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05/04/18

meno male che travaglio c'è: “Riusciranno i nostri eroi…”: editoriale di Marco Travaglio

“Riusciranno i nostri eroi…”: editoriale di Marco Travaglio

(di Marco Travaglioda – Il Fatto Quotidiano del 5 Aprile 2018) – Il gioco del cerino è ufficialmente cominciato. Di Maio va a Dimartedì e, alla vigilia delle consultazioni, spiega con chi vorrebbe governare: o col secondo o col terzo partito usciti dalle urne, cioè Pd o la Lega. Uno vale l’altro? Nossignori: “Il primo interlocutore è sicuramente il Pd con l’attuale segretario e con le persone che in questi anni hanno lavorato bene”. Si spinge addirittura a elogiare tre ministri: uno, Minniti, meritatamente; due – Martina e Franceschini – immeritatamente, il primo perché non pervenuto alle Risorse agricole, il secondo perché purtroppo pervenuto ai Beni culturali. Ma Martina è il segretario reggente, cioè l’interlocutore indispensabile ove mai riuscisse a liberarsi dalle catene renziane e accettasse di parlare. E Franceschini è il capocorrente più potente dopo Renzie il più vicino a Mattarella. Tanto basta a spiegare la doppia captatio benevolentiae. Solo in seconda battuta Di Maio si rivolge alla Lega, e non solo per l’ordine di apparizione post-elettorale. Infatti pone a Salvini una condizione-capestro: “Scelga tra rivoluzione e restaurazione, se mollare Berlusconi e cominciare a cambiare l’Italia o restargli attaccato a non cambiare nulla”. Ora, Salvini non vede l’ora di liberarsi della Mummia. Ma non ora, non potendosi permettere uno scontro frontale con uno degli uomini più ricchi, potenti e vendicativi d’Italia, per giunta padrone di tre tv, di un pezzo di Rai, di molti giornali e forse anche di un pezzo della Lega (se vale ancora la fidejussione dei tempi di Bossi).
Non solo: come capo leghista, Salvini conta meno di Martina, mentre come leader del centrodestra pesa più di tutti. E, se non tradisce FI, può sperare di mangiarsi quel che ne resta al prossimo giro. Di Maio e Salvini hanno instaurato un buon rapporto personale basato sulla fiducia e non hanno sbagliato un colpo nella partita delle presidenze delle Camere. Ma sanno bene di avere tutto da guadagnare collaborando in Parlamento su leggi in materia di vitalizi, costi della politica e magari giustizia, ma tutto da perdere governando insieme. Le scarse risorse subito disponibili per il nuovo governo bastano per avviare una sola delle riforme promesse: quella fiche va su un inizio di reddito di cittadinanza, o su un principio di flat tax. Le due cose non stanno insieme. E chi va al governo e non porta subito a casa un risultato tangibile rischia grosso: gli elettori lo lincerebbero con la stessa rapidità con cui l’avevano osannato. Eppoi anche sui diritti civili, le tasse, le grandi opere e ormai pure sull’Europa e sui migranti Di Maio e Salvini sono piuttosto distanti.
Viceversa, se il Pd si liberasse di Renzi relegandolo nel suo giglietto fradicio di pochi intimi, potrebbe collaborare con i 5Stelle su un programma molto meno eterogeneo, a base di riforme sociali, ambientali e legalitarie. Tutti temi classici del centrosinistra, almeno prima che venisse infettato dal berlusconismo di ritorno. Se questo governo dovesse nascere, il Pd avrebbe il tempo necessario per rimettere insieme i cocci del centrosinistra, lasciando Renzi e i suoi (pochi) cari a inseguire la chimera macroniana, cioè berlusconiana. Mantenendo – sotto costrizione dei 5Stelle – le promesse fatte per una vita e mai spontaneamente realizzate. E recuperando almeno alcuni dei milioni di elettori fuggiti verso i 5Stelle e soprattutto verso l’astensionismo. Viceversa, un no pregiudiziale toglierebbe al Pd qualunque argomento polemico contro un governo M5S-Lega, che a quel punto proprio i Dem renderebbero inevitabile. Queste cose sono talmente ovvie, lapalissiane che le capiscono tutti, persino i leader e leaderini del Pd. Ma non osano ammetterlo, ancora prigionieri, dopo quattro anni di catastrofi ininterrotte e rovesci consecutivi, dell’incantesimo renziano. Infatti balbettano di evitare un governo M5S-Lega e scongiurare le elezioni anticipate, ma poi non trovano il coraggio di fare la mossa conseguente: mettere in minoranza il padrone (dimissionario per finta) e liberarsi le mani per far pesare i loro voti che, per quanto dimezzati, bastano e avanzano a orientare il nuovo governo con almeno un pezzo dei loro programmi. In due parole: fare politica.
Riusciranno i nostri eroi nella storica impresa di azzeccare almeno una mossa in vita loro? Se danno ancora retta agli amorevoli consigli di Repubblica, che li ha portati a una disfatta dopo l’altra, è altamente improbabile. Ieri il quotidiano “amico” ha totalmente stravolto la proposta di Di Maio in prima e in seconda pagina: “Governo, la mossa di Di Maio: ‘Sì a Salvini, senza Berlusconi’”,“‘Forza Italia stia fuori’: la mossa di Di Maio per il governo con Salvini”. Nemmeno un accenno all’offerta prioritaria al Pd, spacciata per un “abbraccio mortale”: non sia mai che il Pd la capisca e vada almeno a vedere. Se lo facesse, difficilmente potrebbe dissentire (o poi spiegarle alla base) su misure sacrosante e popolarissime anche tra i suoi elettori come reddito di cittadinanza, ripristino dell’articolo 18, anti-corruzione, anti-prescrizione, anti-conflitto d’interessi. Invece potrebbe chiedere di aggiungere un po’ del programma Dem: Ius soli ecc. E financo porre a Di Maio il problema del premier, passandogli il cerino acceso: una questione che, se il leader M5S insistesse a guidare il governo, potrebbe essere risolta soltanto con la presenza al suo fianco dei leader dei partiti alleati (Grasso e Martina, o chi per loro) come vicepremier, o di due ministri di peso (per esempio Minniti e Bersani) come garanti del “contratto” di coalizione. Intanto, dall’altra parte, Salvini completerebbe la sua Opa sul centrodestra. E così ci libereremmo di B. e di Renzi in un colpo solo. Forse è solo un sogno, ma scusate se è poco.

Padoan non faccia più un cazzo che è peggio della peste per l'italia, Telekom è privata Basta se vanno bene gli affari allora sono privati e si spartiscono i guadagni,ma se vanno male io come stato devo pagare? abbiamo dato 20 miliardi alle banche e adesso chi fallisce sono cazzi suoi

Padoan non faccia più un cazzo che è peggio della peste per l'italia, Telekom è privata   Basta se vanno bene gli affari allora sono privati e si spartiscono i guadagni,ma se vanno male io come stato devo pagare? abbiamo dato 20 miliardi alle banche e adesso chi fallisce sono cazzi suoi

Telecom Italia, ora i debiti miliardari del gruppo sono un problema di Stato che richiama all’ordine la politica

Telecom Italia, ora i debiti miliardari del gruppo sono un problema di Stato che richiama all’ordine la politica

Retorica sulle infrastrutture strategiche e sul "nemico" straniero a parte, i 570 milioni che la Cassa Depositi sta per spendere per Tim sono niente in confronto al rischio che il Paese correrebbe se la rete dovesse finire in mani "sbagliate". Ovvero quelle che costringerebbero le banche creditrici a fare i conti con il reale valore dell'infrastruttura che, sulla carta, garantisce l'onorabilità dei debiti del gruppo di telecomunicazioni

Di Maio dai retta a me, èì meglio la lega, il nano dia il sostegno esterno,ma con Renzi è avere la serpe in seno


Anche il secondo giorno di consultazioni al Quirinale cristallizza le posizioni dei partiti. E’ stato l’intervento di Matteo Salvini a chiarire lo scenario che resta da capire se è praticabile o no. “Faremo di tutto per dare un governo che duri 5 anni ovviamente partendo dal centrodestra coinvolgendo il M5s, senza altre soluzioni temporanee e improvvisate, vediamo se si riesce a trovare una quadra”. Il Pd invece no, precisa il leader del Carroccio, perché “ha perso le elezioni”. Ora l’ultimo appuntamento, con Di Maio e i capigruppo grillini. Poi, quasi certamente, un secondo giro di consultazioni
 di F. Q.

a 18 anni uno che sta in italia chiede la cittadinanza e l'ha per diritto e dunque qual'è il motivo dello jus soli

a 18 anni uno che sta in italia chiede la cittadinanza e l'ha per diritto e dunque qual'è il motivo dello jus soli, mi pare di capire, attraverso il piccolo fare venire 100 parenti a testa in Italia, non ne vogliamo più, la dovete capire, ve lo abbiamo detto attraverso il voto, chi ha votato m5s e lega con fratelli d'italia non ne vuole sapere, e sono la maggioranza del paese
15 h
Saviano continua a dare ordini. Questa volta lo scrittore campano si rivolge al governo con tono perentorio. In un’intervista ad Agorà su Rai3 ha dettato una…
ADESSOBASTA.ORG

11 Milioni di persone , hanno detto No ! ed altri , No , Sono di salvini , xkè mai chi ci ha derubato di tutto incluso del n.s futuro deve ancora detta r egole speculare con la propria forza , La LEGALITÀ ??

11 Milioni di persone , hanno detto No !
ed altri , No , Sono di salvini , xkè mai
chi ci ha derubato di tutto incluso del n.s futuro
deve ancora detta r egole speculare con la propria forza , La LEGALITÀ ??

Gianna Nannini, ieri ho visto il concerto di Gianna Nannini, seppure seduta per via della caduta di giorni prima la voce è stata semplicemente stupende, è un concerto che consiglio a tutti grande e piccini, ed è fenomenale seppure seduta per via della caduta di giorni prima la voce è stata semplicemente stupende, è un concerto che consiglio a tutti grande e piccini, ed è fenomenale






ieri ho visto il concerto di Gianna  Nannini, seppure seduta per via della caduta di giorni prima la voce è stata semplicemente stupende, è un concerto che consiglio a tutti grande e piccini, ed è fenomenale

Renzi è pronto ad andare al voto e prendersi la sua rivincita. per me se oggi si rivota gli danno l'ergastolo i suoi elettori,questo lavora per berlusconi

Renzi è pronto ad andare al voto e prendersi la sua rivincita

(dagospia.com) – Il PD, un partito diviso in tre con al centro il fassiniano Martina che cerca di mediare tra renziani e l’ala Franceschini-Orlando. Il cazzaro di Rignano sostiene, visto che conta ancora molto come partito e gruppi parlamentari, che con l’opposizione spera di aumentare i consensi in vista per il voto europeo (votano anche i comuni italici).
Se un Pd d’opposizione al governo lievita di vari punti, Renzi è pronto ad andare voto e prendersi la sua rivincita. Ovviamente a Palazzo Chigi deve essere occupata dal Centrodestra o dal Movimento di Di Maio. Se si promuove invece un “governo del Presidente”, la scadenza è quella del voto europeo, e Renzi rischia di prendere un’altra batosta.
Il cocco della Boschi è intanto furioso per l’atteggiamento della carta stampata, fino a ieri devoto a Pittibimbo. Trova che il ‘’Corriere della Sera’’ di Cairo, in duplex con La7, sta assumendo una posizione populista-qualunquista, da come viene impaginato e titolato, favorevole a un Di Maio democristianizzato.
Mentre il neo-trumpiano Maurizio Molinari su ‘’La Stampa’’ sogna un premier donna (l’Appendino?), ‘’La Repubblica’’ di Calabresi ha assunto una posizione favorevole a un governo M5S-PD derenzizzato., al pari del ‘’Fatto’’ di Travaglio.
Negli ultimi giorni colloqui molto serrati tra Renzi e Calenda a proposito di chi potrebbe essere il leader di un futuro partito macronista da cui l’ex premier – udite! udite! – potrebbe fare un passo indietro a favore del chiassoso figlio della Comencini.
Intanto, ieri mattina, un esponente di primo piano del Pd, rivolgendosi ad alcuni colleghi renziani in Parlamento ironizzava: “Vedremo come va a finire la battaglia dei ferrovieri in Francia a colpi di scioperi ad oltranza contro Macron e poi vedremo quanti di voi tiferanno ancora per un partito macroniano”

l'Italia è un paese mafioso e se c'erano dubbi ora non più.mi fa schifo lui e Mattarella, questo va lì per farsi legittimare, ma resta solo un pregiudicato, vergogna

mi fa schifo lui e Mattarella, questo va lì per farsi legittimare, ma resta solo un pregiudicato, vergogna L'immagine può contenere: 3 persone

Barbara Lezzi Oggi sono davvero indignata e disgustata.

Barbara Lezzi
Oggi sono davvero indignata e disgustata.
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Per la seconda volta in pochi giorni ho incontrato per strada un giornalista (così dice) di Piazzapulita - LA7 che mi sbarra la strada con l'operatore video tentando disperatamente e invano di farmi domande che vanno dai rimborsi alle poltrone, dalle commissioni alle presidenze.
Non sarebbe grave né degno di nota se non fosse che in entrambi i casi ero con mio figlio di due anni che, durante il primo assalto, si è anche spaventato e ha iniziato a piangere. Sicché oggi ho chiesto subito al sedicente giornalista di lasciarci perdere perché un bambino di due anni, dico due anni, non può capire l'importanza del gossip sinistroide di Piazza Pulita.
È stato allontanato da un gentilissimo carabiniere che gli ha fatto anch'egli notare la presenza del mio Cristiano. Il cosiddetto giornalista fa finta di andarsene per poi ricomparire alla soglia del supermercato per dirmi che IO USO MIO FIGLIO.
Ora, mi chiedo, può essere davvero questo un giornalista? Non è meglio definirlo povero idiota utile a chissà quale causa? Uno che mi chiede come mai non sono io la presidente di una commissione di cui ho chiesto giorni fa di non farne parte per ragioni personali può essere definito giornalista? Oppure è uno a cui mancano proprio i primi rudimenti?
È mortificante questo livello infimo. È mortificante veramente soprattutto se a questa disarmante mediocrità debba assistere anche un bambino che dovrebbe restarne fuori a prescindere. Solo per buona educazione che, evidentemente, sfugge a Piazza Pulita di Formigli e ai suoi sedicenti giornalisti.

04/04/18

io a te una zappa ti darei e lavorare dall'alba al tramonto,vedi che ti sgonfi

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Quell’appunto di Falcone: “Berlusconi paga i boss di Cosa nostra”Mi spieghi #Mattarella come riesce a ricevere per le #consultazioni chi pagava #cosanostra, che 38 anni fa uccideva il proprio fratello????? https://

Quell’appunto di Falcone: “Berlusconi paga i boss di Cosa nostra”

Il foglio è riemerso per caso, nell’ufficio del giudice al palazzo di giustizia di Palermo, ormai diventato un museo. Sembra un suo promemoria durante gli interrogatori di Mannoia, uno dei più grandi collaboratori di giustizia assieme a Buscetta. Ma oggi l'uomo dice: "Non ricordo"

prima delle elezioni eravamo alla fine del tunnel e adesso?Con il genio che è stato imposto da Naplitano stiamo peggio di prima, io il pd al governo non lo voglio,manco se mi minacciano di morte

adesso viene fuori la minaccia del senza di me il baratro, io dico senza di lui e compagni primavere sena fine, usciamo dall'euro che hanno rotto i coglioni, mi spiego se noi popolo sovrano i soldi li gestiamo noi, il debito lo paghiamo a nostre condizioni, e poi riparmiare su tutti gli sprechi, cominciando dalle pensioni d'oro,vitalizi, spese pazze della rai, tangenti, regioni che spendono e spandono, capi e capetti a milioni di euro all'anno, gli si dice fora da i ball è finita la pacchia, il costo della politica tagliarlo almeno di trequarti, insomma togliere tutte le spese dei delinquenti e poi padoan fora dall'Italia via i privilegi a tutti i politici compreso Napolitano che vive come un re, e via dicendo,il debito così lo paghiamo epoi aiutare i nostri,agricoltura, e cc ecc, banche finanziarie basta ecc ecc,

Conti pubblici, Istat li rivede in peggio: ‘Debito/pil a 131,8% e deficit/pil a 2,3’. Meno margini per il prossimo governo

Conti pubblici, Istat li rivede in peggio: ‘Debito/pil a 131,8% e deficit/pil a 2,3’. Meno margini per il prossimo governo
I nuovi dati diffusi dopo la decisione dell'Eurostat sull'impatto del salvataggio delle banche venete. Strada in salita per il Def e si riducono gli spazi per interventi di politica economica ad alto costo. La pressione fiscale passa dal 42,4% stimato a marzo al 42,5%

l'euro così non va e se l'Inghilterra è uscita e nulla di grave è accaduto possiamo farlo anche noi

cosa penso io della crescita demografica, che andiamo bene come siamo,ossia meno figli,meno popolazione, più territorio, più aria pulita



cosa penso io della crescita demografica, che andiamo bene come siamo,ossia meno figli,meno popolazione, più territorio, più aria pulita, siccome le risorse ci sono vanno distribuite in modo che non ci sia più crescita,ma mantenimento ,ossia sostituzione della gente che muore,ma mi si dirà che il pil soffre, ecco meglio che soffra lui che io,ossia un mondo basato sui consumi e le speculazioni finanziarie è fatto da ricchi e poveri,e un mondo che porta guerre, fame e distruzione del pianeta, siamo 7 miliardi sulla terra, a giugno abbiamo finito le risorse del pianeta, ossia per mangiare, vestirsi ecc, che facciamo?Facciamo figli ancora, oppure portiamo in Italia gli immigrati, non è la soluzione, dobbiamo diminuire , altro che crescita, se si diminuisce non si costruisce più, c'è più terra per coltivare, soffriremo noi della mia generazione, cioè non potremo avere una badante cadauno,dovremo adattarci,ma io mi ricordo da bambina che le badanti non c'erano,chi era ricco aveva la serva, chi povero il vecchio se lo badava la famiglia, mi direte ma oggi si lavora, appunto lavoriamo meno e diamo più umanità a noi e ai vecchi,tutti siamo bambini e poi vecchi, per me va rimesso tutto in discussione e del pil fregarsene, cioè se coltivi la terra hai il pane, se coltivi la canapa hai la tela, terra per mattoni e per fare pannelli solari li hai, adesso mi fermo che altrimenti ti scrivo mille pagine,ma in due righe  lo spieghi anche te, mangi,ti vesti, la tecnologia te la fai in casa, inquini meno e vivi meglio, il futuro se i giovani sono furbi e intelligenti se lo fanno umano, il pil lascialo agli americani, sono obesi e sono alla fine della loro civiltà se non cambiano, noi sciogliamoci dalla loro follia


Far ripartire la crescita demografica per garantire un futuro all'Italia


L'obiettivo del Movimento 5 Stelle è quello di costruire un Paese basato sulla qualità della vita, per questo abbiamo pensato a un ministero ad hoc nella nostra proposta di squadra di Governo e per questo riteniamo che sia essenziale un pacchetto di aiuti alle famiglie.
L'Italia è un Paese dove non si fanno più figli. Il nostro tasso di natalità è, insieme a quello della Spagna, il più basso d'Europa (dati Eurostat). Negli ultimi anni qualcuno ha voluto farci credere che fosse colpa degli italiani che non vogliono più fare figli. La verità è che è difficile mettere su famiglia quando lo Stato non ti supporta. Non è un caso che il paese dove si mettono al mondo più figli sia la Francia, un paese che dedica il 2,5% del proprio PIL al sostegno delle famiglie e della natalità. Per questo in campagna elettorale abbiamo annunciato che intendiamo ispirarci al modello francese proponendo misure concrete di aiuto alle famiglie quali rimborsi per asili nido, pannolini, baby sitter e IVA agevolata sui prodotti neonatali.


Far ripartire la crescita demografica per garantire un futuro all'Italia


idea di Franceschini famolo strano,ma se non ci sono i numeri, il pd ha il 18% con renzi,che ha mezzo partito al suo seguito

idea di Franceschini famolo strano,ma se non ci sono i numeri, il pd ha il 18% con renzi,che ha mezzo partito al suo seguito,che vuoi fare strano che, poi metti il 3 % di liberi de magnà, ma ricordiamoci che c'è la boldrini che detta più migranti per tutti, non che io non li voglia,cioè per me siamo tutti uomini e donne,ma il problema è che per la maggiore sono musulmani e loro la donna la mettono subordinata e io sono donna non sono maschio come la boldrini,ossia io non la voglio, è partita di testa, se poi come sospetto è agli ordini dei poteri forti, l'immigrazione va fermata e va fatto qualche cosa di serio per alleviare la povertà in Africa, ad esempio non dare soldi ad ad Ardogan ma agli africani e poi tante altre cose

cominciamo bene 40 minuti con la racchiona e 15 con figone,ma io dico che Mattarella è uno di loro,ossia mafia

cominciamo bene 40 minuti con la racchiona e 15 con figone,ma io dico che Mattarella è uno di loro,ossia mafia

Gianna Nannini che cade e si rialza a fulmine, lei meravigliosa creatura, questa sera canta a Montichiari


https://www.facebook.com/giannanannini/videos/10156456589932139/

Mi dispiace aver interrotto un concerto bellissimo a quattro pezzi dalla fine. Il pubblico genovese era veramente caloroso. Purtroppo salendo sulla pedana rialzata, nel buio sono caduta nel vuoto. Grazie ai Volontari della Croce Rossa Genovese e ai dottori e infermieri di Villa Scassi di Sampierdarena. Ho un grosso problema al ginocchio, ma ci vediamo domani a Montichiari e.... tutti seduti!
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03/04/18

PAURA DI PERDERE I VITALIZI Paola Taverna Vieni avanti Cicchitto

Paola Taverna
Vieni avanti Cicchitto
Risultati immagini per satira su cicchitto
Oggi Fabrizio Cicchitto ha dedicato al MoVimento 5 Stelle un post farneticante sull'Huffington Post dal titolo "Vade retro 5 Stelle" in cui accusa il MoVimento, prima forza politica del Paese con 11 milioni di voti, di ogni genere di nefandezze, di leninismo, di occupazione militare delle Camere, di autoritarismo. Da cosa deriva questo astio? Cicchitto ha capito che il MoVimento 5 Stelle fa sul serio sull'abolizione dei vitalizi e qualsiasi pretesto è buono per colpire chi ha deciso di archiviare questi privilegi ormai fuori dalla storia e dal tempo.
Agli albori della Terza Repubblica, Cicchitto ha deciso di ergersi a strenuo difensore dei vitalizi. Già in passato si era distinto come paladino di questa battaglia in difesa della casta argomentando sul fatto che i parlamentari debbano avere il loro "status". I parlamentari per noi sono cittadini che svolgono un servizio per lo Stato e riteniamo che debbano avere una pensione come tutti, non certo un lauto vitalizio per qualche anno passato in Parlamento. Questi privilegi saranno aboliti.
L'atteggiamento di Cicchitto è completamente antistorico. Ricorda i giapponesi che continuavano a combattere in qualche isola nonostante la pace fosse stata siglata da anni perché tutti i collegamenti con il mondo esterno erano saltati. È ora che Cicchitto si sintonizzi con la realtà del Paese. Il MoVimento 5 Stelle sui vitalizi non torna indietro. E io come vicepresidente del Senato sarò in prima linea con tutti i miei colleghi negli uffici di Presidenza di Camera e Senato.

ha ragione sono aseriali,sono criminali Governo, Gelmini (FI): "Veto su Berlusconi? Di Maio dimostra scarsa cultura istituzionale, nostri voti non sono di serie B"

Berlusconi, Tajani: “Riabilitazione? L’ex premier non vuole il voto anticipato. Ma il prossimo anno ci sono le europee” ma chi è sto tajani, a parte la sua giovane età e poi se lo vuole berlusconi puzza, chi è amico di berlusconi puzza pure se è vergine

ma chi è sto tajani, a parte la sua giovane età e     poi se lo vuole berlusconi puzza, chi è amico di berlusconi puzza pure se è vergine, che ci fa una persona onesta e retta con berlusconi, è scontato che puzza,ma poi che si crede dio,noi abbiamo bisogno di un governo e non di essere contro o a favore di un mafioso,perchè berlusconi è un mafioso e un criminale e dunque tajani statte a Bruxelles, ma che minchia sei, manco 6 milioni di voti hai preso,sei un fallito tu e berlusconi

Berlusconi, Tajani: “Riabilitazione? L’ex premier non vuole il voto anticipato. Ma il prossimo anno ci sono le europee”

Berlusconi, Tajani: “Riabilitazione? L’ex premier non vuole il voto anticipato. Ma il prossimo anno ci sono le europee”

Il presidente del Parlamento Ue smentisce che l'ex premier abbia chiesto la riabilitazione in vista del ritorno alle urne ma potrebbe pensare a una candidatura a Bruxelles. In vista delle consultazioni, invece, "la presenza di Forza Italia in un esecutivo di centrodestra sostenuto da altre forze è garanzia di credibilità. E la Ue si aspetta da noi un governo stabile"




Più del 70% delle pensioni restano sotto i 1000 euro al mese. La percentuale sale all' 86% se consideriamo solo le donne. Dati che devono farci riflettere sull'urgenza di misure di contrasto alla povertà -



Più del 70% delle pensioni restano sotto i 1000 euro al mese. La percentuale sale all' 86% se consideriamo solo le donne. Dati che devono farci riflettere sull'urgenza di misure di contrasto alla povertà - >

E tra Reddito di Inclusione e Assegno di Ricollocamento, piano piano si stanno trovando i soldi per il #redditodicittadinanza. Poi una volta al governo, invece delle brutte copie, il #M5S realizzera' l'originale. Daje!!

Dal 3 aprile al via l’assegno di ricollocazione per i disoccupati

Scatta dal 3 aprile il voucher con cui lo Stato finanzia i corsi di formazione per i disoccupati. Ecco chi potrà richiederlo

L’assegno di ricollocazione, vale a dire il voucher indirizzato a chi è senza lavoro, è disponibile a partire dal 3 aprile. Il contributo economico erogato va da 250 a 5.000 euro, a seconda del profilo del disoccupato che ne fa richiesta.
L’assegno sarà spendibile presso i Centri per l’impiego e tutte le agenzie del lavoro accreditate. Per ottenere il voucher, tali Enti dovranno trovare al disoccupato un lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di 6 mesi, che nel caso delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia può essere da 3 a 6 mesi, oppure un contratto part time al 50%. Per i lavori a tempo indeterminato, l’assegno va dai 1.000 ai 5.000 euro, per i lavori a tempi determinato di almeno 6 mesi va dai 500 euro ai 2.500 euro, mentre per un tempo indeterminato dai 3 ai 6 mesi, il voucher erogato va dai 250 euro ai 1.250 euro.
È il disoccupato a scegliere l’ente che dovrà erogare il servizio di assistenza e la richiesta può essere effettuata anche per via telematica. Per fare richiesta dell’assegno, è necessario che la persona senza lavoro sia disoccupato e percepisca la Naspi da almeno 4 mesi o che sia beneficiario del Reddito di Inclusione, per il quale il progetto personalizzato prevede la stipula del patto di servizio. Anche chi percepisce la Cassa Integrazionepotrà richiedere il voucher, a patto che nell’accordo sindacale sia compreso un piano di ricollocazione del lavoratore.
In una prima fase, si prevedono sei mesi di formazione intensiva, in cui il disoccupato sarà seguito da un tutor. Nel momento in cui viene individuata un’occupazione adatta, il disoccupato dovrà accettare le richieste adatte al proprio profilo. In caso di rifiuto ingiustificato del lavoro, l’assegno sarà ridotto gradualmente. Se la persona ottiene un’assunzione in prova o a tempo indeterminato, l’erogazione del voucher sarà sospesa, per poi essere ripresa se il rapporto di lavoro è inferiore a sei mesi.
L’assegno di ricollocazione rientra nell’ambito dei Job Acts e le richieste per accedere a questa misura di sostegno sono state accettate durante tutto il mese di marzo.