetto Rosatellum bis: “Su questa faccenda dei tempi un’ultima considerazione: è possibile che non ci riesca proprio, come comunità politica istituzionalizzata e come organizzazione dei poteri pubblici, evitare di ricadere nei difetti di sempre? Perché ostinarsi a ignorare che la materia elettorale è delicatissima non solo per le formule e le connesse strategie dei partiti: ma è delicatissima per i suoi aspetti procedurali e organizzativi; per la sua applicazione concreta; e che in generale per fare le cose per bene, occorre farle con un minimo di calma, con attenzione, con meticolosità, con prudenza, con appassionata e tenace cura dei particolari? Si può mai pensare seriamente aspetti etico-politici a parte – di mutare significativamente la legge elettorale e nel contempo tenere le elezioni in tempi così ristretti quali mai si sono avuti nella storia del paese? Soprattutto si può mai pensare di farlo senza pasticci? Perché ostinarsi a creare continuamente le premesse dei propri insuccessi logistico-organizzativi? Non abbiamo ancora imparato che non esiste metodo più sicuro per fallire che porsi obiettivi razionalmente ‘impossibili’?”. E poco importa che questo passaggio faccia parte di un documento che sembra scritto ieri e invece è stato pubblicato nel novembre del 2012.

Giornalari c'é posta per voi ha stato la Raggi.30cassonetti immondizia nuovi bruciati la Guerra contro giunta ha stato la Raggi continua#avantituttaVirginia

27/10/17

E anche quest'anno non è stato fatto alcuno sforzo per cercare di ridurre


E anche quest'anno non è stato fatto alcuno sforzo per cercare di ridurre i della :

Lucani?!? A breve arriverà “l’estrema unzione” per la #Basilicata...avvio estrazioni a #Temparossa:”salutate”i parenti...#PerEducazione

QUESTA E' #TARANTO DOVE SI MUORE DI #TUMORE GRAZIE ALL'ARIA INQUINATA. #ILVA ! Capite il perchè No #renzi e #TrenoPd ? Facciamo girare 🙏🙏

A Mentana non va giù che qualcuno non si lascia disinformare più da camerieri servi come lui. Caro Enrico, te lo dico con pacatezza: ma vaffanculo!

L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute e sMS

Mastella non firmare la legge rosatellum, dalla in esame per vedere se è costituzionale,il tempo c'è

un'europa così è+ meglio scioglierla, non se ne può più

L'immagine può contenere: 10 persone, persone che sorridono, folla e sMS

All'unione Europea non piace la questione spagnola per come sta evolvendo . 
Hanno come unico interlocutore Madrid .
Fortuna che non dovevano metter bocca in questa questione per rispettare la democrazia dei singoli stati membri della UE .
Questo dimostra che il nazismo monetario ha calato la maschera .
Onore al popolo della Catalogna .

Ravenna, “Filmata mentre venivo stuprata nella doccia”. Arrestati due giovani Solo il giorno dopo, parlando con una amica presente, aveva saputo di aver subito il rapporto sessuale, filmato col telefonino dall’altro giovane.

Ravenna, “Filmata mentre venivo stuprata nella doccia”. Arrestati due giovani

Ravenna, “Filmata mentre venivo stuprata nella doccia”. Arrestati due giovani
CRONACA
La serata in discoteca, il cocktail e la violenza in uno "stato di semincoscienza". A inchiodare i presunti autori i filmati nel cellulare. Entrambi i giovani si trovano ora in carcere e negano la violenza sostenendo che il rapporto è stato consenziente. Si indaga su responsabilità di altre persone presenti durante la vicenda

“Fiducia legge Elettorale? È stata comprata". L'accusa clamorosa contro il PD che fa tremare il governo

“Rosatellum? La fiducia al Senato ieri è stata comprata, mica conquistata. E’ stato un voto di scambio”. Sono le accuse gravissime fatte contro il PD, Renzi e Gentiloni, quest'ultimo addirittura minacciato. Ascoltate e diffondetelo tutti, l'Italia intera deve conoscere questa ignobile porcata!!
“ Rosatellum? La fiducia al Senato ieri è stata comprata, mica conquistata. E’ stato un voto di scambio ”. Sono le parole pronunciate ai mic...
DIRETTANFO.BLOGSPOT.PE

"Non è affatto vero che i migranti ci pagano le pensioni"


Gian Carlo Blangiard, demografo e professore all' Università Bicocca di Milano, smonta la bugia buonista sulle pensioni e i migranti
ILGIORNALE.IT

Abbiamo una balla di Marco Travaglio | 27 ottobre 2017

Ieri Piero Fassino, commentando a Un Giorno da Pecora quel che ho scritto e detto sul Rosatellum, ha rivelato agli ascoltatori, ma soprattutto a me, che “Travaglio viene dal FUAN, io vengo da tutt’altra storia, ognuno sta sulla sua barricata”. Pensando a un delirio momentaneo, i conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro hanno sgranato gli occhi e domandato se si riferisse proprio a quel Fuan. E Fassino, sicuro: “Sì, il Fronte universitario fascista. Travaglio viene da lì”. Siccome i due intervistatori manifestavano ancora incredulità, Fassino ha aggiunto magnanimo: “Travaglio ha pienamente diritto di farlo, solo che siamo su fronti opposti, non c’è possibilità di confusione”.
Ora, cari lettori, dovete sapere che la notizia mi ha raggiunto mentre mi difendevo dagli sfottò di Peter Gomez, che mi sventolava una foto dell’altroieri in piazza Navona, alla manifestazione di giuristi, sinistre e Cgil contro il Rosatellum, in cui parlavo con una bandiera rossa con falce e martello sullo sfondo. “Montanelli – mi derideva Peter – si rotolerà nella tomba”. E io: “Berlusconi mi definiva ‘un cerbero comunista’, ora finalmente ha le prove”. In quel preciso istante un collega mi avvertiva che Fassino aveva appena smascherato la mia tessera del Fuan e la mia vera natura di fascista doc. La prima reazione, vista anche la fonte della rivelazione, è stata una sonora risata: via, chi potrà mai prendere sul serio un poveretto come Fassino? Ma mi sbagliavo.
La “notizia” è stata subito ripresa da siti web e agenzie di stampa, quindi ha ottime possibilità di finire sui quotidiani di oggi. E non vi dico i social: pure lì lo scoop fassiniano ha avuto un discreto successo, grazie anche ai tweet di domesticicamerieri e tutto il personale di servizio. Tal Patrizia Prestipino, che risulterebbe addirittura membro della direzione nazionale Pd e responsabile del Dipartimento per la Difesa degli Animali, già celebre per un’uscita sull’esigenza di “continuare la nostra razza” ed evitarne “l’estinzione in Italia”, cinguettava: “Travaglio viene dal FUAN. Io da tutta un’altra storia’. Grande Piero!”.
Altri svelavano nuovi altarini della mia occulta carriera mussoliniana. Prima che qualcuno fabbricasse un mio fotomontaggio a Predappio, ho inviato una smentita alle agenzie: “Ho appreso oggi da Fassino, fonte notoriamente autorevole, che ‘Travaglio viene dal Fuan… dal fronte universitario fascista’. Non lo sapevo, ma nella vita si impara sempre qualcosa. Casomai il Travaglio di cui parlava Fassino fossi io, però, mi correrebbe l’obbligo di comunicare all’ex segretario, ex ministro, ex deputato ed ex sindaco quanto segue”.
“Io non ho mai avuto tessere in vita mia, né tantomeno quella del Fuan, non essendo io mai stato né militante, né simpatizzante né elettore fascista o neofascista o postfascista o parafascista. Comprendo l’imbarazzo di Fassino nel difendere la fiducia imposta dal suo partito sul Rosatellum alla maniera di Benito Mussolini nel 1923 sulla legge Acerbo, ma io non c’entro. Siccome però a nessuno può essere consentito di dare del fascista a chi non lo è mai stato, gli do appuntamento in Tribunale con un’immediata querela per diffamazione”.
Poi ho chiamato l’avvocato. Infine mi sono domandato cos’abbia spinto il pover’uomo a sparare una balla così stratosferica, sproporzionata persino al suo standard abituale. Le possibili spiegazioni dell’insano gesto sono quattro.
1) Fassino usa come fonti per informarsi gli stessi collaboratori che gli curano l’immagine e le campagne elettorali, il che spiegherebbe perché è così male informato, perché ha un’immagine così deprimente e perché non è più sindaco, deputato, segretario, ministro, ma un consigliere comunale qualunque.
2) Inebriato dai suoi insuccessi, Fassino ha iniziato a bere per dimenticare. Il che spiegherebbe anche gli altri suoi delirii a Un Giorno da Pecora: tipo che il Rosatellum “è uguale al Mattarellum” (dove 3 parlamentari su 4 erano eletti nei collegi uninominali e c’era il voto disgiunto rispetto alla restante quota proporzionale, mentre col Rosatellum 2 su 3 sono nominati nelle liste bloccate del proporzionale e c’è il voto congiunto); o che, “se me lo chiedono, sono disponibile a ricandidarmi” (dopo appena 5 legislature).
3) Già nervosetto di suo e intollerante alle critiche (quando collaboravo all’Unità, tempestava di telefonate i direttori Colombo e Padellaro per farmi cacciare: invano), da quando ha perso la poltrona di sindaco ed è stato degradato a semplice consigliere è in costante peggioramento. L’altro giorno, ad Agorà, mancava poco che passasse alle vie di fatto con la nostra garbata Silvia Truzzi, urlando, interrompendo, intercalando con eleganti “ne abbiano le scatole piene”, infine paragonando il Fatto ai nazi-ultrà che insultano Anna Frank. Ieri poi, con la bufala della mia militanza nel Fuan, ha rispolverato il meglio del peggio dello squadrismo rosso anni 70, quando chi non era di sinistra (tipo Montanelli) diventava automaticamente fascista e magari si beccava qualche pallottola in corpo. Ma anche dello squadrismo berlusconiano anni 90 e 2000, quando chi osava criticare B. diventava un “comunista” o magari – come accadde proprio a Fassino – un corrotto dalla Telekom Serbia col conto cifrato “Cicogna”.

4) Siccome è “disponibile a ricandidarmi se qualcuno me lo chiede”, ma purtroppo nessuno glielo chiede, Fassino ha pensato bene di offrire al suo capo su un piatto d’argento la testa di uno dei suoi rarissimi critici. Così, per rendersi utile. Purtroppo gli è andata buca, ma non tutto il male viene per nuocere: viste le condizioni in cui versa, dovrebbe riguardarsi. Ha bisogno di un lungo periodo di riposo. Altrimenti detto pensione.

“Il Risatellum”: di Marco Travaglio

“Il Risatellum”: di Marco Travaglio


(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Pur nella sua terrificante orrenditudine, il Rosatellum almeno un merito potrebbe averlo: garantire la non-rielezione del suo autore, il ragionier Ettore Rosato. Se il ragazzo spazzola di Renzi sapesse cos’è, si potrebbe rammentargli l’“eterogenesi dei fini”, ideata dal filosofo tedesco Wilhelm Wundt per descrivere le “conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 26 ottobre 2017, dal titolo “Il Risatellum”.
È il destino cinico e baro che tocca a chiunque tenti di disegnare una legge elettorale su misura di se stesso: favorire gli avversari e pentirsene amaramente quando è troppo tardi.
Nel 1993 il centrosinistra taglia il Mattarellum addosso alla gioiosa macchina da guerra di Occhetto: infatti vince B. Nel 2005 B. plasma il Porcellum sul preciso intento di far perdere Prodi e invece lo fa vincere (col Mattarellum avrebbe rivinto B.). Ora tocca a Rosato, ultima testa di legno usata da Renzi per battezzare le sue leggi vergogna (dopo Boschi, Poletti, Madia, Orlando, Giannini ecc.).
Secondo una simulazione commissionata da due deputati Pd a un funzionario parlamentare esperto del ramo, nelle regioni del Nord i democratici non eleggeranno un solo parlamentare nei collegi uninominali, tutti appannaggio esclusivo del centrodestra.
E dove pensava di farsi rieleggere il prode Ettore? Ovviamente nel suo collegio di Trieste, che nella simulazione pubblicata da Repubblica segna, alla voce Pd, un desolante “zero”. Grazie alla sua simpatica trovata delle multicandidature, il nostro potrà paracadutarsi in 5 circoscrizioni proporzionali e sperare di passare in almeno una. Ma, se non sarà capolista (e difficilmente lo sarà: la prima piazza è riservata ai big del partito, cioè non a lui), rischierà seriamente di doversi trovare un lavoro. Che, per lui, sarebbe una novità, non avendo mai lavorato in vita sua, a parte una breve parentesi giovanile da impiegato alla Comit e alle Generali. Nato nel 1968 a Trieste per la gioia delle altre città, diplomato in ragioneria, Rosatino scala tutto il cursus honorum (si fa per dire) del politico di professione: consigliere circoscrizionale Dc; consigliere comunale nel centrosinistra di Illy, che premia la sua cieca obbedienza promuovendolo a presidente del consiglio comunale (il più giovane d’Italia); candidato a presidente della Provincia, ovviamente trombato, dunque consigliere provinciale; consigliere regionale della Margherita; infine deputato dal 2003 di stretta obbedienza franceschiniana. Nel 2005 si candida a sindaco di Trieste e naturalmente è ritrombato, ma subito ripremiato come sottosegretario agli Interni, con delega nientepopodimenoché ai vigili del fuoco.
Rieletto, anzi rinominato nel 2008 sempre per grazia franceschina ricevuta, il pompierino triestino ma soprattutto tristino diventa tesoriere del gruppo Pd. Nel ’13 altra rielezione-rinomina e altro scatto in carriera: segretario del gruppo Pd e, in virtù degli alti studi giuridici sostenuti, membro della commissione Affari costituzionali (poi dice che uno si crede un giureconsulto: per forza) e addirittura – tenetevi forte – vicecapogruppo vicario. Con mansioni di alto concetto, tipo – ricorda oggi sul Corriere un anonimo deputato orlandiano – “controllare in deposito le valigie dei deputati per chiedere conto di chi stava partendo”. Praticamente un magazziniere.
Poi il colpo di fortuna decisivo: il capogruppo Roberto Speranza si dimette in polemica con Renzi. E finalmente tocca a lui: Ettore-Rosato-per-servirvi. I nazarenologi lo ascrivono ancora alla scuola di pensiero franceschiniana, ma lui con agile balzo saluta l’amico Dario, a cui deve tutto, e si spalma su Renzi, diventandone lo scudo umano e il ventriloquo: più che un capogruppo, un tatuaggio, una seconda pelle, un legging ultraderente, una crema-protezione 80. Qualunque cazzata dica il capo, lui la ripete. Qualunque gaffe faccia il capo, lui la rivendica. Qualunque sconfitta subisca il capo, lui la spaccia per trionfo. È Renzi che traccia il solco, ma è Rosato che lo difende.
Un anno fa, vigilia del referendum, avverte la Nazione tutta: “Votando No si rischia di buttare via trent’anni di lavoro” (di chi, non si sa; ma suoi no di certo). Infatti vince il No. Il Pd perde le Comunali del 2016 e del 2017, anche nel suo Friuli Venezia Giulia, ma lui – che sta a Renzi come Alì il Chimico stava a Saddam – giura che è un successone: “Abbiamo vinto a San Donato Milanese e Cernusco sul Naviglio e strappato ai 5Stelle l’importante città di Mira!” (trascurando colpevolmente Cuneo). Una leccatina oggi, una leccatina domani e Alì Rosato sbaraglia la concorrenza delle migliori lingue del Giglio Magico, vincendo l’innata diffidenza del capo per i non toscani. E si guadagna i galloni di neo-padre costituente al posto della Boschi: vista la fine dell’Italicum, la nuova legge elettorale la scrive lui, o almeno la firma.
Il Rosatellum-1 fa così schifo che lo boccia pure il Pd. Il Tedeschellum salta subito perché M5S e alcuni pidini pretendono financo di farlo valere anche in Alto Adige. Ed ecco finalmente il Rosatellum-2, il suo capolavoro. Seguito dal memorabile bis della mozione anti-Visco, che lui peraltro ha solo firmato per nascondere la mano della Boschi. Il perfido Michele Anzaldi finge di difenderlo: “Rosato fa bene il suo lavoro e convoca le riunioni: mica è colpa sua se poi non ci va nessuno”.
Ecco, è lì apposta perché si dica sempre che, qualunque cosa faccia, non è colpa sua. Manca sempre il dolo, trattandosi di un personaggio al di sotto di ogni sospetto. Se fa qualcosa, si può star certi che è stato un altro. È un contoterzista.
Infatti ieri, quand’è uscita la simulazione, pare si aggirasse per il Transatlantico con un diavolo per capello a spazzola: “Se becco chi mi ha scritto il Rosatellum che non mi fa rieleggere, gli spacco la faccia”.

Avvistati degli UFO in Messico

A Ciudad Madero avrebbero raccolto molte prove della loro presenza e sono addirittura convinti che siano loro a proteggere la zona. 👽🇲🇽
La gente di Ciudad Madero parla di un'astronave madre, di contatti con gli alieni e di una base extraterrestre sul fondo del mare... Leggenda o realtà?La
VIDEO.VIRGILIO.IT

a Taranto lo stato uccide e poche palle,uccide e basta.GUARDATEVI BENE QUESTA FOTO E FATELA GIRARE! ⚠️ La città nella foto è Taranto ed il quartiere in questione (immerso nei fumi) è quello di Tamburi dove è situata l'ILVA.

L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
⚠️ BUONGIORNO!
GUARDATEVI BENE QUESTA FOTO E FATELA GIRARE! ⚠️
La città nella foto è Taranto ed il quartiere in questione (immerso nei fumi) è quello di Tamburi dove è situata l'ILVA.
Qui, nell'indifferenza più totale delle istituzioni, la gente continua ad avvelenarsi e a morire....!
Ora capite perchè l'altro giorno il treno di Matteo Renzi durante il suo tour pugliese ha preferito saltare la città di Taranto.....!?
Post di Angela Sgarra: "Per i miei amici lontani da Taranto una testimonianza dell'inferno in cui siamo costretti a vivere, l'effetto dei parchi minerali scoperti che con le loro polveri stendono una cappa di morte sulla città. E mentre l'informazione ufficiale racconta al Paese la favoletta del risanamento in atto, e il Governo decreta per la dodicesima volta a favore dei8 carnefici, qui si continua a morire come bestiame.
Questa è la realtà....questa è informazione!!!"
(Foto di Angelo Bianco)

I nostri più vivi complimenti a chi ha FORZATAMENTE INTRODOTTO questa VENTATA DI NUOVA CULTURA. SVIZZERA SE LA RIDE.

La lettera di Antonio Zappulla, leader Lgbt.Mi identifico sulla base del mio orientamento sessuale? Ovviamente no. Ogni essere umano è molto di più del suo orientamento sessuale, e nessuno di noi dovrebbe essere stereotipato o incasellato.

La lettera di Antonio Zappulla, leader Lgbt tra i più influenti al mondo secondo il Financial Times

La lettera di Antonio Zappulla, leader Lgbt tra i più influenti al mondo secondo il Financial Times

Mi identifico sulla base del mio orientamento sessuale? Ovviamente no. Ogni essere umano è molto di più del suo orientamento sessuale, e nessuno di noi dovrebbe essere stereotipato o incasellato. A volte, però, bisogna vere il coraggio di affrontare la discriminazione e il pregiudizio, e aprire la strada agli altri per favorire un reale cambiamento. Sono cresciuto in Italia, e i modelli Lgbt per me erano inesistenti. Nessuno era ufficialmente out a scuola, in tv, in Parlamento, o in città. Io stesso non volevo mettermi in discussione.

URGENTE: C'e ancora tanta disinformazione. Serve l'aiuto di tutti a passare parola. Informate amici, parenti e chiunque incontrate, fate girare sulle vostre bacheche. Il 5 novembre e' il giorno in cui si #SceglieteIlVostroFuturo.

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URGENTE: C'e ancora tanta disinformazione. Serve l'aiuto di tutti a passare parola. Informate amici, parenti e chiunque incontrate, fate girare sulle vostre bacheche. Il 5 novembre e' il giorno in cui si #SceglieteIlVostroFuturo.
Da Giancarlo Cancelleri:
Guardate questo grafico pubblicato oggi dai giornali siciliani. È impressionante! Più di un quarto dei siciliani non sa ancora che il 5 novembre si vota. Questo a causa soprattutto dei media nazionali che stanno nascondendo queste votazioni per fare un favore agli impresentabili e un torto ai cittadini liberi.
La priorità è andare a votare in massa e convincere quante più persone possibili a farlo.
Il nostro compito è informare e farlo sapere a tutti. Mancano 7 giorni alla fine di questa campagna elettorale. Non molliamo proprio ora. Forza

OCCASIONE DA NON PERDERE Vi presento il "ROBOT FIRMATORE AUTOMATICO E DISPENSATORE DI LUOGHI COMUNI IN CASO DI TRAGEDIE E COMMEMORAZIONI".

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OCCASIONE DA NON PERDERE
Vi presento il "ROBOT FIRMATORE AUTOMATICO E DISPENSATORE DI LUOGHI COMUNI IN CASO DI TRAGEDIE E COMMEMORAZIONI".
1) Costa molto meno dell'attuale!
2) Migliaia di frasi preconfezionate!
3) Discorso di fine anno con auguri finali! 
4) Come vede un bambino lo accarezza automaticamente.
5) Esemplare unico!
6) Non necessita di manutenzione!
7) Basso consumo!
8) Classe energetica +AAA
9) Bottone On Off

FOLLIA E DEMENZIALITA' UE: ASSUMETE ROM NELLA POLIZIA E NEI MEDIA. ROM CHE PER LORO AMMISSIONE SONO LADRI DOVREBBERO VIGILARE SU DI NOI E LE NOSTRE CASE. E BASTA CONI LUOGHI COMUNI. CON I VERI PROBLEMI DELLE ECONOMIE EUROPEE QUESTI PENSANO AI ROM. A FIRMA SOROS? ROBA DA PAZZI

26/10/17

C'è vita dopo la morte: gli scienziati hanno le prove

Anche la comunità scientifica sta cominciando a studiare gli strani fenomeni raccontati da chi si è trovato a un passo dalla morte. Ed ecco i primi risultati.
Luci brillanti, strani flashback e percezione di distacco dal corpo: sono solo alcune delle sensazioni descritte da chi è stato ad un passo dalla morte. o
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