il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

24/03/17

Gianna Nannini - Maledetto Ciao



Con te lo so,
sempre così,
rimesci pianti e sogni
e poi mi butti via.
Con te lo so,
non smette più la rabbia dei ricordi,
e vomito la mia allegria.
Io, che vorrei,
averti qui nel mio deserto di speranze,
come farò,
senza di te in questo cielo all’orizzonte...
Con te lo sai,
quel giorno in più,
è un grido nel silenzio contro i venti e le maree.
Con te lo so,
finisce qui,
l’inizio di un amore che ci guarda andare via...
Anima mia,
cosa farò nei boschi immensi della luce,
senza di te ali non ho per questo cielo che mi prende, cielo che non sente...
Ciao, maledetto ciao,
ora sono qui, prova a resistere
Ciao, maledetto ciao,
perché si muore già senza combattere…
Siamo spiriti, spiriti, per una breve eternità
Spiriti, spiriti, la notte cade per noi e non può finire.
Ciao, maledetto ciao,
ora sono qui, voglio sorridere.
Ciao, maledetto ciao,
nell’aria resterai gioia di vivere.
Ciao, ciao, ciaoooooo
Ciao, maledetto ciao,
ora sei con me gioia di vivere.
Ciao, ciao.

Com'è profondo il mare - Lucio Dalla



Siamo noi
Siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di faggiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare

Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare

E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi è un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare

Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare

De Luca offende la consigliera M5s Ciarambino: "'Chiattona... disturba anche se sta a 100 metri di distanza"

Lucio Dalla - L'ultima luna - 1979 video e testo



L'ultima luna 
Lucio Dalla 
La settima luna 
era quella 
di un luna park 
lo scimmione 
s'aggirava tra 
la giostra e il bar 
mentre l'angelo di 
Dio 
bestemmiava 
facendo sforzi 
di petto 
grandi muscoli 
e poca carne 
povero angelo 
benedetto 
la sesta luna 
era quella 
di un disgraziato 
che maledetto 
il giorno ch'era nato 
ma rideva sempre 
da anni non vedeva 
le lenzuola 
con le mani 
con le mani 
sporche di carbone 
toccava il culo 
a una signora 
e rideva e toccava 
sembrava lui 
il padrone 
la quinta luna 
fece paura a tutti 
era la testa 
di un signore 
che con la morte 
vicino giocava 
a bigliardino 
era pelato 
ed elegante 
ne giovane vecchio 
forse malato 
sicuramente 
era malato 
perche' 
perdeva sangue 
da un'orecchio 
la quarta luna 
era una fila 
di prigionieri 
che camminando 
seguivano le 
rotaie del treno 
avevano 
i piedi insanguinati 
e le mani 
e le mani 
e le mani 
senza guanti 
ma non preoccupatevi 
il cielo e' sereno 
oggi non ce ne 
sono piu' tanti 
la terza luna 
uscirono tutti 
per guardarla 
era cosi' grande 
che piu' di uno 
penso' al padreterno 
sospesero i giochi 
si spensero le luci 
comincio' l'inferno 
la gente 
corse a casa 
perche' 
per quella notte 
ritorno' l'inverno 
la seconda luna 
porto' 
la disperazione 
tra gli zingari 
qualcuno addirittura 
si amputo' un dito 
tutti andarono 
in banca a far 
qualche operazione 
ma che confusione 
la maggior parte 
prese cani e figli 
e corse alla stazione 
l'ultima luna 
la vide solo 
un bimbo appena nato 
aveva occhi tondi 
e neri e fondi 
e non piangeva 
con grandi ali 
prese la luna 
tra le mani 
tra le mani 
e volo' via 
e volo' via 
era l'uomo 
di domani 
e volo' via 
e volo' via 
era l'uomo 
di domani

lUIGI DI MAIO DIFFONDETE QUESTO POST E AIUTATEMI A RISTABILIRE LA VERITA'!

UIGI DI MAIO
DIFFONDETE QUESTO POST E AIUTATEMI A RISTABILIRE LA VERITA'!

Caro Matteo Renzi, vergognati.

Nell'intervista che è uscita oggi sul Corriere della Sera hai avuto la faccia tosta di sostenere che da Presidente del Consiglio guadagnavi la metà di me e di Alessandro Di Battista. È un tema sul quale dovresti solo stare zitto e imparare dal M5S.
1. Quando eri Presidente del Consiglio guadagnavi 6.700 euro al mese, mentre io ne guadagno 3.000, anche perché ho deciso di tagliarmi la metà dell'indennità come hanno fatto anche tutti gli altri parlamentari del M5S. Con questi soldi, che ammontano ad oggi a 20 milioni e 686 mila euro, abbiamo finanziato più di 4.500 imprese, contribuendo a creare oltre 11.000 nuovi posti di lavoro
2. Ho restituito in tutto 282.369 euro, considerando oltre al taglio all'indennità anche la rinuncia all'indennità di carica da vice presidente della Camera e la parte della diaria che non spendo. Non mi risulta tu abbia mai restituito un euro ai cittadini italiani.
3. Oltre all'indennità, poi, da Presidente del Consiglio tu hai beneficiato di rimborsi illimitati per pranzi, cene, spostamenti, auto blu, aerei ed elicotteri di Stato. Io, come detto, ho restituito tutto ciò che non spendevo della mia diaria e ho rendicontato nel dettaglio quanto spendevo. Una bella differenza, non trovi?
4. Per la mia attività di vice presidente della Camera avrei avuto diritto anche ad una indennità aggiuntiva di 3.112 euro al mese. Inutile dire che ho rinunciato e la svolgo gratuitamente, come è giusto che sia
5. Oltre all'indennità aggiuntiva, avrei potuto usufruire di un'auto blu, a cui ho naturalmente rinunciato proprio mentre tu giravi Roma, l'Italia e il mondo non solo con l'auto blu ma anche con l'aereo blu di stato e con l'elicottero blu pagati dai cittadini italiani. Tuttora hai il coraggio di usare l'auto blu anche se in teoria dovresti essere un semplice cittadino
6. Ho rinunciato anche all'appartamento del vice presidente della Camera, mentre tu hai usato tutti i benefit che Palazzo Chigi offriva
7. Inutile dire che non ho mai preso un volo di Stato, mentre tu hai pensato bene di comprare un nuovo aereo facendo spendere agli italiani, in prospettiva, circa 170 milioni di euro. Una spesa così alta per un airbus né Trump né altri Presidenti si sono mai sognati di farla
Da Presidente del Consiglio potevi fare molto contro gli sprechi della politica, e invece ti sei adagiato sugli allori. Non hai mai preteso come segretario del Pd che i tuoi parlamentari o consiglieri si tagliassero alcunché o che votassero la nostra legge sui tagli degli stipendi.
Caro Matteo Renzi, le balle non durano per sempre. Dovresti avere imparato la lezione, invece dal tuo isolamento dorato continui a sputare fango su chi usa i soldi pubblici con l'attenzione e la trasparenza che meritano. Prima di parlare di me, di Alessandro Di Battista o del M5S sciacquati la bocca.
E come se non bastassero le balle sui soldi, nell'intervista al Corriere ci hai regalato un'altra chicca, dicendo che avresti votato a favore della decadenza di Minzolini. Strano allora che i renziani del Pd abbiano votato contro, e tra essi anche la super renziana Rosa Maria De Giorgi, ex assessore della giunta Renzi a Firenze.
Matteo, basta favole

PIDDINI QUANDO APRLATE DEL M5S, LAVATEVI LA BOCCA CON LA CANDEGGINA.Affare teatro storico Firenze, il filo che lega l’ex socio di Tiziano Renzi e il consigliere della Cdp Investimenti

Affare teatro storico Firenze, il filo che lega l’ex socio di Tiziano Renzi e il consigliere della Cdp Investimenti

Affare teatro storico Firenze, il filo che lega l’ex socio di Tiziano Renzi e il consigliere della Cdp Investimenti
LOBBY

Il fiscalista del faccendiere pugliese noto alle cronache per i suoi rapporti con il padre dell'ex premier oltre che per i suoi progetti negli outlet della moda targati The Mall, è entrato nel cda della società di gestione del risparmio della Cassa depositi e prestiti poco meno di un mese prima che venisse accettata l'offerta di Dagostino e soci. E quasi tutti oggi sono indagati per una complicata storia di false fatturazioni

ISSU è PAZZ

questo oltre che un criminale eè pure pazzo,adesso lo possiamo dire in chiaro,issu è pazzu

Il magistrato era già finito nel mirino del Csm per le sue esternazioni in difesa di due finanzieri beccati ad accettare orologi da 5mila euro da un imprenditore: "E' un modo per rimanere in buoni rapporti"

a me nessuno che mi regali 5000 euro per avre buoni rapporti che pure ho un caratteraccio, e come mai

Treviso, la lettera choc del giudice Mascolo: “Lo Stato è fuori controllo, io mi armo. Perché quando ci vuole ci vuole”

Treviso, la lettera choc del giudice Mascolo: “Lo Stato è fuori controllo, io mi armo. Perché quando ci vuole ci vuole”
CRONACA

Il gip racconta un episodio personale alla Tribuna di Treviso che diventa un pamphlet a difesa della necessità di girare armati perché "solo chi è in malafede può dire che l'Italia è sicura e siamo tutti fratelli. L'amministrazione della giustizia? Preferisce gli stranieri agli italiani". Il magistrato era già finito nel mirino del Csm per le sue esternazioni in difesa di due finanzieri beccati ad accettare orologi da 5mila euro da un imprenditore: "E' un modo per rimanere in buoni rapporti"

sondaggi il m5s è inarrestabile, per l'anno prossimo supererà il 40%, grazie piddì,lavorate per noi

Sondaggi, il M5s incrementa il vantaggio sul Pd: per Index è di 5 punti. Terrorismo, 3 su 4 hanno paura di attentati


Sondaggi, il M5s incrementa il vantaggio sul Pd: per Index è di 5 punti. Terrorismo, 3 su 4 hanno paura di attentati
POLITICA


Dopo la settimana del caso Minzolini, i dati di Index per PiazzaPulita e Ixè per Agorà confermano che i Cinquestelle sono la prima forza politica. A destra perdono i "sovranisti" Lega e Fdi, cresce Forza Italia. Primarie, Renzi disperde Orlando

il governo prepara il salva-star che toglie il tetto ,chiamiamolo col nome suo,il salva cessi,ossia chi è star in rai è solo una cloaca

chiamiamolo col nome suo,il salva cessi,ossia chi è star in rai è solo una cloaca e di merito non ha nulla, un Vespa, un pinco pallino che lecca il culo al governo di turno,trasmissioni che fanno s 
chifo, io la tv non la vedo più, è inguardabile

Striscia La Notizia, Ficarra e Picone: "Bersani e il suo movimento Articolo 1? Ora Alfano vuole cambiare il nome del suo partito in Articolo 416 bis" -

M5S, Di Maio: "Ecco cosa faremo se vinceremo le prossime elezioni"


Se è ormai quasi certo che si voterà alla scadenza naturale della legislatura, non si conosce ancora la legge elettorale che consentirà agli italiani di eleggere il…
ILFATTOQUOTIDIANO.IT

23/03/17

Red Hot Chili Peppers - Under The Bridge [Official Music Video]



Qualche volta mi sento 
Come se non avessi un compagno 
Qualche volta mi sento 
Come se la mia unica amica 
Fosse la città in cui vivo 
La città degli Angeli 
Solo come sono 
Insieme piangiamo 

Guido sulle sue strade 
Perché è la mia compagna 
Cammino per le sue colline 
Perché lei sa chi sono 
Vede le cose buone che ho in me 
E mi bacia piena di vento 
Non mi preoccupo mai 
Adesso che è una bugia 

Non voglio mai più sentirmi 
Come mi sono sentito quel giorno 
Portami nel posto che io amo 
Portami là 
Non voglio mai più sentirmi 
Come mi sono sentito quel giorno 
Portami nel posto che io amo 
Portami là (sì sì) 

E' difficile credere 
Che non ci sia nessuno là fuori 
E' difficile credere 
Che io sia tutto solo 
Almeno io ho il suo amore 
La città che mi ama 
Solo come sono 
Insieme piangiamo 

Non voglio mai più sentirmi 
Come mi sono sentito quel giorno 
Portami nel posto che io amo 
Portami là 
Non voglio mai più sentirmi 
Come mi sono sentito quel giorno 
Portami nel posto che io amo 
Portami là (sì sì) 
Ooh no (no no yeah yeah) 
amami, io dico sì sì 

Sotto il ponte in città 
E' dove ho versato del sangue 
Sotto il ponte in città 
Non mi bastava mai 
Sotto il ponte in città 
Mi sono dimenticato del mio amore 
Sotto il ponte in città 
Ho dato via la mia vita (sì sì) 
oh no (no no sì sì) 
amami, io dico sì sì


genova

L'immagine può contenere: 1 persona

Gli ex parlamentari pronti a una class action sul "taglio" del vitalizio: "Faremo ricorso"

E GLI TOLGONO APPENA UN PELO. FORSE
Gli ex parlamentari sono pronti a fare ricorso contro il contributo di solidarietà per tre anni deciso ieri dall'ufficio di presidenza. Lo riporta l'Agi. "Siamo pronti a fare…
HUFFINGTONPOST.IT

Stuprata dal branco, è ancora ‘una puttana’ per il paese. E sui social critiche a Le Iene Stuprata dal branco, è ancora ‘una puttana’ per il paese. E sui social critiche a Le Iene

Stuprata dal branco, è ancora ‘una puttana’ per il paese. E sui social critiche a Le Iene
Stuprata dal branco, è ancora ‘una puttana’ per il paese. E sui social critiche a Le Iene
di Angela Corica | 13 marzo 2017
“Avevo tanta paura, il mio cuore batteva forte. Volevo solo che finisse presto tutto. Quando sono arrivata a casa sono entrata nel bagno ho cominciato a lavarmi, a strofinarmi e ho visto che c’era del sangue”. Queste parole sono state pronunciate ieri sera durante il servizio de le Iene da Anna Maria Scarfò, la giovane originaria di San Martino di Taurianova, un paesino in provincia di Reggio Calabria, abusata e violentata dal branco.
Il suo incubo è iniziato 18 anni fa, quando aveva solo 13 anni, una bambina, stuprata, picchiata e maltrattata da un gruppo di balordi che hanno fatto di lei quello che volevano per ben due anni. Anna Maria ha avuto paura all’inizio, non ha saputo denunciare, né raccontare il fatto ai suoi genitori. Pensava di non riuscire mai più a liberarsi ed avere una vita normale. Ad un certo punto, però, nel casolare dove la ragazza subiva ripetute violenze volevano portarci anche la sorella di Anna Maria, che era più piccola. Ed è stato in quel momento che la vittima si è ribellata, ha denunciato “per amore di un’altra donna, per amore di mia sorella” come lei stessa dice.
In quegli anni terribili per la giovane, molti sapevano ma nessuno ha fatto niente per migliorare le condizioni di questa ragazza. Neppure l’allora parroco del paese, don Antonio Scordo, come avevo raccontato in questo post, condannato a un anno per falsa testimonianza, pena sospesa e non menzione, ha aiutato la ragazza. “Anna aspetta – diceva il prete – non puoi fare uno scandalo. Nemmeno tu sai quello che è successo”. Però lui in tv ha detto che non si ricorda di aver mai sentito le confessioni sugli abusi da parte della ragazza. Lei sostiene il contrario.
I protagonisti di questa complessa e drammatica vicenda sono più di due. Certamente Anna Maria e il branco, le istituzioni completamente assenti, poi la gente del paese che ha accusato Anna Maria e non gli stupratori fino ad arrivare a oggi con qualcuno che si è sentito offeso dal servizio andato in onda in televisione.
A San Martino di Taurianova, nonostante siano passati tanti anni e quattro degli stupratori siano stati condannati in via definitiva, la gente pensa che Anna Maria sia ancora una “puttana”. La Malanova (la cattiva notizia, l’augurio di disgrazia) che, pensate, a soli 13 anni, provocava tutti: “Si alzava la gonna in piazza davanti ai vecchi”. Insomma, se le è accaduto qualcosa non è colpa degli abitanti di San Martino, ma la sua, che era un demone provocatore. Che “non lasciava in pace” nemmeno i vecchietti in piazza. E poi ci sono le donne, le madri, le mogli di quegli stupratori che ancora oggi, con forza, difendono i loro mariti e non credono alle parole di Anna Maria. La ragazza è dovuta scappare dal luogo dove è nata ed è cresciuta, per la sua incolumità fisica è rientrata in un programma di protezione speciale, quello riservato ai testimoni di giustizia. Ora vive in una località protetta lontano da tutte quelle voci che ancora quando chiude gli occhi sente dietro di lei “puttana, malanova, rovina del paese”.
Sono convinta che non bisogna mai generalizzare. Le storie di violenza e i casi di femminicidio sono un fenomeno che ha drammaticamente contagiato il mondo e non solo la Calabria e quindi non voglio fare discorsi retorici sul Sud. Certo è che sentire le parole di quella gente che difende i violentatori (per giunta indifendibili considerata la sentenza di terzo grado, che li inchioda definitivamente alle loro responsabilità) e, invece, condanna una donna che all’epoca aveva solo 13 anni, fa male. Fa molto male. Ed è uno spaccato reale, nessun filtro, nessuna invenzione. Perché Anna Maria è stata ferita più dai commenti della gente e dalle ingiustificate critiche che le muovono (ancora oggi che è una donna) che neppure dalle violenze e dei maltrattamenti subiti in doloroso silenzio per due anni e che sta superando grazie all’assistenza di professionisti che la stanno aiutando ed anche all’aiuto di associazioni come la Collettiva AutonoMIA di Reggio Calabria e alcuni sindaci dei vicini centri, come Cinquefrondi.
La Calabria è anche altro. Come molti si sono affrettati a dire. Ci sono molti uomini e donne che lavorano costantemente per cambiare le cose. Se da una parte ci sono realtà arretrate, dall’altra c’è un Sud in movimento, coraggioso e forte. Ma non si può tacere l’arretratezza per raccontare la parte migliore, come molti hanno sottolineato dopo il servizio. I nostri figli, i ragazzi più giovani, le nuove generazioni, devono conoscere ed anzi, hanno il diritto di conoscere, anche quella parte minoritaria e arretrata che pure esiste. E da questa consapevolezza devono ripartire per cambiare la città in cui vivono, affinché di fronte ad abusi e violenze incredibili non ci si volti più dall’altra parte e si faccia cerchio intorno alla vittima e non intorno agli orchi.
Ritengo per questo motivo incredibile il dibattito scatenato sui social, improntato a difendere l’immagine e la buona gente che vive in quei paesi, piuttosto che essere di condanna per chi ancora tace e di solidarietà ad Anna Maria che ha avuto la forza di un leone e il coraggio di guardare oltre, più di tutti noi. Il suo è un esempio di determinazione e grande forza di volontà. L’unico messaggio che mi è arrivato guardando la trasmissione è questo e da questo messaggio bisogna ripartire affinché ciò che è accaduto a lei non accada più a nessuna donna, né al Sud né al Nord, fa lo stesso.

E' primavera, la coppia spagnola non tiene a bada i bollenti spiriti. Che ci faranno sul balcone?

la gente non deve sapere, siamo troppo deficienti per capire che sono criminali?

DITELO ANCORA CHE LA RAGGI NON STA FACENDO NULLA finalmente operativi I mezzi, costati oltre un milione e mezzo, erano fuori uso e fermi nel terminal Gianicolo

DITELO ANCORA CHE LA RAGGI
NON STA FACENDO NULLA
I mezzi, costati oltre un milione e mezzo, erano fuori uso e fermi nel terminal Gianicolo (60 mila euro al mese d’affitto) dal 2012. L’assessora: «Le avete conosciute quando erano incomprensibilmente abbandonate. Ora in funzione 5, presto le altre 6»
Finalmente sono operative - spazzano, strofinano, ingoiano cartacce - cinque anni dopo la presentazione in pompa magna in Campidoglio, quand’era sindaco Gianni Alemanno. Sono i tempi della capitale, ma tant’è. L’11 febbraio 2017, nella storia minore dell’Ama, la municipalizzata rifiuti al centro di un permanente tourbillon di scandali, sarà ricordato come un giorno speciale. Di festa. Sono infatti entrate in funzione - dopo uno spreco nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro - le spazzatrici elettriche nuove di zecca acquistate nel 2011 per pulire il centro storico e da allora custodite in garage, inattive. I 12 mezzi, agili e silenziosi, perfetti per infilarsi nei vicoli, erano costati 130 mila euro ciascuno, per un totale di un milione 560 mila euro, e oltre che il rispetto dell’ambiente garantivano un miglioramento della produttività, essendo previsto l’impiego di un singolo operatore. Peccato che, per la mancanza di uno «spinotto» adeguato, tale da garantire un’efficiente ricarica, finirono subito nel terminal Gianicolo (come denunciato nella recente inchiesta del Corriere) e lì siano rimaste per quasi un lustro. Ebbene, in queste ore i romani stanno vivendo il privilegio di rivederle in funzione. Dal vivo e sul web.