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10/01/18

Il Governo vuole insabbiare la verità sul debito storico del Campidoglio. Non vuole che si faccia piena luce sulle responsabilità di chi ha creato quel buco di 13 miliardi di euro che i cittadini romani e italiani sono costretti a ripagare con le loro tasse.

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Il Governo vuole insabbiare la verità sul debito storico del Campidoglio. Non vuole che si faccia piena luce sulle responsabilità di chi ha creato quel buco di 13 miliardi di euro che i cittadini romani e italiani sono costretti a ripagare con le loro tasse. Soprattutto impedisce che si proceda a un audit sul debito e a una rapida definizione delle modalità per ripianarlo, per chiudere il commissariamento entro l’anno come da noi auspicato.

A fronte della nostra richiesta di nominare il Sindaco di Roma come nuovo commissario straordinario per la gestione del debito, dopo le dimissioni di Silvia Scozzese, si profila un atteggiamento di totale chiusura: il Governo pare escludere la possibilità di affidare al Campidoglio, e quindi al Sindaco, la gestione commissariale del debito pregresso anteriore al 2008; e intende procedere alla nomina di un nuovo commissario, senza alcun dialogo con l’Amministrazione capitolina e senza rinviare la scelta al prossimo Esecutivo pienamente legittimato dal voto popolare.

È quanto emerso da una riunione convocata a Palazzo Chigi dal segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla quale sono stato escluso con il pretesto che si trattasse di un incontro tecnico interdetto a esponenti politici. In rappresentanza di Roma Capitale era presente il direttore generale, a cui sono state chiaramente riferite le intenzioni del Governo.

Intenzioni inaccettabili se consideriamo che, mentre continuano i giochi politici sulle spalle e sulle tasche dei romani, è sostanzialmente fermo il piano di rientro che dovrebbe consentire di pagare a cittadini e imprese quanto loro dovuto: tanto è vero che la gestione commissariale dispone di una liquidità di diverse centinaia di milioni di euro mai erogate a fornitori e istituti di credito. Non bastasse, di recente il Comune è stato costretto ad anticipare i fondi per onorare le rate dei mutui in scadenza nei confronti delle banche creditrici.

Noi avevamo chiesto di nominare il sindaco commissario per portare avanti un’operazione verità, sbloccare i fondi che imprese e creditori attendono da anni e rinegoziare i mutui contratti con le banche a interessi altissimi. Vogliamo che tutti sappiano come si è creato quel deficit mostruoso che non ha precedenti in Italia. Il Governo, invece, vuole evidentemente proseguire con una gestione opaca e tenendo all’oscuro i cittadini su come vengano impiegati i loro soldi.

Questo documento straordinario desecretato dagli Stati Uniti il 7 luglio del 2003 lascia ben poco spazio a chi continua a sostenere che non vi sia mai stata una lunghissima fase (forse ancora non del tutto superata) di sovranità limitata in Italia. Si tratta dei termini imposti a Lisbona e poi a Cassibile al generale Castellano che rappresentava l’Italia in quella trattativa.

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QUELLO CHE VIETATO INSEGNARE SCUOLE UNIVERSITÀ FIRMA DI "RESA INCONDIZIONATA" A PARIGI 1947 DAL ITALIA E ABBINDOLANDO POPOLO HANNO TRASFORMATO FILOSOFICAMENTE “ARMISTIZIO “ !!! --------ITALIA NON E SOVRANA PER ETERNITÀ E GERMANIA PER 99 ANNI !!---
all'art. 22 "II Governo e il popolo italiano
eseguiranno prontamente ed efficacemente tutti gli ordini
della Nazioni Unite" inoltre si affermava nella clausola che
"...I'ltaIia sarebbe stata priva, di qualsiasi libertà e potere in
materia di politica estera. Essendo un Paese sconfitto ("resa
incondizionata") ogni suo atto internazionale sarebbe stato
soggetto ai beneplacito dei vincitori".
«La difesa della patria è sacro dovere del cittadino» recita l’articolo 52 della Costituzione repubblicana italiana. Bene, dunque mettiamoci all'opera per dare all'Italia libertà e indipendenza.Lamentarsi non serve a niente: arrestate i piagnistei. E allora, perché non insorgiamo contro questa dittatura, perché non abbattiamo questo regime totalitario, perché non realizziamo uno Stato di diritto?
L’Italia è un paese a sovranità inesistente dal 3 settembre 1943, quando i Savoia per scamparla svendettero con l’armistizio corto di Cassibile, l’Italia, forze armate comprese, ai nuovi colonizzatori di Londra e Washington, grazie anche agli accordi con la mafia italo-americana, capeggiata da Lucky Luciano, libero in seguito di impiantare il traffico di droga in Europa con la benedizione della autorità a stelle e strisce e tricolori. I cosiddetti "liberatori" si trasformarono presto in biechi colonizzatori e da allora hanno subordinato, eterodiretto e schiavizzato il popolo italiano.
In realtà, l'atto normativo costitutivo della Repubblica italiana dal 1948 è stato già stracciato dall'entrata in vigore nel 2009 del Trattato di Lisbona, firmato da Prodi e D'Alema nel dicembre 2007, senza consultare preventivamente il popolo sovrano, e senza alcun mandato legittimo. Altro che Stato di diritto: viene meno definitivamente il principio di legalità. In altri termini, abbiamo già abdicato alla nostra sovranità residua, dopo che gli anglo-americani hanno imposto all'Italia, prima l'armistizio corto di Cassibile nel 1943, e poi il Trattato di Parigi nel 1947. Le relative clausole segrete hanno ipotecato il futuro del nostro Paese già allora. Ma questa notizia fondamentale non la troverete nei libri di storia e nemmeno la leggerete sui giornali. Tantomeno qualcuno ne parlerà nella tv di regime internazionale. Inoltre, in tal modo sono state trasferite all'Unione europea, ovvero ad oscuri burocrati - pedine delle multinazionali e delle banche - non eletti dai popoli, ben 105 competenze statali. Ragion per cui, alla luce dei fatti incontrovertibili, il cosiddetto referendum, proposto dall'ineletto Renzi è un classico specchietto per le allodole.
Questo documento straordinario desecretato dagli Stati Uniti il 7 luglio del 2003 lascia ben poco spazio a chi continua a sostenere che non vi sia mai stata una lunghissima fase (forse ancora non del tutto superata) di sovranità limitata in Italia. Si tratta dei termini imposti a Lisbona e poi a Cassibile al generale Castellano che rappresentava l’Italia in quella trattativa.

09/01/18

Sondaggi, il Pd in caduta libera tra Natale e Epifania. Centrodestra in vantaggio ma lontano dal 40%. M5s primo partito



Sondaggi, il Pd in caduta libera tra Natale e Epifania. Centrodestra in vantaggio ma lontano dal 40%. M5s primo partito

Il Pd manipola i dati Istat sull'occupazionemmil pd e l'istat sono un'associazione a delinquere, manipolano tutto per fare vedere un mondo che non c'è, nel mio piccolo andando in giro faccio domande alla gente

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il pd e l'istat sono un'associazione a delinquere, manipolano tutto per fare vedere un mondo che non c'è, nel mio piccolo andando in giro faccio domande alla gente, ossia tutti, chi capita capita, e alla domanda se il loro tenore di vita è migliorato, la risposta è negativa in aggiunta anche qualche vaffanculo,allora o io incontro tutti i poveracci d'italia e io abito in una zona ricca d'italia ,oppure i dati istat sono falsi, e sono falsi,io stessa sto stringendo sempre più la cinghia e cerco di vedere se andando all'estero magari riesco a vivere meglio, e anche a fare qualche lavoretto

Il Pd manipola i dati Istat sull'occupazione: aumentano solo i precari


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Roma 9 gen - "Vergognosa la manipolazione dei dati Istatche ogni mese fa il Pd per cercare di nascondere la verità, ovvero, che a crescere sono ormai solo i posti di lavoro a termine. Nell'ultimo anno, da novembre 2016 a novembre 2017, il 90,5% dei nuovi occupati è stato assunto con un contratto precario. Se l'obiettivo del Pd era, quindi, quello di eliminare la stabilità del posto del lavoro, ci sono riusciti", lo affermano i portavoce della Commissione Lavoro di Camera e Senato.
"Nemmeno i dati sulla disoccupazione giovanile, che a prima vista potrebbero sembrare positivi, lo sono. Il calo della disoccupazione, infatti, è dovuto all'aumento degli inattivi e all'emigrazione all'estero dei nostri giovani. Nel primo caso - proseguono- si tratta di 36 mila 15-24enni che hanno smesso di cercare lavoro perché scoraggiati e nel secondo caso migliaia di studenti formati dalle nostre scuole e università che sono fuggiti dall'Italia mettendo i loro cervelli a disposizione di altri Paesi".
"Come se non bastasse, c'è il tema delle ore lavorate. Renzi sostiene di aver recuperato il numero di occupati pre-crisi. Peccato che rispetto al 2008, secondo i dati della Cgia di Mestre, manchino all'appello più di 1 miliardo di ore lavorate. Significa, quindi, che a gonfiare il dato dei nuovi occupati sono una miriade di part-time involontari, contratti a termine e in somministrazione, cittadini che lavorano poche ore a settimana e qualche volta anche 1 sola ora, come ha riconosciuto lo stesso Istat. È lavoro, questo?". Concludono i portavoce del MoVimento 5 Stelle. 

SE IL M5S VINCERà LA PRIMA COSA CHE DEVE FARE è METTERE GENTE CAPACE ALL'ISTAT, SONO PIù FALSI DI GIUDA.Secondo l'Istat, è occupato chi svolge un’ora di lavoro retribuito nella settimana.Vergognoso il Jobs Act, l'abrogazione legge 300, leggi sul lavoro #Renzi e #Gentiloni, che invece di esultare, si dovrebbero vergognare !

Secondo l'Istat, è occupato chi svolge un’ora di lavoro retribuito nella settimana.Vergognoso il Jobs Act, l'abrogazione legge 300, leggi sul lavoro e , che invece di esultare, si dovrebbero vergognare !
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/09/lavoro-occupati-ai-massimi-da-40-anni-e-il-pd-esulta-ma-il-90-degli-assunti-nellultimo-anno-e-termine/4081800/


L'istituto di statistica rileva un calo della disoccupazione generale e di quella giovanile. I contratti a tempo determinato riguardano però la quasi totalità dei nuovi assunti. Fassina: "L'incremento è part-time: rispetto al 2008 siamo a 1,2 miliardi di ore di lavoro in meno all’ann0". Sacconi: "Rimaniamo il Paese in Europa con il secondo peggiore tasso di occupazione, ancora al di sotto dei livelli pre crisi"

Ve lo ricordate l’ammiraglio #Degiorgi?Indagato in inchiesta su #TempaRossa in #Basilicata?Gli hanno sequestrato 15 milioni per danno erariale:ha imposto lavori inutili su dieci navi È un altro”soggetto”vicino al #Pd:il figlio è stato manager della campagna elettorale di #Renzi

Crozza a Che fuori tempo che fa: “Tassa sui sacchetti? Sono di Genova, piuttosto bruco la verza dagli scaffali” Crozza/Valeria Fedeli - Che fuori tempo che fa 08/01/2018 10.854 visualizzazioni

Santoro mi dispiace, perchè ti ammiravo,ma che devo dire,non sai invecchiare, oggi bisogna tifare per i giovani e godersi la pensione

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Altro Dopo il botto, un disastro: il tragico lunedì di Fabio Fazio, sapete in quanti lo hanno guardato?

Il botto del 2018 si esaurisce alla prima puntata per Fabio Fazio e Che tempo che fa. Nella puntata di lunedì sera di Che fuori tempo che fa si ritorna subito ai livelli di share dell'anno precedente, livelli decisamente scarni a fronte dell'investimento: la puntata, infatti, ha raccolto appena il 14.1% di share. Insomma, senza Paolo Gentiloni in studio - nel momento in cui inizia la campagna elettorale - gli ascolti tornano a calare. In studio c'erano Valerio Mastandrea, Greta Scarano, Walter Zenga, Arturo Brachetti e Amos Mosaner.Fabio Fazio

la rai è un troiaio ed è da privatizzare, è uno schifo unico.Vigilanza Rai, via libera a delibera par condicio. Nessuno stop a Vespa e Fazio: potranno intervistare politici

io a vespa e Fazio manco da pulire il sottoscala darei,ma fanno solo schifo e li pago io che non li vedo,poi avessero chissà che ascolti,sono un cesso di auditel,ma siamo matti?La rai è da privatizzare, e così poi vediamo chi gli da i soldi a ste merde


Vigilanza Rai, via libera a delibera par condicio. Nessuno stop a Vespa e Fazio: potranno intervistare politici

Vigilanza Rai, via libera a delibera par condicio. Nessuno stop a Vespa e Fazio: potranno intervistare politici
Bocciati gli emendamenti del M5s che avrebbero impedito alle trasmissioni di "Porta e Porta" e "Che tempo che fa" di ospitare esponenti politici durante l’ultimo periodo a ridosso del voto. In sostanza il testo approvato consente ad entrambi i conduttori di ospitare candidati nel rispetto della par condicio

manco hanno cominciato e già litigano,Berlusconi è sempre il solito farà i suoi di interessi ed è scontato

Regionali, passo indietro di Maroni mette in discussione l’accordo nel centrodestra. B., dubbi su Fontana. ‘Bobo ministro? No’

Regionali, passo indietro di Maroni mette in discussione l’accordo nel centrodestra. B., dubbi su Fontana. ‘Bobo ministro? No’
"Non c'è nessuna resa" alla Lega sulla candidatura di Attilio Fontana al posto dell'attuale governatore, spiega il Cavaliere in una intervista a Circo Massimo su Radio Capital dopo l'annuncio del presidente della Regione. Che viene attaccato da Salvini: "Se lasci il tuo incarico in Regione che vale molto di più di tanti ministeri, evidentemente in politica non puoi più fare altro". Per la Lombardia Forza Italia pensa alla Gelmini, torna in discussione l'intesa sul Friuli. Anche nel Lazio nulla di deciso

Ho ricavato dei sondaggi e mi piacerebbe che girassero, ho pensato visto che ognuno spara cifre a capocchia, perche non fare dei sondaggi miei in base a cio che vedo sul web ? E anche se dovessi sbagliare e si vedra' di quanto, avro sempre sbagliato meno dei sondaggisti cosidetti professionisti che non ne hanno mai azzeccata una sbagliando clamorosamente... condividete i miei sondaggi per cortesia :) e che vinca il migliore ! (cioe noi m5s)

Ho ricavato dei sondaggi e mi piacerebbe che girassero, ho pensato visto che ognuno spara cifre a capocchia, perche non fare dei sondaggi miei in base a cio che vedo sul web ? E anche se dovessi sbagliare e si vedra' di quanto, avro sempre sbagliato meno dei sondaggisti cosidetti professionisti che non ne hanno mai azzeccata una sbagliando clamorosamente... condividete i miei sondaggi per cortesia  e che vinca il migliore ! (cioe noi m5s)Nessun testo alternativo automatico disponibile.

08/01/18

“I gemelli diversi”: editoriale di Marco Travaglio


“I gemelli diversi”: editoriale di Marco Travaglio


(pressreader.com) – di Marco Travaglio da Il Fatto Quotidiano del 6 gennaio – La sindaca di Roma Virginia Raggi è imputata di falso; il sindaco di Milano Giuseppe Sala è imputato di falso. Il 3 gennaio la Raggi, alla vigilia dell’udienza preliminare, ha chiesto il giudizio immediato, saltando il passaggio davanti al gup che avrebbe potuto rinviarla a giudizio, ma anche proscioglierla; il 5 dicembre Sala, alla vigilia dell’udienza preliminare, ha chiesto il giudizio immediato, saltando il passaggio davanti al gup che avrebbe potuto rinviarlo a giudizio, ma anche proscioglierlo. La Raggi ha spiegato su Facebook che desidera “che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti” perché “sono certa della mia innocenza, non voglio sottrarmi ad alcun giudizio e ho piena fiducia nella giustizia e nella trasparenza”; Sala ha spiegato su Facebook che vuole “accelerare quanto più possibile i tempi del processo” perché “sono certo che verrà riconosciuta la mia innocenza” (manca solo la fiducia nella giustizia: Sala infatti strilla contro l’“attività persecutoria” dei magistrati che indagano su di lui). Due casi uguali per importanza (i processi ai sindaci di due grandi metropoli) e per fase giudiziaria (post-richiesta di rinvio a giudizio e pre-udienza preliminare), sovrapponibili almeno in parte per le accuse (per la Raggi falso ideologico, per Sala falso ideologico e materiale più abuso d’ufficio) e identici per scelta processuale (il rito abbreviato con cui l’imputato, di fatto, si rinvia a giudizio da solo). Con tre sole differenze.
1) Le accuse mosse a Sala sono molto più gravi di quelle mosse alla Raggi. Sala è imputato di falso per aver retrodato di 13 giorni le carte del più grande appalto di Expo – quello da 272 milioni per la “piastra” dei padiglioni – per poter sostituire in corsa due commissari incompatibili; e di abuso per aver affidato senza gara l’appalto sulla fornitura degli alberi alla solita impresa pigliatutto Mantovani, che acquistò le piante per 1,6 milioni, ma Sala – cioè il contribuente – gliele pagò 4,3 milioni: infatti il Pg parla di “danno di particolare gravità” per la collettività e “ingiusto vantaggio patrimoniale alla Mantovani”. La Raggi è accusata di aver mentito all’Anticorruzione del Campidoglio, dichiarando che la nomina del dirigente dei Vigili Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del Comune la decisero lei e l’assessore Adriano Meloni, senza sapere nulla di interferenze del capo del Personale Raffaele Marra, fratello del nominato (versione confermata da Meloni e dagli altri responsabili dell’interpello per la rotazione dei 190 dirigenti comunali): una dichiarazione che, vera o falsa che sia, non ha arrecato alcun danno ai contribuenti.
2)Se la Raggi fosse condannata, non sarebbe sospesa dal prefetto in base alla legge Severino (anche se dovrebbe dimettersi per il codice etico M5S), mentre Sala sì: l’abuso d’ufficio è compreso fra i reati che comportano la sospensione degli amministratori locali condannati in primo grado, mentre il falso no.
3) La Raggi che chiede il rito immediato fa scandalo, infatti occupa da due giorni ettari di carta stampata, grandi spazi nei siti e mega-servizi nei tg, mobilitando editorialisti, commentatori e giuristi. Giovedì Repubblica ci apre la prima pagina: “‘Processo subito’. La mossa di Raggi per aiutare Di Maio”. Editoriale di Carlo Bonini: “L’ultima favola di Virginia”, la “bugiarda a sua insaputa” che vuole “cojonare i romani” con l’ennesima “manomissione della realtà che fa dire ai fatti qualcosa di diverso o di opposto a ciò che significano” e fuggire dal processo per congelarne l’“effetto politico fino a dopo le elezioni del 4 marzo”, insomma pretende “una giustizia prêt-à-porter, cucita sul calendario elettorale”, mentre Bonini ha già deciso che è colpevole, con un giudizio ancor più immediato dell’immediato: “Renato Marra fu promosso dalla sindaca in accordo col fratello Raffaele” che la “portava per mano come una scolaretta”. Punto: inutile fare il processo. Pagina 2: “Raggi, mossa sul processo per andare oltre le elezioni” (con commento di Renzi che invita i 5Stelle a “chiedere scusa”). Altre tre pagine in cronaca di Roma: “Raggi gioca sull’effetto tempo e rinvia guai giudiziari e rimpasto”, “Dal processo al rimpasto, Raggi gioca con il tempo”, “La maledizione del raggio magico”. Corriere, prima pagina: “Raggi chiede di essere giudicata dopo il voto” (falso: non ha indicato date, né avrebbe potuto). Pagina 2: “Raggi prova a rinviare l’udienza”. La Stampa, pagina 7: “Giudizio immediato: così Raggi eviterà di finire alla sbarra prima delle elezioni”.
Il Messaggero, prima pagina: “Raggi a processo dopo il voto”, editoriale dell’ex pm Carlo Nordio: “La svolta cinquestelle. La conversione in extremis alle garanzie dell’imputato” (che col rito immediato c’entrano come i cavoli a merenda). Pagina 2: “La mossa di Raggi: giudizio immediato per superare le urne”. Pagina 3: “In caso di condanna ora deciderà Di Maio”, “Cosa cambia con il rito immediato?”. Cronaca di Roma, altre tre pagine: “Caso Raggi, rimpasto congelato”, “Caso Raggi, M5S congela il rimpasto nella giunta”, “E il Campidoglio prende tempo: ‘Parte civile solo in caso di danno’”. Il Giornale: “La furbata della sindaca Raggi: giudizio immediato e niente udienza”. Il Dubbio: “Raggi anticipa il processo per evitare il processo…”. Ieri si ricomincia. Il Messaggero: “Raggi, il gip pronto a fissare il processo a inizio estate”; intervista all’ex assessore Andrea Mazzillo: “È vero, l’effetto Roma peserà in campagna elettorale”; intervista a Niccolò Ghedini (avete capito bene: Ghedini): “Se ha rinunciato all’udienza non dev’essere messa bene” (non ha neppure chiesto una dozzina di leggi ad personam per abolirsi i reati e il processo, per dire com’è messa); “Il Campidoglio rinuncia a costituirsi parte civile”; “Il caso Raggi scuote il M5S: lite su processo e rimpasto”. Corriere: “In Campidoglio malumori su Raggi: doveva dirci del giudizio immediato”.
Invece Sala che chiede il rito immediato non fa notizia né scandalo, infatti non ne parla nessuno. Silenzio assoluto dei tg. Zero tituli su giornaloni e giornalini, tranne Repubblica e Corriere che il 6 dicembre pubblicano due trafiletti molto british e soprattutto molto invisibili, entrambi su una colonna a pagina 13. Nessun accenno alla concomitanza fra l’udienza preliminare (fissata per il 14 dicembre e saltata da Sala) e la campagna elettorale: basta e avanza la versione dell’imputato, sulla sua legittima e nobile scelta processuale. Repubblica: “Sala e l’accusa di falso per Expo: ‘Rito immediato, voglio la sentenza al più presto’”: l’imputato modello vuole “evitare la prescrizione” con un “processo veloce”, “per uscirne, secondo la sua linea di difesa, da assolto. Non da prescritto”. Corriere: “‘Io innocente’. Sala chiede il rito immediato”. Che pezzo d’uomo, che preclara figura. Certo, non ne sarebbe uscito benissimo se Repubblica avesse titolato “La mossa di Sala per aiutare Renzi”. Se Bonini avesse tuonato contro “L’ultima favola di Giuseppe”, il “bugiardo a sua insaputa” che vuole “cojonare i milanesi” con l’ennesima “manomissione della realtà” e congelare l’“effetto politico del processo fino a dopo le elezioni”, insomma pretende “una giustizia prêt-à-porter”, anche perché al processo sarà condanna sicura. Se il Corriere l’avesse sbattuto in prima pagina con uno stentoreo “Sala chiede di essere giudicato dopo il voto”. Se La Stampa l’avesse accusato di tramare per non “finire alla sbarra prima delle elezioni”. Se Il Messaggero gli avesse montato titoloni cubitali tipo “Sala a processo dopo il voto”, “In caso di condanna sarà sospeso dal prefetto”, o gli avesse appioppato l’oracolo di Ghedini “Se rinuncia all’udienza non dev’essere messo bene”. Se il Giornale avesse denunciato la sua “furbata”. Se Il Dubbio, per quanto clandestino, gli avesse appiccicato il sapido calembour “Sala anticipa il processo per evitare il processo…”.
Sai le risate, povero Beppe. Invece niente. Due trafiletti visibili solo al microscopio elettronico, e via. Perché? Perché Virginia è donna, direbbe certamente la Boschi. O magari – Dio non voglia – perché la Raggi è dei 5Stelle e Sala è del Pd? Noi ci rifiutiamo anche soltanto di pensarlo. E voi?

non se ne salva uno.Salone del libro, Piero Fassino indagato dalla procura di Torino. Avviso di garanzia anche ad assessore regionale

Salone del libro, Piero Fassino indagato dalla procura di Torino. Avviso di garanzia anche ad assessore regionale

Salone del libro, Piero Fassino indagato dalla procura di Torino. Avviso di garanzia anche ad assessore regionale
Il filone dell'inchiesta in cui è coinvolta l'esponente della giunta di Sergio Chiamparino è quello relativo all’affidamento dell’organizzazione dell’edizione 2015 del Salone e la preparazione del bando di gara del 2016. I reati ipotizzati sono di turbativa d'asta e falso ideologico in atto pubblico. L'ex sindaco: " Sono assolutamente sereno, avendo sempre operato nell’interesse della città"

Maroni dillo che vuoi l'immunità e che ti brucia lo culo,Regionali Lombardia, Roberto Maroni rinuncia e punta a ‘Roma ladrona’

Regionali Lombardia, Roberto Maroni rinuncia e punta a ‘Roma ladrona’: in ballo un seggio in Senato. O un ministero

Regionali Lombardia, Roberto Maroni rinuncia e punta a ‘Roma ladrona’: in ballo un seggio in Senato. O un ministero
Il governatore non correrà alle Regionali. E' una "decisione personale" nella quale "non c'entra la salute", annuncia in conferenza stampa. Ma resta "a disposizione" per le politiche. "Io non ho richieste o pretese", ha tenuto a specificare, ma da ambienti interni alla Lega trapela che sono in corso trattative per un posto a Palazzo Madama. Per il centrodestra corre Attilio Fontana, ex sindaco di Varese

il mio mantra è:la rai è da privatizzare e basta canone, e poi Gentiloni vivi in un mondo tutto tuo,prezzi degli alimentari aumentati del 30%,

il mio mantra è:la rai è da privatizzare e basta canone, e poi Gentiloni vivi in un mondo tutto tuo,prezzi degli alimentari aumentati del 30%, benzina aumentata, gas e luce aumentati da pochi giorni, buste paga e pensioni rimasti  immobili, chi ci ha guadagnato in questi governi, voi ,i politici e poi  i ricchi e io che devo votare per chi ha rubato?Perchè voi semplicemente rubate e truffate, la prima cosa che chiederò al m5s al governo è che cambi i vertici ALL'ISTAT, è falsa, è na stronza, un po di gente disoccupata, i loro dirigenti fa bene alla salute del paese, perchè vogliamo i dati reali che sono da fame,loro stanno truffando e il posto dei vertici ISTAT è la galera per truffa, i dati sono falsi


Elezioni, Gentiloni: “L’Italia non giochi al Rischiatutto con forze che non sanno governare. Pd con squadra più credibile”

Elezioni, Gentiloni: “L’Italia non giochi al Rischiatutto con forze che non sanno governare. Pd con squadra più credibile”
Il presidente del Consiglio a "Che tempo che fa": "L'Italia è ripartita grazie a imprese, famiglie, lavoratori, un risultato che ora è nelle mani degli elettori. Io premier anche dopo il voto? No, il mio incarico finisce quel giorno". Ma sul canone Rai si conferma alter ego di Renzi: "Abolizione no, semmai un'altra riduzione"

dimostrazione concreta dell'essere "LIBERI E EGUALI"si a prima, ma annate a cagher, non basta cambiare nome, l'anima dovete cambiare Toscana, avviso per incarico in Regione: “Candidature aperte fino al 17 gennaio”. Ma la dirigente l’ha già scelta Rossi

Toscana, avviso per incarico in Regione: “Candidature aperte fino al 17 gennaio”. Ma la dirigente l’ha già scelta Rossi

Toscana, avviso per incarico in Regione: “Candidature aperte fino al 17 gennaio”. Ma la dirigente l’ha già scelta Rossi
La giunta pubblica un bando per l'incarico da direttore dell'area Diritti di cittadinanza. Ma il governatore ha già comunicato chi sarà a ricoprirlo. E lei non ha nemmeno presentato domanda. "Non c'era bisogno della selezione perché le nomine competono a me. Le candidature che arriveranno? Possono servire lo stesso per altri ruoli"

07/01/18

«BIMBE SPOSE A 9 ANNI», LA SCUOLA DI #IMAM HA SEDE A #MILANO

«BIMBE SPOSE A 9 ANNI», LA SCUOLA DI HA SEDE A C’è un ponte fra Milano e . Con un pronunciamento del , la massima autorità religiosa (e statale) del Paese, è stata ridotta l’età minima per sposarsi. Per quanto mi riguarda sono bestie!

questa è pazza totale, manco una cosa è vera di quello che ha detto Da una Tv araba, Emma Bonino: servono 1,6 milioni di immigrati



Queste sono le voci riportate all’estero, mentre a noi fanno credere che vogliono fermare l’immigrazione. Emma Bonino: Gli immigrati hanno contribuito al pil italiano con 100 miliardi di euro. Ci pagano 640mila pensioni. Abbiamo un problema demografico, servono 1,6 milioni di immigrati ALL’ANNO!! Che, per il periodo a cui fa riferimento, dal 2016 al 2025, fanno 16 MILIONI DI IMMIGRATI!!

con la Boldrini noi mai avremo a che fare MAI..MAI..MAI....MAI..MAI...MAI....(non dimenticatevelo)"Non discuteremo mai di alleanze con chi ha avuto il 'coraggio' di piegare i regolamenti parlamentari per consentire alle banche di intascare 7,5 miliardi di euro dei cittadini italiani".

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MAI..MAI..MAI....MAI..MAI...MAI....(non dimenticatevelo)
Bravo Di Maio
(ANSA) - ROMA, 7 GEN - "Non discuteremo mai di alleanze con chi ha avuto il 'coraggio' di piegare i regolamenti parlamentari per consentire alle banche di intascare 7,5 miliardi di euro dei cittadini italiani". Luigi Di Maio, in collegamento con i consiglieri comunali siciliani di Caltanissetta, ha risposto alla domanda su un'eventuale interlocuzione con Laura Boldrini (Leu). Della presidente della Camera, Di Maio "non ha alcuna stima politica, giudizio ulteriormente aggravato dalla totale incapacità di gestire l'aula di Montecitorio in questi cinque anni" spiegano dallo staff.

La rai va privatizzata e landolfi chi è, pure lui figlio d'arte politica ,ossia l'arte di zeccare, mai lavorato questi.


per me va abolita la rai,basta, tutti a succhiare una mammella che non ha più nulla da dare, sia privatizzata e si guadagni la pagnotta, in Italia abbiamo la peggior politica parassita e zeccosa al mondo

Ma chi è Landolfi,una zecca che è come al solito un figlio di..... io dico di stronzi,cioè non te li togli più, muoiono e lasciano la politica in eredità ai figli, sono peggio della monarchia, che fare, l'unica è votare i 5 stelle, due mandati e via, questi sono zecche, sono incastonate sulla nostra pelle e ci succhiano il sangue, detto quello che penso di landolfi e dei politici, dico che la rai è malata, ha il cancro,è incurabile e va privatizzata, che vuol dire dare fiato a chi ci lavora, se vali stai al tuo posto se sei un parassita lo perdi il posto,come tutti noi,oggi la rai è fatta da parassiti che credono di essere giornalisti,autori e lo dico per la maggiore sono così, chi ha valore viene fatto fuori,la rai è la mano lunga della politica, tramite lei si fanno pubblicità, diffondono notizie false ,non le correggono pure quando sono eclatanti, che dire, morire non puoi farla, perchè ha 10.000 dipendenti,la metti sul mercato e con il tempo e senza soldi pubblici si autoregola da se, cioè per campare deve lavorare e la politica così ne va fuori ed è l'unica soluzione possibile.

Abolizione del canone Rai? Quella di Matteo Renzi è la classica battuta da sondaggio disperato. Peraltro, è stato lui a voler mettere il canone in bolletta. Oggi invece ci ripensa a due mesi dal voto, coi sondaggi assai negativi per il Pd e per lo stesso Renzi”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale da Mario Landolfi, già ministro delle Comunicazioni nel quarto governo Berlusconi ed ex presidente della Commissione Vigilanza Rai. Intervistato da Emilio Targia, Landolfi rispolvera una proposta di Marco Pannella, da lui ripresa come presidente della Commissione e parlamentare: “Il canone Rai va messo all’asta. Oggi gli italiani finanziano la Rai, che è un protagonista del mercato televisivo, un soggetto imprenditoriale. E la finanziano, come direbbe Totò, a prescindere. Con l’asta i cittadini-utenti-contribuenti finanzierebbero l’oggetto del servizio pubblico e quindi i loro soldi non andrebbero a un soggetto, ma a un contenuto. Secondo questo schema” – spiega – “le risorse finanziarie derivanti dal canone andrebbero assegnate dall’Agcom al gruppo televisivo più affidabile in termini di copertura territoriale del segnale e più aderente alla missione del servizio pubblico. E’ un meccanismo rivoluzionario che consente di coniugare Stato e mercato, equità nelle scelte e trasparenza negli obiettivi”. E aggiunge: “I programmi del servizio pubblico andrebbero segnati col bollino blu in modo che io, utente-contribuente, so cosa finanzio. Oggi la Rai insegue la tv commerciale, omologandosi ai suoi linguaggi, generi, format, a danno dell’autorialità e della originalità. Se non si risolve questo problema, è chiaro che la trasmissione Techetechetè fa ottimi ascolti, proprio perché ci riporta a quella Rai che sapeva produrre e non solo acquistare. Basti pensare a 20 giorni fa” – continua – “quando Renzo Arbore ci ha riportato il suo Indietro Tutta, a distanza di 30 anni. Ed è stato un successo come 30 anni fa, perché quella era una Rai intelligente e divertente, che catturava l’attenzione anche delle giovani generazioni. Era una Rai che sapeva parlare a tutti. Carlo Freccero? Quando era direttore di Rai Due, ci ho litigato tante volte. Ma era un uomo di contenuti e coraggioso

liberi de magna come prima e eguali sempre alla stessa idea, fare lavorare gli altri che loro non lo faranno mai

Grasso: “Eliminare il canone Rai? Noi vogliamo abolire le tasse per l’università come in Germania. E cancellare il Jobs Act”

Grasso: “Eliminare il canone Rai? Noi vogliamo abolire le tasse per l’università come in Germania. E cancellare il Jobs Act”
All'assemblea programmatica di Liberi e Uguali il presidente "caposquadra" punta sul cambio di prospettiva: "Noi non vi promettiamo favolette irrealizzabili come gli altri. I Cinquestelle? Cambiano spesso idea". Il Pd: "Studi gratis? Favore ai ricchi e a chi non ha voglia". Bersani: "Parliamo con tutti tranne che con la destra. Per igiene mentale"

Charlie Hebdo, tre anni fa la strage. Il direttore: “Una vita in gabbia .premetto che per me siamo tutti eguali,neri,bianchi,turchini,però se c'è chi non mi ritiene degno in casa mia , chi se ne deve andare è lui

premetto che per me siamo tutti eguali,neri,bianchi,turchini,però se c'è chi non mi ritiene degno in casa mia , chi se ne deve andare è lui,ossia a dirla in chiarissimo concetto,il terrorismo l'abbiamo perchè noi lo permettiamo.

Se quando vieni in Europa firmi una carta dove dichiari di rispettare leggi,usi e costumi, e non pretendi di volere i tuoi costumi e usi e leggi nel paese, sei ben accetto,se la regola viene trasgredita l'espulsione deve essere immediata.
Tanti attentati li avremmo evitati così, non si lede la libertà di nessuno se si pretende di fare rispettare la legge,ma se poi siccome si commercia con gli emirati e allora si chiude un occhio, e se poi per comperare il petrolio e si chiude l'altro occhio,e se poi ti danno soldi perchè alla politica hanno dato soldi si chiudono occhi e si apre altro,per forza che ci sono attentati, concludo,la colpa è nostra.
essere popolo democratico vuol dire rispettare e anche farsi rispettare, c'è un sacco di gente  di origine di vari stati che vive in pace, solo alcuni trogloditi sono soliti volere essere supremi e fra questi i paesi arabi,io intendo alcuni di loro, gli emirati del cazzo, cioè se compero petrolio lo pago, questo non vuol dire che vieni in Europa a mettere minareti e a predicare il corano, perchè io ho in odio il corano,perchè non è una religione, è una legge che si osserva ovunque e siccome sono donna, e il corano mi mette in una posizione di sottomissione, di umiliazione , ma che devo dire , annate a fare in culo e ammiro, Charlie Hebdoe tutti quelli che hanno dignità, è in gioco la nostra civiltà che non è perfetta, ha i suoi difetti ma a fronte dell'islam è civilissima e io non mi inchino davanti a dei trogloditi,perchè avranno i soldi,ma restano incivili.




Charlie Hebdo, tre anni fa la strage. Il direttore: “Una vita in gabbia e la sicurezza la paghiamo noi”

Charlie Hebdo, tre anni fa la strage. Il direttore: “Una vita in gabbia e la sicurezza la paghiamo noi”
l direttore Riss nel suo intervento nel numero speciale per ricordare quando quasi tutto il mondo scriveva #jesuischarlie deplora le condizioni di massima sicurezza in cui il giornale si trova costretto a vivere per scongiurare un nuovo attentato come quello del gennaio 2015

Il licenziamento è illegittimo ma la #FCA non gli restituisce il lavoro, perché in Italia i diritti dei lavoratori non valgono più nulla. Anche questo è #jobsact.

06/01/18

Gabanelli: ‘Rivolta per i sacchetti bio, ma perché nessuno parla di tutti gli altri aumenti?’


Eppure la novità ha suscitato nei cittadini grande indignazione. Indignazione che invece non è stata mostrata per tutti gli altri aumenti che sono partiti dal primo…

SILENZIEFALSITA.IT|DI SILENZI E FALSITÀ

89 anni, 534 € di pensione, gli pignorano la casa perché non ha saldato le rette del fratello morto di cancro


89 anni, 534 euro di pensione, gli pignorano la casa perchè non ha saldato le rette…

Compravendita senatori per far cadere il governo Prodi: Berlusconi prescritto. berlusconi un abbonato alla prescrizione perché la legge glielo permette,ma pure la giustizia, cioè o sono scemi o lo fanno apposta

berlusconi un abbonato alla prescrizione perché la legge glielo permette,ma pure la giustizia, cioè o sono scemi o lo fanno apposta.

Tutti sanno che c'è la prescrizione e ragione di cervello vorrebbe che la magistratura fosse lesta, invece assistiamo alla cronica tartaruga e credo a questo punto lo facciano apposta, a parte questo processo,ma quello dell'evasione fiscale che ammontava a 250 milioni di euro evasi?Che dire le leggi se le fanno loro e se le fanno su misura,e abbiamo al giustizia a due canali,quella per noi e paghiamo e quella per loro che ti sbattono in faccia lo schifo che fanno,ma più schifo mi fanno quelli che votano berlusconi, la devo dire sinceramente


Compravendita senatori per far cadere il governo Prodi: Berlusconi prescritto. Ma rischia altro processo per il caso Ruby

Compravendita senatori per far cadere il governo Prodi: Berlusconi prescritto. Ma rischia altro processo per il caso Ruby
In primo grado l'ex premier e l'ex direttore dell'Avanti erano stati condannati a 3 anni. Nel processo c'era un reo confesso, l'ex senatore dell'Idv (poi passato a Forza Italia) De Gregorio che ha patteggiato in udienza preliminare. A Torino chiuse le indagini sui bonifici e i regali alla Bonasia, una delle ragazze di Arcore