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21/03/18

INFATTI IL WEB PUZZA PARECCHIO, SUCCEDONO COSE STRANE SU FACEBOOK E GOOGLE Governo, “gli hashtag #senzadime e #senzadinoi contro alleanza Pd-M5s sono stati manipolati da otto account”

Governo, “gli hashtag #senzadime e #senzadinoi contro alleanza Pd-M5s sono stati manipolati da otto account”

Governo, “gli hashtag #senzadime e #senzadinoi contro alleanza Pd-M5s sono stati manipolati da otto account”
Il quotidiano online The Vision ha analizzato la genesi delle parole chiave diffuse nei giorni scorsi da chi dichiara di essere contrario all'accordo tra i due partiti: studiando i primi 1000 tweet, si vede che oltre la metà provengono da meno di dieci utenti

Facebook non sono una terrorista, in un giorno mi togli 100 amici?Per me si torna a votare, c'è parecchia censura



Facebook non sono una terrorista, in un giorno mi togli 100 amici?Per me si torna a votare, c'è parecchia censura
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Paola Nardinocchi ma come mai??????
Gestire
Rispondi4 min
Anna Quercia perchè ogni volta che vado su poi o mi bloccano, l'altra volta per una settimana in modo che sparissero 300 amici, adesso invece li tolgono loro, stanno controllando tutti,quelli più attivi , è censura e mi aspetto cose brutte, faranno un governo destra + pd e il web sarà tutto bloccato,a noi che scriviamo di politica
Gestire
Anna Quercia l'altra volta che misi un post ,arrivò a 20.000 condivisioni mi bloccarono tre giorni per un film musicale, si vedevano el tette,e poi ancora 7 giorni sempre per lo stesso filmino, sparirono 350 amici, mi fecero storie pure su Twitter per altro e su google io non vado quasi in home, ho 3000 visite in meno al giorno,se non è censura cosa è questa, poi prendersela con me che sono una nullità
Gestire

“Avete notato che B. non si vede più?” domanda nel suo editoriale di oggi Marco Travaglio, che illustra i piani del “Caimano” in caso falliscano i tentativi del M5S di formare un governo con Pd o Lega.

Travaglio: ‘Avete notato che B. non si vede più?’ Ecco quali sono i suoi piani


“Avete notato che B. non si vede più?” domanda nel suo editoriale di oggi Marco Travaglio, che illustra i piani del “Caimano” in caso falliscano i tentativi del M5S di formare un governo con Pd o Lega.
In tal caso, spiega il direttore del Fatto Quotidiano, si tornerebbe al voto e B. per scongiurare tale scenario, ovvero un “nuovo bipolarismo 5Stelle-Lega ridurrebbe il Pd e soprattutto FI a percentuali da prefisso telefonico”, “punterebbe sull’istinto di conservazione dei neoeletti per varare una bella ammucchiata”, ovvero, puntualizza Travaglio, “un inciucione con dentro Pd, FI, un pezzo di Lega di obbedienza maroniana e un pattuglione di parlamentari comprati qua e là o venuti via gratis per paura di perdere la poltrona appena agguantata il 4 marzo”.
Il giornalista prosegue chiedendosi “Con quali mezzi B. pensa di arrivare a questo epilogo da film horror, onde evitare di essere tagliato fuori dai giochi politici per la prima volta in vita sua?”
E risponde: “I soliti. Niente di imprevedibile, almeno per chi conosce la sua biografia prima e dopo la “discesa in campo” del 1994.”
Il piano A di B., secondo Travaglio, è la compravendita. Se questa non funziona scatta il piano B: “i manganelli catodici e cartacei degli appositi canali tv e giornali”.
Dopo aver passato in rassegna vari esempi di piani B, il direttore del Fatto scrive che “ora ci risiamo. B. invita ciascuno dei suoi a ‘farsi amico un grillino e a portarlo dalla nostra parte’, perché i 5Stelle ‘vanno cacciati’ o comprati.”
Travaglio immagina che nei palazzi del Potere siano già in circolazione dossier, soprattutto su Salvini, “per ricattare i vincitori affinché non si scordino dei vinti e diventino leader a sovranità limitata” e osserva: “Si spera che Salvini e Di Maio, diversamente dai precedenti oggetti delle attenzioni della Banda B., non abbiano scheletri nell’armadio né in proprio né attorno”.
“Altrimenti – conclude il giornalista – farebbero bene a controllare l’armadio: di solito, insieme agli scheletri, c’è un fotografo di B.”

20/03/18

infatti , sempre gli altri sono i cattivi,mentre i nostri,secondo me sono proprio assassini , basta vedere cosa sono stati capaci di fare al g8 di Genova, io me lo ricordo Regeni, il pm Zucca: “I torturatori del G8 ai vertici della nostra polizia. Come possiamo chiedere quelli dell’Egitto?”

infatti , sempre gli altri sono i cattivi,mentre i nostri,secondo me sono proprio assassini , basta vedere cosa sono stati capaci di fare al g8 di Genova, io me lo ricordo

Regeni, il pm Zucca: “I torturatori del G8 ai vertici della nostra polizia. Come possiamo chiedere quelli dell’Egitto?”

Regeni, il pm Zucca: “I torturatori del G8 ai vertici della nostra polizia. Come possiamo chiedere quelli dell’Egitto?”
"Lo sforzo che chiediamo a un paese dittatoriale è uno sforzo che abbiamo dimostrato di non saper far per vicende meno drammatiche", ha detto il sostituto procuratore generale ligure, già giudice del processo sui fatti della Diaz, intervenendo allo stesso dibattito sulla difesa dei diritti internazionali al quale hanno partecipato anche i genitori del ricercatore torturato e ucciso. "Siamo stati abbandonati", ha detto la madre di Giulio



Se un bambino italiano non fa una vagonata di #vaccini non può entrare a scuola perché l’importante è la “salute pubblica”. Però se chiedi il certificato medico ai #migranti, allora è “discriminazione”, “razzismo”, e della salute pubblica non gliene frega più una fava.



Se un bambino italiano non fa una vagonata di non può entrare a scuola perché l’importante è la “salute pubblica”. Però se chiedi il certificato medico ai , allora è “discriminazione”, “razzismo”, e della salute pubblica non gliene frega più una fava.

io voto m5s, e sono sopravvissuta senza leggere nulla di Mughini,Auguias ed altti cessi che stanno sempre in tv,invece ho letto,metto quì alcuni dei miei autori preferite, :Moravia,Buzzati, ravera,Asimov,Calvino,Fitzgerald,Camilleri,Philip Roth ,Montale ecc ecc

io voto m5s, e sono sopravvissuta senza leggere nulla di Mughini,Auguias, ed altri autori italiani sempre in tv e invece ho letto,metto quì alcuni dei miei autori preferite, :Moravia,Buzzati, ravera,Asimov,Calvino,Fitzgerald,Camilleri,Philip Roth ,Montale di questi e di altri ho letto tutto e pure alcune cose di d'annunzio che come sappiamo era un fascistone.
Ho letto l'odissea, l'iliade, la divina commedia ,la secchia rapita, l'orlando furioso e poi di tutto e dipiù, e voto m5s, Mughini chi sei tu te lo dico io un cesso di pseudo letterato


Giampiero Mughini, maniaco del collezionismo librario, ha scritto un libro sui libri.…
LINKIESTA.IT

Giorgi ci spiega la colossale truffa ai danni degli Italiani della cessione alla Francia di ricchissime porzioni di mare voluta da Renzi e sottoscritta da Gentiloni, con la complicità dell’omertà dei media…

trattato

mare
http://ilfastidioso.myblog.it/2018/03/18/quello-sporco-trattato-accuratamente-nascosto-dai-media-firmato-da-gentiloni-con-cui-il-governo-renzi-ha-regalato-alla-francia-porzioni-del-nostro-mare-giacimenti-di-petrolio-e-miliardi-di-euro/
Cessioni alla Francia, ammiraglio De Giorgi: l’Italia ha rinunciato a porzioni di mare
Ammiraglio Giuseppe De Giorgi
Non tutti lo sanno ma con un accordo firmato a Caen nel marzo 2015 tra Italia e Francia, erano stati revisionati i nostri confini marittimi. L’accordo, derivante da un negoziato cominciato nel 2006 e terminato 6 anni più tardi secondo il ministero degli Esteri sarebbe stato “necessario al fine di definire i confini marittimi alla luce delle norme della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, che supera la Convenzione per la delimitazione delle zone di pesca nella baia di Mentone del 18 giugno 1892, convenzione che ha valore consuetudinario, in quanto applicata e mai ratificata, ai fini di colmare un vuoto giuridico”.
L’Italia avrebbe quindi rinunciato ad alcune porzioni di mare del mar Ligure ed al tratto compreso tra nord Sardegna ed arcipelago toscanoL’accordo era passato piuttosto inosservato fino a quando nel gennaio 2016 il peschereccio italiano Mina era stato fermato dalla gendarmeria marittima francese e scortato fino al porto di Nizza, con l’accusa di praticare la pesca del gambero in acque francesi. Solo con il pagamento di una cauzione di 8300 euro era stato rilasciato. Dunque quelli che sembravano essere acque italiane erano diventate francesi.
L’episodio dunque fece deflagrare la questione dei confini e di porzioni di mare cedute alla Francia. Piuttosto indispettito dalla vicenda l’assessore regionale alla pesca della Liguria Stefano Mai aveva dichiarato: “il sequestro del peschereccio Mina ha posto l’attenzione sull’urgenza di arrivare all’elaborazione di un piano di gestione della pesca al gambero rosso condiviso tra Italia e Francia, sul modello di quanto abbiamo elaborato con successo sul rossetto. Lo strumento più praticabile e che porterebbe a una soluzione definitiva di un annoso problema di pesca nelle acque al confine è la stesura di un piano delle risorse condivise, previsto dal regolamento mediterraneo. La pesca al gambero rosso è un target strategico per la Liguria che vogliamo tutelare arrivando a una soluzione definitiva che faccia uscire i nostri pescatori da un’incertezza normativa che dura ormai da troppi anni. Il trattato sul nuovo confine marino si è rivelato fortemente penalizzante per l’Italia”.
Secondo i giornali della Corsica l’accordo di Caen prevedeva una sorta di scambio territoriale: l’Italia avrebbe ceduto la “Fossa del cimitero” nelle acque di Ospedaletti in provincia di Imperia ottenendo in cambio alcune secche tra Corsica, Capraia ed Elba. Proprio la Fossa del cimitero è un tratto di mare molto ricco dal punto di vista della pesca, con una vivace presenza proprio di gamberoni rossi. Mentre in Italia l’accordo non è stato mai ratificato, in Francia sembrava essere di dominio pubblico tanto che la gendarmeria marittima era subito intervenuta pochi mesi dopo l’accordo fermando il peschereccio Mina. Due mesi dopo il fermo del peschereccio erano però arrivate le scuse: la dogana francese aveva contestato per errore il mancato rispetto del trattato del 21 marzo 2015, visto che non era mai stato ratificato dal Parlamento italiano.
La Farnesina, pressata da interrogazioni parlamentari e dagli allarmi lanciati sulla cessione di mare da parte dell’Italia, nel febbraio 2016 aveva provato a fare chiarezza: “Considerata la sua natura, l’Accordo di Caen è sottoposto a ratifica parlamentare e, pertanto, non è ancora in vigore. Per quanto riguarda, in particolare, i contenuti dell’Accordo, il tracciato di delimitazione delle acque territoriali e delle restanti zone marittime riflette i criteri stabiliti dall’UNCLOS, primo fra tutti il principio della linea mediana di equidistanza. Nel corso dei negoziati che hanno portato alla firma dell’Accordo, la parte italiana ha ottenuto di mantenere immutata la definizione di linea retta di base per l’arcipelago toscano, già fissata dall’Italia per la delimitazione del mare territoriale nel 1977. Inoltre, per il mare territoriale tra Corsica e Sardegna, è stato completamente salvaguardato l’accordo del 1986, inclusa la zona di pesca congiunta. Anche per quanto riguarda il confine del mare territoriale tra Italia e Francia nel Mar Ligure, in assenza di un precedente accordo di delimitazione, l’Accordo di Caen segue il principio dell’equidistanza come previsto dall’UNCLOS”. Un accordo non solo non ratificato ma che sembrava aver suggerito ad Italia e Francia di aprire un nuovo negoziato per rivederne in contenuti.
Ad oggi i confini tra acque italiane e francesi rimangono incerti. Una recente sentenza del tribunale di Imperia ha assolto un pescatore dall’accusa di avere sconfinato in acque francesi. Il tribunale ha infatti dichiarato non valido anche il trattato di Mentone del 1892 che regolava i confini tra riviera ligure e Costa Azzurra, anche in questo caso per la mancata ratifica del Parlamento. Un precedente che farà giurisprudenza viste le numerose contestazioni rivolte dalla gendarmeria marittima francese ai pescherecci sanremesi. Certo è che il tema della territorializzazione dell’alto mare da parte degli stati rivieraschi è di fondamentale importanza per l’Italia sia sotto l’aspetto della sua valorizzazione economica sia della sua protezione dallo sfruttamento eccessivo e indiscriminato.
L’Italia è stata sinora assente nell’area internazionale per quanto riguarda la politica marittima, non solo in ottica Difesa, ambito paradossalmente sempre più esercitocentrico a dispetto degli accadimenti mediterranei, ma in tutte le sue più ampie declinazioni. Il mutilateralismo come sempre rifugio anestetico dalle nostre repsonsabilità si traduce nel piegarsi alla volontà non solo della Francia, ma anche della Grecia e dei paesi della riva opposta dell’Adriatico che si avvantaggiano della nostra pavidità e indifferenza.

Tratto da: http://www.imolaoggi.it/2018/03/19/cessioni-alla-francia-ammiraglio-de-giorgi-litalia-ha-rinunciato-a-porzioni-di-mare/

Giornata della Felicità, il kimchi è il nuovo cibo salva-umore: ecco di cosa si tratta - Pagina 2 di 11 - Il Fatto Quotidiano