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18/04/17

report.PUNTATA DEL 17/04/2017 CHE SPETTACOLO!

PUNTATA DEL 17/04/2017


CHE SPETTACOLO!

DI Giorgio Mottola Economia

Un miliardo e duecento milioni: è il contributo di cui ha beneficiato l’industria cinematografica italiana negli ultimi cinque anni, più di tanti altri settori a cui è precluso l’aiuto di Stato. Con i soldi del contribuente è discutibile salvare una banca, secondo l’Unione Europea, ma sovvenzionare il cinema si può: è una questione di identità culturale. Che film abbiamo finanziato per il loro interesse culturale? Si va da “Sapore di te” di Carlo Vanzina, ad “Amici miei – come tutto ebbe inizio” di Neri Parenti, a “Il ricco, il povero e il maggiordomo” di Aldo Giovanni e Giacomo. E poi ci sono i contributi sull’incasso. “Cado dalle nubi” di Checco Zalone, una delle rare pellicole italiane che al botteghino è andata benissimo, ha ricevuto un milione e novecentomila euro: ne aveva bisogno? Ma la principale forma di sostegno che noi contribuenti garantiamo al cinema è il “tax credit” che vuol dire oltre cento milioni di sconti fiscali ai privati che decidono di investire nel cinema. Per ogni euro investito, lo Stato restituisce loro il 40%. Si scopre che a investire sono state soprattutto le banche: Unicredit, Bnl, Monte dei Paschi, la Popolare di Vicenza. Quanti dei soldi del tax credit sono finiti veramente ai film?
Intanto i leggendari studi cinematografici di Cinecittà cadono a pezzi nel degrado e hanno accumulato debiti per oltre 32 milioni. Come siamo arrivati a questo, in una realtà che è stata gestita da super manager come Luigi Abete, Diego Della Valle e Aurelio De Laurentiis? Anche Roberto Benigni è uno che ha investito del suo, ma quando le cose si sono messe male è riuscito a sfilarsi. Cinecittà invece pare che ce la dovremo ricomprare noi contribuenti.
La trascrizione sarà disponibile nelle prossime ore

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Che spettacolo!

Atei: con nessuna credenza: 1.070.000.000, non calcolati e bistrattati,però un'abitante su sette sulla terra è ateo

Nel mondo (che conta 7.500.000.000 di abitanti) esistono...
30.547 religioni, dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette, culti tribali
LE RELIGIONI SI DISTINGUONO IN
Rivelate: con Profeti, Dogmi, Leggi (l'Ebraismo, il Cristianesimo, l'Islamismo)
Le naturali: dette universaliste (con precetti etico-religiosi di senso comune)
Scuole: filosofiche-morali-politiche (elaborazioni razionali)
SONO COSI' DISTRIBUITE
Cristiana: 2.400.000.000 di fedeli
(divisa in 5 correnti (Cattolica 1.300.000.000 (*) ; Protestante 550.000.000;
Ortodossa 225.000.000; Anglicana 73.000.000;
Orientali (Nestoriane e Neofista ecc.) 72.000.000).
Esistono inoltre altre 56 Chiese e 175 Istituzioni crist. varie)
Maomettana (Islam): 1.500.000.000 di fedeli
(divisa in 3 correnti principali (Sunniti, Sciiti, Kharigiti)
oltre a 65 movimenti e 145 sette varie)
Ebrea: 15.000.000 di fedeli
(divisa in 3 grandi correnti e 12 tribù religiose)
Induista: 1.000.000.000 di seguaci
(divisa in 2 grandi correnti (Visnuismo con 580 mil., Sivaismo con 220 mil.,
e altre 1256 sette varie con 200 mil.)
Buddhista: 576.000.000 di seguaci
(divisa in grandi 3 dottrine Filosofiche, con all'interno 1680 sette varie)
Taoista: 400.000.000 di seguaci
(divisa in 3 grandi correnti e sette varie)
Confuciana: 237.000.000 di seguaci
(8 correnti, 840 Scuole di pensiero politico-religioso)
(Nelle 4 sopra spesso i seguaci di una sono anche seguaci di un'altra)
Scintoista: 100.000.000 di seguaci (soprattutto in Giappone)
(sterminati i culti degli spiriti (kami): spesso anche personali)
Culti tribali e animistici: 405.000.000 di seguaci
(con 26.397 cerimoniali indigeni diversi)
Atei: con nessuna credenza: 1.070.000.000


17/04/17

Usa, omicidio in un video postato su Facebook,per sky 24 il problema sono le regole su facebook,

per sky 24 il problema sono le regole su facebook, cioè è come dire che uno ammazza la moglie o viceversa e la colpa è delle regole della piazza cioè è assurdo, di mira c'è facebook, google e twitter, il perchè è presto detto,non ci sono filtri che possano contenere e censurare la gente e allora ci stanno dando sotto di matto, certo che la tv oggi la si vede molto meno e questo da fastidio,io non l'accendo quasi, il perchè è presto detto, mica sono scema da farmi rincitrullire il cervello, la censura che i governi attuano sulle tv è da schifo,è lampante è pure controproducente per i partiti che la ordinano,la gente è stufa, se vuoi più persone che ti vedono metti la verità nei tg, non le balle,adesso su facebook poi la censura c'è e come, non puoi mettere più faccine di un tot che se lo fai ti impediscono di metterle, non puoi mettere più filmini di musica e altro che dopo un tot te li impediscono di pubblicarli,ossia una bella  scusa per censurare di brutto e quì il governo sbaglia, perchè poi la gente andrà nelle piazze e lì non ci sono tastiere, sono corpi e lì le cose non si limitano a racconti arrivano pure i fatti, cioè censurare non conviene a nessuno. La sinistra in Italia è morta in mano a chi la combatteva nel secolo scorso,ossia la dc, s'è mangiato il partito comunista, credendo che così può comandare, mica la gente è scema s'è spostata, anzi s'è unita, ossia non c'è più sinistra o destra ci sono i cittadini che vogliono i loro diritti,perchè i cittadini mantengono i politici e non viceversa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/17/usa-omicidio-diretta-video-su-facebook-cleveland-il-killer-ho-ucciso-altre-persone/3527688/

Usa, omicidio in un video postato su Facebook a Cleveland. Il killer: “Ho ucciso altre persone”


MONDO
Caccia all'uomo in Ohio. Il presunto assassino è stato identificato in Steven Stephens mentre gli investigatori hanno trovato il corpo dell'uomo che è stato probabilmente assassinato in video: si tratta del 74enne Robert Goodwin Sr

Stasera non Perdetevi #Report 🤑🤑🤑

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16/04/17

Capito perchè s'è schierato per il referendum a favore di Renzi,perchè si pappa ciccia, fetente ,altro che premio nobel Benigni pronuncia solo una frase: “Non sa quanti soldi ci ho perso”. Ma intanto la società Cinecittà sta per ritornare pubblica e lo Stato si accollerà anche i suoi di debiti.

https://www.facebook.com/ReportRai3/videos/1395464043826071/



Con tutti i contributi pubblici dati in Italia al cinema, dovremmo avere film bellissimi e sale piene. Invece...
#Report lunedì 21.30 Rai3
#atuttocèunperché

Dopo Renzi tocca a Benigni minacciare Report

L’attore premio Oscar diffida la trasmissione di Rai 3 dal mandare in onda, il 17 aprile, un’inchiesta sul fallimento dei suoi Umbria studios.Roberto #benigni diffida #report dal mandare in onda un’inchiesta sul presunto fallimento degli #Umbria studios, gli studi cinematografici di Papigno, una frazione di Terni, che l’attore premio Oscar sognava di far diventare la nuova Cinecittà. Non sono bastate le minacce di querela (probabilmente messe in atto) di Matteo Renzi e del Giglio Magico, prima e dopo la messa in onda della puntata di lunedì scorso, sul presunto ‘scambio politico’ (salvataggio dell’Unità in cambio di appalti) con la Pessina Costruzioni. Su Report pende anche la possibilità di un accordo tra Pd e Forza Italia in Cda Rai [VIDEO] per togliere la tutela legale ai giornalisti del programma creato da Milena Gabanelli

Adesso ci si mettono pure i coniugi Benigni, Roberto e Nicoletta Braschi, i quali, tramite il loro avvocato Michele Gentiloni Silveri (cugino del premier Paolo Gentiloni), hanno inviato una lettera di diffida alla redazione di Report, per cercare di bloccare la messa in onda, lunedì 17 aprile, del servizio sugli Umbria studios di Papigno. Annunciata già querela, invece, contro l’anteprima del pezzo, mostrata al termine della scorsa puntata (guarda il video qui sotto). Eppure, il benigni di oggi è lo stesso Benigni che nel 2011 firmava l’appello ‘Nessuno tocchi Report’ per difenderlo dagli attacchi di Berlusconi.

La vicenda degli Umbria studios di Papigno

Papigno è la frazione della città umbra di Terni dove Benigni ha girato La vita è bella, pellicola premiata con la preziosa statuetta, e anche Pinocchio. Qui, l’interprete della ‘Costituzione più bella del mondo’ che ha poi votato si al referendum del 4 dicembre per cambiarla, ha pensato di dare vita ad un polo cinematografico dall’immaginifico nome di Umbria studios. Il progetto della nuova Cinecittà, secondo quanto scoperto da Report, si sarebbe mangiato 16 milioni di euro tra investimenti pubblici, fondi europei, statali e regionali. Importo però contestato da Gentiloni Silveri.
I fatti risalgono a più di dieci anni fa. L’inchiesta della Rai parla di una perdita di circa 5 milioni di euro. A salvare letteralmente la sciagurata impresa di Benigni ci pensa nel 2005 proprio la Cinecittà studios, società che vede tra i suoi maggiori azionisti Aurelio De Laurentiis, Andrea Della Valle e Luigi Abete. La Cinecittà avrebbe sborsato 3,9 dei 5 milioni di debiti accumulati da Johnny Stecchino. Unico risultato concreto di questa operazione è che, attualmente, l’area di Papigno risulta abbandonata e i 200 posti di lavoro non esistono più. Contattato dalla redazione di Report, Benigni pronuncia solo una frase: “Non sa quanti soldi ci ho perso”. Ma intanto la società Cinecittà sta per ritornare pubblica e lo Stato si accollerà anche i suoi di debiti


è morto Boncompagni, mi spiace veramente, mi ricordo quando sentivo bandiera gialla, alto gradimento e varie ,rinnovatore, un vero artista è stato,uno dei grandi

è presumibile #IdaMagli, illustre scienziata italiana, sia morta nel silenzio assoluto dei media italiani perché scriveva queste cose

Ecce Bomba.Laura Boldrini è tanto una cara persona, ma forse qualcuno dovrebbe spiegarle che non è sola al mondo.

Ecce Bomba

Laura Boldrini è tanto una cara persona, ma forse qualcuno dovrebbe spiegarle che non è sola al mondo.
Dunque non esistono solo le fake news contro di lei: ci sono pure quelle (che noi preferiamo chiamare balle) contro gli altri. E purtroppo c’è poco da fare, nel villaggio globalissimo della Rete, se non cercare di identificare i falsari e, se diffamano, denunciarli alla magistratura.
Noi per esempio, nel nostro piccolo, non più tardi di tre giorni fa, siamo stati bersagliati dalle balle di quel teppistello detto il Bomba che lei senz’altro ricorderà, perché per tre anni fino al 4 dicembre sedeva al banco del governo a Montecitorio senza che nessuno l’avesse mai eletto.
E pazienza: gli abbiamo risposto, lo denunceremo e intanto ce ne siamo fatta una ragione.
Ieri intanto il Quotidiano Nazionale ha pubblicato, in un pezzo dedicato ai presunti stipendi dei dipendenti dei gruppi parlamentari 5 Stelle, la foto del fratello di uno di essi, che purtroppo non percepisce alcuno stipendio perché è morto due anni fa per un terribile male. E, siccome non si chiamava Boldrini, non se l’è filato nessuno.
Ma la lista è lunga.
Il 31 marzo la Procura di Genova iscrive nel registro degli indagati Beppe Grillo e Alessandro Di Battista per diffamazione su querela di Marika Cassimatis, la candidata sindaco 5Stelle che ha vinto le “comunarie” online ed è stata poi esclusa dal nuovo voto con l’accusa di essersi schierata contro il movimento.
Tutti i siti dei giornaloni sparano la notizia “Grillo e Di Battista indagati” (il presunto reato è ben nascosto negli articoli per evitare le risate omeriche dei lettori), e tutti i tg Rai e la grande stampa in prima pagina. Tutte testate che, come pure la nostra, sono dirette da giornalisti letteralmente sommersi da querele per diffamazione e cause civili per danni.
Per Repubblica l’indagine di Genova è addirittura la notizia del giorno. Pagina 1: “M5S, scoppia il caso Genova: indagati Grillo e Di Battista”. Pagina 2: “Genova, Grillo e Di Battista indagati: a rischio il sistema delle comunarie”. Pagina 3: “L’asse tra forzisti e 5Stelle: la svolta anti-toghe che sconcerta i magistrati”. Cioè: il crimine contestato a Grillo e Dibba è talmente grave da indurli ad allearsi con Forza Italia contro i giudici, anche se di quest’alleanza purtroppo nell’articolo non si trova traccia, e neppure dello sconcerto delle toghe.
Anche il Corriere dedica due pagine alla clamorosa inchiesta, con sapidi retroscena del tipo: “I leader minimizzano: ‘Ma in questo clima prepariamoci a tutto’”.
Processo per mafia? Strage? Narcotraffico? Stupro? Chissà.
Grillo, secondo il retroscenista (forse ignaro di tutte le querele e cause subite da Beppe quando faceva il comico e attaccava tutti, dalla Telecom a Craxi alla Montalcini), è in preda alla “rabbia”. E Di Battista è “molto irritato”, anche perché “i suoi si chiedono se il fascicolo aperto dal pm Cotugno possa indebolire la leadership del deputato romano”. Una carriera stroncata sul nascere.
Su La Stampa un noto giallista politico, già celebre per aver scambiato la moglie di Brunetta per una blogger grillin-putiniana (nome di battaglia: Beatrice Di Maio) specializzata in fake news contro il povero Lotti, unisce l’utile al dilettevole, cioè ai fantomatici annunci del Pd su imminenti accuse di evasione fiscale (“presto sorprese sul fisco”). E chiude in bellezza: “Il paradosso di questa storia è che la forza politica che più ha coccolato e invita i magistrati a sé, potrebbe esser sommersa, e infine illuminata, da una valanga di cause, penali e civili” (come può una valanga illuminare una forza politica? Ah saperlo: più o meno come può uno scoglio arginare il mare).
Purtroppo l’altroieri, com’era ampiamente prevedibile trattandosi di critiche politiche mosse da due politici a un politico, la Procura di Genova chiede l’archiviazione per Grillo e Di Battista: niente diffamazione, solo legittima critica politica.
La notizia è molto attesa sulle copertine dei tg e sulle prime pagine dei giornaloni che l’avevano sparata come se fosse un’inchiesta per mafia, anche perché, in caso contrario, c’è da aspettarsi il solito stracciar di vesti dei “garantisti” contro il giornalismo giustizialista e manettaro, anzi il circuito mediatico giudiziario imbeccato dai pm politicizzati che scambia gli avvisi di garanzia per sentenze di condanna e prima sbatte in prima pagina le indagini sui politici per metterli alla gogna, poi le nasconde quando finiscono nel nulla.
Invece niente di tutto questo: zero tituli sulla richiesta di archiviazione nei tg e nelle prime pagine dei giornaloni, zero sdegno per la censura. E un solo commento sui 5Stelle: quello a pagina 6 de La Stampa, firmato dal giallista dadaista della valanga che illumina. Un commento di scuse (peraltro tardive) al M5S e a Putin per l’accostamento alla moglie di Brunetta, o per la panna montata sulla querela della Cassimatis? Nossignori. La richiesta di archiviazione è confinata in 10 righe al fondo di un articolo sulle firme false a Palermo, mentre il commento riguarda l’italiano malfermo di Di Maio (Luigi, non Beatrice). In basso, un altro titolo: “Corruzione, nuovi indagati per il maxi appalto Consip”. Che strano: solo due giorni fa, in prima pagina su La Stampa, un altro immaginifico giallista decretava che “l’inchiesta su Consip, sul padre di Renzi e sul ministro Lotti, è in buona parte un’invenzione… L’inchiesta è morta… Un corpo dello Stato fabbrica e manipola e occulta prove contro lo Stato medesimo, contro il presidente del Consiglio, contro un suo ministro e strettissimo collaboratore. Ed è su un episodio di tale portata eversiva che si è condotta battaglia politica. Se non ci fermiamo, siamo perduti”. Ora, nel breve volgere di tre giorni, lo stesso giornale non si ferma ed è perduto: annuncia che l’inchiesta morta, inventata, manipolata, eversiva è viva e lotta insieme a noi, tant’è che produce addirittura “nuovi indagati”. Una delle due dev’essere una fake news: chissà quale.
Ma su La Stampa, almeno, la schizofrenia è a giorni alterni. Su la Repubblica, invece, lo stesso giorno (ieri) e nella stessa prima pagina. A sinistra, il commento di Roberto Perotti che definisce la manovra finanziaria del governo “una finzione”, “fumo negli occhi”, “una presa in giro”: “tutti lo sanno, eppure tutti perdono tempo a discutere e commentare numeri puramente fittizi” (compresa Repubblica, che da giorni magnifica i balsamici effetti della manovra). Perbacco: una fake news diffusa da Palazzo Chigi, rilanciata dai giornaloni e spedita a Bruxelles nella speranza che ci caschi pure l’Europa, mentre “tutti vedono che il re è nudo, e nessuno osa dirlo”.
A destra, in lievissima controtendenza, il commento di Stefano Cappellini contro i populisti e le loro fake news: “Il nuovo mantra dei complottisti web: ‘Nessuno ne parla’”, “L’effetto è un’inversione dell’onere della prova che oltraggia impunemente la logica. ‘Siccome nessuno ne parla, è vero’… Additandone la presunta censura, qualsiasi bestialità può essere inoculata nel dibattito politico e avvelenarlo in modo spesso irreversibile… Una paranoica cultura del sospetto travestita da emancipazione e da ribellione sociale”, dagli “spettacoli di Beppe Grillo e le dichiarazioni dei suoi adepti” in giù.
Chi non viene assalito dalla da labirintite è colto da un atroce sospetto: oddio, il Cappellini a destra non ce l’avrà mica col Perotti a sinistra (“il re è nudo ma nessuno osa dirlo”)? Chi invece ha buona memoria non ha dubbi: Cappellini ce l’ha proprio con il suo giornale, che quando uscì nel 1976 si presentò così ai suoi futuri lettori: “La Repubblica, quello che gli altri non ti dicono” (e che oggi, 41 anni dopo, non ti dice neanche la Repubblica).
Ps. Viva sempre la libera informazione e abbasso sempre le fake news (degli altri).
Marco Travaglio

15/04/17

Gianna Nannini, Basel 2002 02 - Amore cannibale



Sotto la pioggia
Il mio corpo diventa una lacrima
Lacrimo me lacrimo me
Il grande amore cannibale
Ora io sono
Un canto che simula il vento
Non ho più me non ho più me
Il grande amore cannibale
Angeli di ali immobili
Sopra roghi gravidi
Succhiami respiri ultimi
E dopo mangiami
Angeli in grida armoniche
Celestiali spiriti
Mai si saziano
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Divora me
Carnali danze
Quel che resta di un sogno da perdere
Piccolo spasimo
Il grande amore cannibale
Angeli di ali immobili
Sopra roghi gravidi
Succhiami respiri ultimi
E dopo mangiami
Angeli in grida armoniche
Celestiali spiriti
Mai si saziano
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Il grande amore cannibale
Divora me

Fate una donazione all'Enità, il petrolio e le mazzette non ci bastano!

Fate una donazione all'Enità, il petrolio e le mazzette non ci bastano!



Questa è una patata bollente !!!

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Bobby McFerrin & Chick Corea - Spain - LIVE HD video e testo




Ieri 
Basta una fotografia di ieri 
tutti i suoi bordi ripiegati 
 E gli angoli sbiaditi seppia 
marrone e ancora è tutto ciò che ho del nostro passato amore 
uno script di post ad esso è porre fine 


giorni Brighter posso vedere tali brillante giorni 
Quando ogni canzone che abbiamo cantato è cantata ancora 
ora sappiamo 
sappiamo che questo volta è per una buona 
 E siamo amanti, ancora una volta 
E tu sei vicino a me 

posso ricordare la pioggia nel dicembre 
le foglie marroni sul terra 
In Spagna ho fatto l'amore e adoro 
Le notti piene di gioia sono stati i nostri ieri 
domani vi porterà vicino a me 

posso ricordare il mio desiderio < br /> ogni fantasticheria è in fiamme e ottengo una foto di tutti i nostri ieri 
Sì oggi, posso dire 
ottengo un calcio ogni volta che giocano che la Spagna di nuovo 

mi ricordo la pioggia nel dicembre 
 le foglie marroni sul 
terra il nostro amore è stato una festa 
spagnola le luci e suoni erano la nostra gioia ogni giorno /> 

posso ricordare il mio desiderio ogni fantasticheria 
è in fiamme e ottengo una foto di tutti i nostri ieri 
Sì oggi, posso dire 
I ottenere un calcio ogni volta che vedo lo sguardo verso di me 
vedo momenti della storia 
 I tuoi occhi incontrano i miei e ballano al /> 
< br /> Il suono dei nostri cuori battere come nacchere 
E sempre lo sapremo loro 
 significato posso ricordare il mio desiderio ogni fantasticheria è in fiamme 
E ho una foto di tutti i nostri ieri 
Sì, oggi, posso dire 
ottengo un calcio ogni volta che vedo lo sguardo verso di me 

mi guardi 
vedo momenti della storia 
I tuoi occhi incontrano i miei 
E si balla al /> 

il suono dei nostri cuori battere come nacchere 
E sempre noi 'll conoscere il loro significato 

posso ricordare il mio desiderio 
ogni fantasticheria è in fiamme 
E ho una foto di tutti i nostri ieri 
Sì oggi posso dire < br /> ho un calcio ogni volta che ti vedo lo sguardo verso di me 

essere fare de 

si guardano me 
vedo momenti della storia 
I tuoi occhi miei si incontrano e ballano al /> 

il suono dei nostri cuori battere come nacchere 
e sempre lo sapremo il loro significato 
mi ricordo la pioggia nel dicembre 
le foglie di colore marrone che cadono verso il basso 

in Spagna ho fatto l'amore e adorano si 
le notti piene di gioia sono stati i nostri ieri < br /> E domani vi porterà vicino a me 

posso ricordare il mio desiderio ogni fantasticheria è in fiamme 
E io avere un quadro di tutti i nostri ieri 
 Sì oggi posso dire 
ho un calcio ogni volta che canti che la Spagna 

Ehi, ehi, oh yeah