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Elenco blog personale

06/07/18

Copyright?Il web va regolato,c'è lo strapotere di chi gestisce forum, pagine e che sono per la maggiore Facebook,Twitter e google, perchè io stessa sono stata parecchie volte abusata

Copyright?Il web va regolato,c'è lo strapotere di chi gestisce forum, pagine e che sono per la maggiore Facebook,Twitter e google, perchè io stessa sono stata parecchie volte abusata, alcuni miei blog oscurati perchè non avevo violato nessuna norma,ma avevo scritto di personaggi politici fatti sgraditi, lo avevano fatto tutti,ma i miei scritti avevano avuto risonanza e dunque chi moderava il sito, cioè parlo di chi gestisce il sito dove io avevo il blog, uno di libero,l'altro di Virgilio, ebbene in uno mi è stato tolto l'accesso all'entrare nel mio blog che è tutt'ora lì, da una moderatrice che era pure una vicina di paese perchè avevo parlato male di bossi e il post da me fatto aveva avuto più di mille interventi, l'altro è di Virgilio, con uno stratagemma io non posso più vedere il mio blog e questo senza comunicarmi il perchè, ecco magari legiferare che fare ste cose è reato e che paghino per la censura che fanno poi per fini politici.

Questo il piddino non lo dice, loro i radical chic fanno solo caciara per difendere i loro privilegi e non la libertà, che è successo che io li votavo i piddini e poi visto il trattamento non ho più votato e nel 2013 ho rivotato,ma il m5s, cioè se vuoi governare per difendere i privilegi tuoi,poi il risultato è questo,la gente diventa populista, perchè noi siamo popolo, e dobbiamo pagare perchè tu abbia privilegi,ma va a cagare stronzo, tutto quì, il web va regolato e lo strapotere dei politici va fermato.

Chiunque pubblica un contenuto online, se lo vede rimuovere, deve poter contestare la decisione e ottenere giustizia in un tempo non superiore rispetto a quello che occorrerà garantire a chi ritiene che quel contenuto sia stato pubblicato in violazione dei propri diritti.

Copyright, la partita non è finita. Quattro punti irrinunciabili perché la prossima proposta sia seriaCopyright, la partita non è finita. Quattro punti irrinunciabili perché la prossima proposta sia seria

1. Nessuna deroga in fatto di giurisdizione: quando la pubblicazione di un contenuto è lecita e quando viola i diritti di qualcuno lo decide solo e sempre un giudice e un’autorità anche nell’ambito di procedimenti sommari, cautelari, urgenti, veloci e, eventualmente, persino basati sull’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale moderne, terze e imparziali.

2. Chiunque pubblica un contenuto online, se lo vede rimuovere, deve poter contestare la decisione e ottenere giustizia in un tempo non superiore rispetto a quello che occorrerà garantire a chi ritiene che quel contenuto sia stato pubblicato in violazione dei propri diritti.
3. Nessuna concessione a filtri o sistemi automatici gestiti da soggetti privati.
4. Nessuna concessione all’idea secondo la quale decidere se esiste o non esiste una violazione dei diritti d’autore è questione binaria o algoritmica che possa essere risolta nella verifica della circostanza che un pezzo dell’opera di tizio sia stata usato senza il suo consenso. Le libere utilizzazioni sono un pezzo essenziale della disciplina autorale, ne rappresentano una gamba e non un orpello, un optionalo un accessorio. Si chiameranno anche eccezioni ai diritti d’autore ma sono eccezioni necessarie perché il diritto d’autore resti un ecosistema giusto, equo, rispettoso dei diritti di tutti e, soprattutto, il cui fine ultimo sia massimizzare la produzione e circolazione dei contenuti creativi, culturali e informativi e non semplicemente le rendite di posizione di pochi.

Per i tanti altri vincoli – da una parte e dall’altra – c’è ora un’intera estate che, speriamo, sia di riflessione, dialogo e confronto ma non di scontro, non più.
È il momento della prova di serietà, quello nel quale è fondamentale fare appello alle nostre coscienze perché restino al loro posto, vigili e attente ma capaci di suggerirci di rinunciare, in parte, a qualcuna a cui pure teniamo, nell’interesse degli altri membri della comunitàunica digitale che è  il vero irrinunciabile e unico presupposto del mercato unico digitale.

la retribuzione dei dirigenti inps che è una cosa scandalosa mi chiedo chi ha deciso queste retribuzioni, chi è il criminale, questi prendono com eun capo di stato,ma vaffanculo


Super stipendi dei manager dell’Inps, guadagnano più di MattarellaSuper stipendi dei manager dell’Inps, guadagnano più di Mattarella

Nuove fibrillazioni in casa Inps. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto di previdenza non ha approvato il bilancio preventivo per il 2017, non rinvenendo l'attuazione degli indirizzi dati ed evidenziando "carenze di risposte" su punti "rilevanti", come sui crediti contributivi ed il patrimonio immobiliare. La bocciatura, inevitabilmente, ha fatto scoppiare di nuovo la polemica sugli stipendi d’oro dei dirigenti Inps che, nonostante i problemi dell’ente continuano a intascare retribuzioni fuori dalla realtà. I sindacati, Cisl e Cgil in testa, si mettono di traverso denunciando “carenze di risposte sui punti rilevanti, oggetto di osservazioni anche da parte del Collegio dei sindaci e da ultimo del ministero del Lavoro, che non consentono al Civ di dare un giudizio positivo”.
Alla Civ - si legge sulle pagine di Libero Quotidiano - non è sfuggito il recente squilibrio dei conti con i patrimonio che, per la prima volta dalla fondazione dell’ente, è andato in rosso. Lo Stato “coprirà gli ammanchi”, ma ciò non significa che le criticità possono essere considerate superate. “Un andamento negativo del patrimonio deve essere oggetto di adeguata ed immediata attenzione”. La soluzione prospettata ricade sempre sui cittadini. “Rivediamo le baby pensioni”, propone il presidente dell’Inps Tito Boeri, ma nessuno osserva cosa accade all’interno dell’ente dove, la riforma, quella che prevedeva un tetto massimo per gli stipendi, non sembra aver cambiato di molto la situazione.


Il famoso tetto massimo di 240 mila euro l’anno per i manager pubblici, sia chiaro, viene rispettato, ma le erogate per gli stessi manager restano di poco inferiori al limite massimo imposto. Basta andare sul sito dell’Inps e, in nome della trasparenza, si scopre che a patire la fame sono soltanto i pensionati. I dirigenti di prima e seconda fascia non sanno minimamente cosa significhi tirare la cinghia. A scorrere gli emolumenti si scopre che Antonio De Luca, l’ex direttore centrale Pianificazione e Controllo di gestione, trasferito a gennaio all’Internazionalizzazione, incassa (dati ufficiali del 2015) 18mila euro al mese, per un totale di 239.822,16 euro anno. Pochi centesimi in meno finiscono sul conto di Rosanna Casella, direzione territoriale di Roma, che porta a casa euro 239.818,74. Il dirigente meno pagato? Ha uno stipendio non inferiore ai 160mila euro lordi. Il giornalista, Antonio Castro, conclude invitando Boeri ad analizzare meglio i problemi del sistema pensionistico italiano e, nel caso, propone una riorganizzazione dei ruoli e, naturalmente, degli stipendi.

05/07/18

LETTERA APERTA A TITO BOERI di Paolo Savona

LETTERA APERTA A TITO BOERI di Paolo Savona


Caro Boeri,
avevo letto le tue dichiarazioni sul ruolo degli immigrati nel sistema pensionistico italiano e le avevo cercate inutilmente nella Relazione annuale dell’INPS, ma le ho trovate solo negli estratti stampa di un tuo intervento in uno dei tanti inutili e confusionari incontri che si tengono in Italia.
Conclusi che la lettura delle tue dichiarazioni poteva essere oggetto di interpretazioni positive e ho lasciato perdere. Sei tornato sul tema e ho sentito ripetere nuovamente i concetti nel corso di una trasmissione radio nella quale sostieni che il tuo ruolo all’INPS è di fornire informazioni statistiche sullo stato del sistema pensionistico; sarebbe cosa meritevole, perché quelle che fornisci non sono sufficienti e sono devianti perché le accompagni con interpretazioni che inducono a una valutazione distorta della realtà.
Tu dici che gli immigrati che hanno trovato un lavoro hanno versato oneri sociali di rilevante entità che servono per pagare le pensioni degli italiani e concludi che sono perciò indispensabili. Così presentata l’informazione induce a ritenere che ogni opposizione all’accoglienza di immigrati che non tiene conto di questo vantaggio è errata, accreditando la politica fallimentare finora seguita in materia.
La prima obiezione, che conferma la natura di interpretazione delle statistiche che rendi pubbliche, è che, se al posto degli immigrati ci fossero stati italiani, il gettito contributivo sarebbe stato lo stesso perché il sistema pensionistico italiano è basato sul metodo distributivo: i giovani lavoratori pagano per gli anziani andati in pensione e se tra essi vi sono immigrati non è la loro nazionalità a dare un carattere particolare al contributo che essi danno al sistema.
Potresti tutt’al più obiettare che le nuove assunzioni avvengono sovente in deroga al versamento degli oneri sociali e, quindi, in prospettiva il sistema pensionistico peggiora. Questo sarebbe assolvere al proprio dovere.
Non so se i giornali abbiano riferito una tua frase dove sostieni che non tutti gli immigrati finiranno con beneficiare di una pensione, ma questa è stata l’interpretazione. Se l’andazzo del bilancio e del debito pubblico continua, probabilmente tutti gli immigrati, non solo gli italiani, non beneficeranno della pensione attesa.
Mi indigna il solo pensare alla possibilità di un’espoliazione o decurtazione di valore della pensione che gli immigrati attendono. Se l’affermazione fosse tua, ha tutti i tratti del colonialismo d’antan. Sono favorevole all’inclusione di immigrati regolari nel mondo del lavoro, ma sono contrario che essi provengano dall’immigrazione irregolare, la cui numerosità è enormemente sproporzionata rispetto a quella del suo assorbimento da parte dell’attività produttiva, creando ben altri problemi sociali.
Trovo inoltre giuridicamente devastante che, se l’immigrato trova lavoro regolare, il suo illecito diventi lecito, perché induce scontento nel migliore dei casi e scarso rispetto della legge da parte di chi quotidianamente lotta per adempiere alle incombenze di cittadino; esse sono piene di scadenze che, se solo vengono saltate di un giorno, generano ammende. Anche all’INPS. Si introduce nel corpo delle leggi il concetto di violazioni sanabili e non sanabili.
Ritengo inoltre socialmente ingiusto che un immigrante illecito venga preferito a un giovane italiano perché disposto a lavorare a un salario inferiore; ancor più considero economicamente errato che si assista l’immigrante illecito a condizione che non lavori. I giovani italiani costretti a emigrare pur essendo preparati, di cui parli nelle tue dichiarazioni, sono il risultato di questo stesso modo di intendere la cittadinanza ed essendo tu equiparato a un funzionario dello Stato devi rispettare il dettato costituzionale e le leggi ordinarie, non “interpretarle” come fanno in troppi.
Se vuoi combattere per un’idea che ritieni giusta, devi lasciare l’INPS ed entrare nella tenzone politica o metterti a predicare come faccio io, rifiutandomi di conformarmi alla volontà dei gruppi dirigenti.
Credo che il risanamento del sistema pensionistico passi attraverso la trasformazione del metodo per ripartizione in metodo per accumulazione. Il primo passo è il ricalcolo del valore della pensione sulla base dei contributi versati, per poter comunicare a ciascun cittadino quale sia la quota di cui ha diritto e quale l’assistenza pubblica che riceve. Non per tagliare l’assistenza, ma per chiarire i rapporti tra cittadino e Stato.
Il secondo passo è una buona legge di tutela del risparmio pensionistico, che oggi manca. Spero che lo farai, risparmiandoci in futuro altri giudizi equivoci.
Grato per l’attenzione.
Paolo Savona
Milano Finanza 22.7.17

questa è una pazza pericolosa “NON POSSIAMO PRETENDERE CHE UN AFRICANO SAPPIA CHE IN ITALIA, SU UNA SPIAGGIA, NON SI PUÒ VIOLENTARE”



“NON POSSIAMO PRETENDERE CHE UN AFRICANO SAPPIA CHE IN ITALIA, SU UNA SPIAGGIA, NON SI PUÒ VIOLENTARE”
A parlare è Carmen Di Genio, avvocato che fa parte del Comitato Pari Opportunità Corte d’Appello di Salerno.

Migranti, la minaccia dell'imam: "Ci saranno delle conseguenze"grazie pd

Migranti, la minaccia dell'imam: "Ci saranno delle conseguenze"

Dopo il manifesto anti Salvini lanciato dalla rivista Rolling Stone ora "Noi riteniamo che sia giusto attuare politiche di integrazione ed inclusione e non di esclusione. Discriminando una porzione così importante della società - ha evidenziato- le conseguenze, in futuro, non saranno gradevoli".
L'imam accusa poi il governo di non essere in grado di trovare soluzioni politche per affrontare "questa crisi, vogliono farci credere - afferma - che il problema dell'Italia e dell'Europa sono le migliaia di persone disperate che arrivano qui".
arrivano pure le intimidazioni

CIOè SIAMO STATI NOI GRILLINI A MANDARE IL MORBILLO IN INGHILTERRA,MO CHE SIAMO POTENTI ASSAI



ILMESSAGGERO.IT
La stampa inglese contro Lega e M5S sui vaccini. Un commento sul quotidiano britannico Times attacca duramente le due forze politiche al governo analizzando i dati che vedono più che...

cassazione dove sei, come si fa a credere nella giustizia con giudici così


FANPAGE.IT
E’ il tribunale del Riesame a far presente che “in quattro anni il patrimonio del partito è sceso da 88 milioni di euro a soli 15 milioni”

COPYRIGHT, ADINOLFI (M5S): "GIORNO IMPORTANTE, PARLAMENTO CI HA SEGUITI"

adinolfi.png
Comunicato stampa
"Oggi è un giorno importante, dove il buonsenso ha prevalso. Il Parlamento in seduta plenaria ha rigettato il mandato sul copyright al relatore Voss. Siamo davvero soddisfatti di questo voto. Ringraziamo tutti i colleghi che, votando contro il mandato, ci hanno seguito in questa battaglia per garantire la libertà della rete. Adesso si apre una nuova partita. Nella prossima plenaria si terrà un dibattito pubblico e ci sarà la possibilità di presentare emendamenti. Sono convinta che si troverà una soluzione ragionevole e che i due articoli più controversi, l'11 e il 13, verranno aboliti o modificati significativamente. Il cammino per approvare la direttiva è ancora lungo e, coordinandoci con il ministro Luigi Di Maio, vigileremo affinché la libertà di internet venga salvaguardata al meglio", così in una nota Isabella Adinolfi, eurodeputata M5S.

Rolling Stone, all'appelo vi rispondo pure io, quella che compera la musica, insomma che vi devo dì,annate a fare in culo,amen

Rolling Stone, copertina contro Matteo Salvini

"Da adesso chi tace è complice". All'appello del magazine rispondono scrittori, attori, registi e cantanti


Rolling Stone, copertina contro Matteo Salvini
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perchè non si fanno le copertine in casa loro 
questi?Io amo la musica e dunque pure la loro ,
però noi manco siamo deficienti, dire che metti milioni di africani hanno fame, è vero,che risolvono il problema venendo in Italia, vuol dire che poi avremo tutti fame, adesso il problema va risolto,non certo facendoli venire tutti in italia, manco in europa e Salvini ha detto 
secondo me una cosa giusta, io la dico da 20 anni, e votavo sinistra, la soluzione è non fare sfruttare l'Africa dagli occidentali, in primis USA, Cina e Russia che stanno facendo cose da schifo, e appoggiano governi dittatoriali per avere loro i privilegi fregandosene della gente comune che li deve sopportare, l'Africa è da aiutare, è da amare, la gente non si giudica dal colore della pelle,ma dalle sue azioni, e le azioni che oggi vediamo di guerre e la nascita dell'isis è cosa che gli USA hanno voluto e poi dal governo democratico di Obama che altro non è che il leder della nuova classe ricca degli USA, compresi anche i 

Rolling Stone

Il fatto che degli artisti vengano usati per plagiare l'opinione pubblica in specie giovanile è da criminali, i porti noi li abbiamo chiusi perchè il migrante ci costa 5 miliardi l'anno e quì non c'è prospettiva di lavoro e dignità per loro se non riempire gli alberghi e dare manovalanza alla criminalità, tutto quì.
abbiamo 3 milioni di disoccupati, pensionati a 500 euro al mese, abbiamo noi adesso al povertà quì in italia, aggiungere poveri e senza prospettive è criminale, oltre al fatto che siamo 60 milioni in una strisciolina di terra nel mediterraneo,invece negli USA ci starebbero benissimo di terra ne avete in quantità , perchè non ve li prendete voi?
Per me la gente deve stare nella sua terra, è lì che bisogna aiutare, non con la carità, ma aiutandoli a crescere e a essere persone dignitose, tutto quì e dunque il vostro slogan sai che ti dico  Rolling Stone mettitelo lì dove non batte il sole, avete rotto il cazzo,siete maneggiati dal pd che è casta, cioè gente che sta bene grazie al rubare di anni al popolo italiano e io sono popolo e difendo il popolo, se non vi piace, ce ne faremo una ragione, cioè i tuoi brani col cazzo li compre più.amen



Ma Bonafede ha bocciato senza appello tutti e tre, rispedendoli a casa a coltivare l’orto come fanno tanti pensionati italiani. Bonafede boccia il ritorno in magistratura della Finocchiaro e della Lo Moro

http://www.iacchite.com/bonafede-boccia-il-ritorno-in-magistratura-della-finocchiaro-e-della-lo-moro/

Bonafede boccia il ritorno in magistratura della Finocchiaro e della Lo Moro

quì la cassazione non dice nulla?L’Unità, pagati con soldi pubblici i 107 milioni di debiti della vecchia gestione

L’Unità, pagati con soldi pubblici i 107 milioni di debiti della vecchia gestione

L’Unità, pagati con soldi pubblici i 107 milioni di debiti della vecchia gestione
Palazzo Chigi nei giorni scorsi ha versato il dovuto alle banche creditrici. E' il risultato di una legge del 1998 che ha introdotto la garanzia statale sull'esposizione dei giornali di partito. Naufragato il tentativo della presidenza del consiglio di rivalersi sul patrimonio dei Ds

LA COMMISSIONE #UE HA RISPOSTO AD UNA MIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUI PROBLEMI DI #SICUREZZA #ALIMENTARE E DI TUTELA DEL MERCATO ITALIANO

LA COMMISSIONE HA RISPOSTO AD UNA MIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUI PROBLEMI DI E DI TUTELA DEL MERCATO ITALIANO ▶

04/07/18

altro che milioni della lega, guardate cosa ci costa l'aereo voluto fortemente da renzi,comperato dagli arabi,ma si dai oltre ai rolex d'arabia magari ci sta pure na villetta a firenze,maligna sono

L’eredità di Renzi: ecco il contratto dell’Airbus

Il contratto per l’aereo di Renzi è uno di questi, insieme al programma Mille Miglia, per dirne un altro, pagato a prezzo di svendita. I 70 milioni di euro del leasing per il jet di Renzi sono sborsati dallo Stato italiano ad Alitalia che si trattiene una piccola quota e versa il grosso agli emiratini in 96 rate che finiranno nel 2024.
Il valore complessivo del contratto è molto più elevato, oltre 144 milioni di euro suddivisi in 5 lotti: il primo è il leasing, appunto, che è la parte più rilevante dell’affare. Poi ci sono la manutenzione e i servizi Camo di ingegneria per i quali è stata pattuita la cifra di 31 milioni e 751 mila euro. Poi le operazioni di supporto e l’handling, compreso il ricovero del velivoloin un hangar a Fiumicino che prevedono un esborso di 12 milioni e 500 mila euro. Poi c’è il training, l’addestramento specifico (4 milioni di euro in totale) per chi deve pilotare quell’aereo che è molto particolare e non nel senso buono. E infine la riconfigurazione Vip del jet con una previsione di spesa di 20 milioni di dollari per allestire la sala riunioni, la cabina doccia, le camere. La riconfigurazione, però, non è mai partita: la gara per l’affidamento dei lavori è stata chiusa alla fine dell’anno passato, ma nel frattempo ci sono state le elezioni e nessuno sembra ansioso di portare a compimento il progetto di Renzi.https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/leredita-di-renzi-ecco-il-contratto-dellairbus/

Copyright Cgil auspica invece “un voto favorevole del Parlamento Europeo , e pagate la tessera a sti fetenti,usciamo dall'europa che ci stanno macellando,la dobbiamo capire, la germania non cambierà mai

Addirittura il vicepremier Luigi Di Maionei giorni scorsi l’ha definita un “bavaglio per la rete” e si è detto pronto a non farla applicare in Italia, nel caso in cui fosse approvata. Sul punto la discussione è molto accesa. 

Copyright, Parlamento Ue alla conta dei voti sulla riforma: gruppi spaccati, M5s ribadisce linea contraria

Copyright, Parlamento Ue alla conta dei voti sulla riforma: gruppi spaccati, M5s ribadisce linea contraria


La direttiva sarà votata il 5 luglio a mezzogiorno a Strasburgo e nel merito nessuno è compatto, da sinistra a destra. I 5 stelle propongono di far tornare il testo in commissione. Intanto da quasi due giorni protestano gli attivisti e contributori di Wikipediahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/04/copyright-parlamento-ue-alla-conta-dei-voti-sulla-riforma-gruppi-spaccati-m5s-ribadisce-linea-contraria/4471376/

Le tre mezze pippe : -Fico detto “il moscio” = Presidente della Camera dei Deputati -Di Maio “il chierichetto”= Vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. -Di Battista “ il gallo cedrone “ = rifiuta carica di ministro e in vacanza negli Stati Uniti ( con i suoi amori ) scrive reportage per il Fatto Quotidiano.


Le tre mezze pippe :
-Fico detto “il moscio” =
Presidente della Camera dei Deputati
-Di Maio “il chierichetto”=
Vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
-Di Battista “ il gallo cedrone “ = rifiuta carica di ministro e in vacanza negli Stati Uniti
( con i suoi amori ) scrive reportage per il Fatto Quotidiano.
-De Luca : ancora Presidente della Campania ma una CONDANNA DEFINITIVA e 17 capi d’imputazione :
* Falso (2008, 2012, 2013)
* Corruzione (2012)
* Truffa (2008, 2010, 2012)
* Truffa aggravata (2012)
* Associazione a delinquere (2010. 2012)
* Concussione (2012)
* Condanna Corte dei Conti per stipendi d’oro (2010)
* Danno Erariale (2010)
* Peculato (2011)
* Diffamazione (2013)
* Abuso d’ufficio (2013)
* Falso Ideologico (2013)
* Lottizzazione Abusiva (2013)

i privati si diano gli stipendi che vogliono,ma non il pubblico, 25.000 euro al mese e manco laureata, ma è uno schifo , mi fanno solo rabbia

stipendi dirigenziali che possono arrivare a 25 mila euro al mese, e addirittura lievitare con il gioco delle vacancies, una specie di lotteria di trasferimenti-promozione per cui le indennità si moltiplicano e la busta paga si gonfia oltremisura. 

http://www.politicamentescorretto.info/2018/07/04/poi-scopri-che-la-super-dirigente-di-bankitalia-non-ha-nemmeno-la-laurea/

Poi scopri che la super dirigente di bankitalia non ha nemmeno la laurea


Con il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha in comune una folta capigliatura rossa, probabilmente pure qualche idea, come quella dell’impegno personale nella campagna contro la violenza sulle donne. Ma non è per questo che Maria Antonietta Antonicelli nei corridoi della Banca di Italia viene ribattezzata la “Fedeli di via Nazionale”.
È più per via di quel cursus studiorum certamente interruptus e un pizzico atipico per la posizione ricoperta. Zoppicano i titoli di studio del ministro della Pubblica istruzione, e la cosa ha fatto clamore. Ma anomali sembrano essere pure quelli della Antonicelli, una delle più potenti dirigenti del settore più delicato della Banca di Italia: la vigilanza sul credito, a cui appartiene fin dal 1993.
Lì si è occupata degli intermediari a vocazione territoriale, prima in carico al servizio vigilanza sugli enti creditizi e poi dal 2008 nella nuova Unità di coordinamento dell’Area Vigilanza e delle Filiali con compiti di vigilanza. Di promozione in promozione è diventata e a lungo restata condirettore nell’Unità di Coordinamento dell’Area Vigilanza Bancaria e Finanziaria, Banca d’Italia.
E ora con l’ultimo ordine di servizio firmato ad ottobre, la Antonicelli è divenuta direttore nel dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria – servizio di supervisione bancaria 2, staff di direzione con l’incarico di «coadiuvare il Capo servizio nei compiti di coordinamento delle attività nazionali e internazionali legati ai gruppi significant di banche dci credito cooperativo».
Un ruolo rilevante e una promozione che si accompagna a quella di altri due nuovi direttori della vigilanza come Mario Marangoni e Riccardo Basso, e che però ha una particolarità: non solo come la Fedeli la Antonicelli non si è mai laureata, ma nemmeno può vantare un corso di studi economici di alcun livello. È in possesso di un diploma di maturità linguistica e si è impratichita con le lingue alla scuola traduttori e interpreti. Ogni conoscenza delle regole finanziarie e dei segreti di una banca su cui vigilare – se mai in suo possesso – non possono che essere stati acquisiti sul campo.
Certo conoscendo le lingue si è in grado di capire la corrispondenza con gli intermediari finanziari e gli advisor delle banche, quasi sempre di origine anglosassone, così come si legge con facilità ogni documento della Banca centrale europea. Anche se per occuparsi delle banche di credito cooperativo, spesso assai locali, servirebbe di più un diploma in dialetti che certifichi una buona conoscenza del bergamasco, del triestino, del salentino o del siciliano.
Un semplice diploma in lingue per essere uno dei dirigenti più importanti della vigilanza Bankitalia è sembrato un po’ pochino anche alle malelingue interne, che pure ben conoscono come la maggiore parte dei dirigenti di quel delicato settore non sia affatto laureata in Economia e commercio, come verrebbe facile immaginare. I più dei laureati della vigilanza hanno studi in scienze politiche e giurisprudenza, e non pochi sono privi della laurea come la “Fedeli di via Nazionale”.
Le malelingue interne chiacchierano, pensando a stipendi dirigenziali che possono arrivare a 25 mila euro al mese, e addirittura lievitare con il gioco delle vacancies, una specie di lotteria di trasferimenti-promozione per cui le indennità si moltiplicano e la busta paga si gonfia oltremisura. Ma a chi guarda la Banca di Italia dall’esterno verrebbe da fare altre malevole osservazioni: certo che se la preparazione accademica di chi doveva vigilare è a questo livello, ben si capisce come troppe cose in questi anni siano sfuggite sotto il loro naso.
Con lo stesso ordine di servizio che ha promosso direttore la rossa Antonicelli sono diventati direttori altri 7 dirigenti: tre al dipartimento di economia e statistica, e due ciascuno ai dipartimenti risorse umane-organizzazione e informatica.

però,attaccano i conti della lega,Dove sono finiti i soldi degli sms: i 16 progetti

però,attaccano i conti della lega
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/09/25/dove-sono-finiti-soldi-degli-sms-progetti_TSMR7rxBkOOZcks0OnETML.html

Boeri: 100mila euro di stipendio per raccontarci che gli immigrati ci pagano le pensioni

Stato-Mafia, l’ex pm Ingroia: “Il Quirinale inviò Ezio Mauro per mediare”si individuarono tre possibili nomi per la trattativa ‘tecnica’ (il ministro Anna Finocchiaro, il magistrato Luca Palamara o l’avvocato Paola Severino

Mauro parlò con Napolitano, racconta Ingroia, si individuarono tre possibili nomi per la trattativa ‘tecnica’ (il ministro Anna Finocchiaro, il magistrato Luca Palamara o l’avvocato Paola Severino


Stato-Mafia, l’ex pm Ingroia: “Il Quirinale inviò Ezio Mauro per mediare”

Le rivelazioni dell'ex pubblico ministero Antonio Ingroia sulle indagini del processo sulla Trattativa tra lo Stato-Mafia

Stato-Mafia, l’ex pm Ingroia: “Il Quirinale inviò Ezio Mauro per mediare”