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17/08/18

Le autostrade, insieme agli autogrill e alla catena dei supermercati, erano il bancomat dello Stato, perché ogni giorno incassavano una montagna di miliardi. Invece di liberarsi delle molte aziende che non funzionavano, curiosamente Mortadella scelse di disfarsi di quelle che guadagnavano, Autostrade per l’appunto.




Le autostrade, insieme agli autogrill e alla catena dei supermercati, erano il bancomat dello Stato, perché ogni giorno incassavano una montagna di miliardi. Invece di liberarsi delle molte aziende che non funzionavano, curiosamente Mortadella scelse di disfarsi di quelle che guadagnavano, Autostrade per l’appunto.
nel 2017, è arrivato Delrio, l’uomo dell’accordo storico e della prorogata concessione. Un regalo che qualcuno ha stimato in una ventina di miliardi.

Tutti i favori a Benetton (M.Belpietro)

(dagospia.com) – Maurizio Belpietro per la Verità – Era il luglio di un anno fa e il ministro dei Trasporti, il piddino Graziano Delrio, l’ uomo che Matteo Renzi vorrebbe alla guida del partito al posto di Maurizio Martina, festeggiava. «Si tratta di un accordo storico», disse esultante ai giornalisti, «frutto di 15-16 mesi di lavoro». L’intesa raggiunta in sede europea, in realtà, era uno straordinario regalo alle società concessionarie del sistema autostradale, a quella controllata dai Benetton in particolare.
Grazie a un lavoro di 15-16 mesi, Delrio era riuscito a convincere la commissaria Ue alla concorrenza, la danese Margrethe Vestager, che l’allineamento delle concessioni non era un aiuto di Stato, ma un sistema per garantire un miglior servizio per gli italiani. Come Delrio sia riuscito a far fessa la Vestager, politica radicale e di sinistra, non è noto. Ciò che si sa è però che con quel trucchetto, con la promessa di investimenti per 10 miliardi (in principio si era parlato di 8, ma con il passare dei mesi la somma a quanto pare lievitò), Delrio ottenne di allungare le concessioni. Fino al 2030 per il gruppo Gavio, fino al 2042 per il gruppo Benetton.
Quattro anni in più rispetto a quanto stabilito in precedenza, quando Romano Prodi cedette la società Autostrade di proprietà dell’Iri a una finanziaria guidata da Gilberto Benetton. Le autostrade, insieme agli autogrill e alla catena dei supermercati, erano il bancomat dello Stato, perché ogni giorno incassavano una montagna di miliardi. Invece di liberarsi delle molte aziende che non funzionavano, curiosamente Mortadella scelse di disfarsi di quelle che guadagnavano, Autostrade per l’appunto.
La scelta fu accompagnata da svariati aumenti di pedaggio, giustificati sempre dalla necessità di rendere più moderna la rete. Poi, nel 2017, è arrivato Delrio, l’uomo dell’accordo storico e della prorogata concessione. Un regalo che qualcuno ha stimato in una ventina di miliardi.
Già, perché quattro anni di gestione in più moltiplicati per 5 miliardi, valore annuale della gestione, fanno proprio 20. Ma ci saranno 10 miliardi di investimenti, spiegò il ministro.
In realtà nessuno sa davvero quanti soldi dovessero essere investiti. Si sa invece che il monopolista dell’ asfalto (Autostrade per l’Italia gestisce 2.800 chilometri, cioè circa la metà del sistema autostradale italiano), un gruppo che da vent’ anni opera senza concorrenza e che ha la certezza di operare in tale modo per altri 24 anni pena il pagamento di una penale di decine di miliardi da parte dello Stato, in questi anni ha lesinato gli investimenti. Nel tratto autostradale ligure erano previsti lavori per 280 milioni, ma in realtà di spesi ne risultano solo 76, ossia un quarto del dovuto.
Che il ponte Morandi avesse bisogno di interventi si sapeva da un pezzo. Anzi, come risulta chiaro ora che sotto le macerie sono rimaste decine di persone, si sapeva che non era in grado di resistere al traffico, all’usura e ai calcoli sbagliati. Per questo aveva bisogno di essere sostituito e nel frattempo aveva necessità di manutenzione. Ma i Benetton se la sono presa comoda. L’inizio dei lavori era previsto per ottobre, dopo la pausa estiva.
Già, prima le vacanze. Anche perché con il passare dei tempi i pedaggi corrono.
Grazie ai generosi aumenti concessi dai governi negli ultimi sette anni i ricavi netti del sistema autostradale sono saliti del 20 per cento, tutto ciò mentre gli investimenti diminuivano. L’ultima tornata ha garantito tariffe più elevate del 2,7 per cento, che in qualche caso è arrivato anche al 5-6 per cento.
Ma com’ è possibile che la compagnia del casello tanto cara ai compagni di merende sia riuscita a incassare di più spendendo di meno? La risposta è semplice: nessuno ha controllato. Siamo pieni di Authority che vigilano su tutto, ombelico compreso, ma l’organismo che vigila sui trasporti non vigila sulle autostrade. Quelle di nuova concessione sì, sono di sua competenza, quelle vecchie, quelle che hanno bisogno di manutenzione, no, niente controlli.
Sulla rete telefonica o quella elettrica c’è il controllo occhiuto di specifiche agenzie, sui tg e sui giornali altrettanto: sulle strade invece c’è il disastro. L’ Anas è un carrozzone che si occupa solo di come dilapidare meglio i soldi degli italiani, tra scandali e progetti irrealizzabili. Il ministero dei Trasporti e l’autorità dormono.
Risultato, le società autostrade, concessionarie di un servizio pubblico utilizzato da milioni di italiani, un servizio che come abbiamo visto a Genova mette a repentaglio la vita delle persone, si controllano da sole. Non solo hanno il monopolio, non soltanto il servizio non è mai stato messo a gara e si è prevista un’ esclusiva cinquantennale, ma la verifica del servizio non c’ è. La strada cade a pezzi, tuttavia se il concessionario assicura che è un tavolo da biliardo, tutto finisce lì, almeno fino al prossimo incidente mortale.
Matteo Renzi, il suo partito (che è stato al governo ininterrottamente negli ultimi sette anni) e i cosiddetti padri nobili della sinistra, possono nascondersi come vogliono e possono negare fino alla morte, ma non potranno mai dire di aver fatto qualcosa per migliorare il servizio.
Anzi, hanno regalato altro tempo e altri soldi ai Benetton, senza chiedere niente in cambio e per questo portano una responsabilità politica che non possono cancellare. Non ci sarà campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani, con i migranti o senza migranti, che potrà far dimenticare agli italiani che cosa è successo e di chi sono amici i Benetton. Finanziamenti o no, il loro cuore batte a sinistra. E guardando i regali ottenuti si capisce perché.
Ps. Dopo il disastro di Genova il governo vuole revocare la concessione al gruppo Autostrade. Capisco la voglia di reagire immediatamente di fronte alla strage, ma se fossi in Giuseppe Conte sarei più prudente. Togliendo la concessione Palazzo Chigi rischia un contenzioso di non facile soluzione e, come osserva qualcuno, potrebbe perfino capitare che alla fine sia lo Stato a dover pagare.
No, meglio multare pesantemente la società dei Benetton per gli inadempimenti contrattuali. E soprattutto meglio cambiare i controlli. Il governo vari un’agenzia per i ponti e le autostrade, affidando i controlli non ai tecnici della famiglia di Ponzano Veneto, ma a docenti indipendenti. In breve condannerà i Benetton a risarcire gli italiani, una condanna peggiore di tante minacce. United colors of Money è il solo linguaggio che comprendono anche gli imprenditori progressisti.

io li voglio in galera perchè a genova è strage, li voglio in galera e pignorati tutti i beni

Ponte Morandi, il legale delle vittime nei processi per i disastri: “Stop concessioni? No, congeliamo i beni dei Benetton”

Ponte Morandi, il legale delle vittime nei processi per i disastri: “Stop concessioni? No, congeliamo i beni dei Benetton”

Pubblichiamo l'intervento dell'avvocato Massimiliano Gabrielli, legale di parte civile assieme all'avvocatessa Alessandra Guarini e all'avvocato Cesare Bulgheroni, nei processi Costa Concordia, crollo della Torre Piloti, Norman Atlantic e per lo scontro tra i treni di Ferrotramviaria: "Usare misure di prevenzione, come per le aziende in odor di mafia. La revoca, dopo aver incassato miliardi di euro in pedaggi senza fare adeguati investimenti per la manutenzione, sarebbe il loro miglior affare di sempre"

LE MANI DI BENETTON ANCHE SULL’AEROPORTO DI FIUMICINO.

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LE MANI DI BENETTON ANCHE SULL’AEROPORTO DI FIUMICINO.

Atlantia, società dei Benetton, non ha in concessione solo le autostrade, ma anche diversi aeroporti tra cui quello di Fiumicino. A Fiumicino la situazione è surreale: vorrebbero raddoppiare il sedime aeroportuale nonostante moltissimi studi certifichino che si possa tranquillamente aumentare il traffico aereo e il numero di passeggeri senzaespandere l’aria dell’aeroprto e che piuttosto servirebbe realizzare il terzo aeroporto del Lazio. Ma la cosa magnifica è che per raddoppiare l’Aeroporto, la Atlantia (di Benetton) dovrà espropriare con risorse che derivano dalla concessione aeroportuale i campi agricoli della Maccarese spa (anche questa di proprietà di Benetton). Avete capito bene: Benetton si espropria da solo con i soldi degli italiani per realizzare un’opera inutile e addirittura dannosa. Quanto dobbiamo ancora sopportare? È tempo di riprenderci i nostri diritti e la nostra libertà.

le donne pagano per questa cretina integrazione che altro non è che sottomissione al dio denaro degli emiri, che fare? delitti in calo del 9,5%. Meno omicidi ma nel 37,6% dei casi le vittime sono donne.

le donne pagano per questa cretina integrazione che altro non è che sottomissione al dio denaro degli emiri, che fare?Per me fare di tutto per avere energia alternativa e gratis, con il sole che abbiamo che bisogno abbiamo di importare petrolio e islam,mi si dirà cosa c'entra l'islam con i delitti in prevalenza su donne,ma c'entra e come, noi abbiamo fatto in occidente una rivoluzione culturale per fare si che i diritti e doveri siano eguali epr tutti i cittadini,uomini e donne e con il rispetto per i bambini e disabili,i diversi che si riconoscono nel sesso che vogliono,ebbene l'integrazione ha portato nel nostro paese e penso all'occidente ai rigurgiti maschilisti che sempre ci sonos tati e metti al esempio il volere contraporre il cristianesimo all'islam ,come sta facendo Fontana e sbaglia, perchè l'unico modo perchè tutti possiamo essere tutelati sul serio è uno stato laico, con la religione messa chiaramente come fatto privato e che sia finanziato dai privati con l'obbligo di bilanci trasparenti e che ci sia un rispetto rigoroso delle leggi dello stato,solo così si va avanti  per essere civili consapevoli e anche con una vita felice, la religione ha finito il suo compito,nei millenni èp stata la legge per i popoli, ma adesso è inutile, sempre però rispettando chi crede, cioè non possiamo pretendere che chi crede sia bandito,però possiamo pretendere una educazione laica nelle scuole, obbligatoria dove il sesso non è peccato o solo per la procreazione,ma sia per quello che è, parte della vita delle persone, ossia mangi,bevi, lavori e fai sesso, rispettando chi è fragile, gli animali, i vecchi, chi è diverso, che poi diverso non è perché è fatto come noi.

Dossier Viminale, delitti in calo del 9,5%. Meno omicidi ma nel 37,6% dei casi le vittime sono donne

Dossier Viminale, delitti in calo del 9,5%. Meno omicidi ma nel 37,6% dei casi le vittime sono donne
Il primo documento sulla delittuosità del Ministero degli Interni dell'èra Salvini registra un calo degli omicidi (da 371 a 319), delle rapine (31.904 a 28.390) e dei furti(1.302.636 a 1.189.499). I dati coprono l’ultimo anno, tra il 1° agosto 2017 e il 31 luglio 2018. E sulla migrazione: sbarchi diminuiti del 76,6%, rifiutato il 53,8% delle richieste di asilo. Fuori c'è solo un latitante di massima pericolosità: Matteo Messina Denaro
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/16/dossier-viminale-delitti-in-calo-del-95-meno-omicidi-ma-nel-376-dei-casi-le-vittime-sono-donne/4562633/

Crolla un ponte, la Liguria è spezzata in due, muoiono 38 persone e il #PD che fa? Chiede un’indagine per indagare sull’unica cosa che gli interessa, la perdita in Borsa dei poveri #Benetton. Senza vergogna.

Crolla un ponte, la Liguria è spezzata in due, muoiono 38 persone e il che fa? Chiede un’indagine per indagare sull’unica cosa che gli interessa, la perdita in Borsa dei poveri . Senza vergogna.

Mattarella io non lo vorrei al mio funerale, Anche io non vorrei funerali di stato,uno stato che ha dato solo alla finanza,lobby e mercati ed ha abbandonato i suoi cittadini

Mattarella io non lo vorrei al mio funerale, Anche io non vorrei funerali di stato,uno stato che ha dato solo alla finanza,lobby e mercati ed ha abbandonato i suoi cittadini

Ponte Morandi, i familiari di alcune vittime: “Non vogliamo funerali di Stato, sono una farsa. Non servono passerelle”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/17/ponte-morandi-i-familiari-di-alcune-vittime-non-vogliamo-funerali-di-stato-sono-una-farsa-non-servono-passerelle/4563841/

Ponte Morandi, i familiari di alcune vittime: “Non vogliamo funerali di Stato, sono una farsa. Non servono passerelle”

Oggi le cerimonie per 5 vittime del crollo: 17 le bare che non saranno alle esequie con le istituzioni. “Mio figlio non sarà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane. Ora giustizia” dice il padre di uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti mentre stavano andando in vacanza

Invece di ipotizzare fulmini, vento o acqua ma perché non si hanno le immagini delle 2 webcam autostrade che ci sono su i lati del ponte? sono letteralmente sparite dal sito Autostrade ed inquadravano pieno le campate.

Invece di ipotizzare fulmini, vento o acqua ma perché non si hanno le immagini delle 2 webcam autostrade che ci sono su i lati del ponte? sono letteralmente sparite dal sito Autostrade ed inquadravano pieno le campate. ho fatto una grafica al volo per capire meglio.. sembra quasi siano state " fatte sparire " per chi vuol provare con i propri occhi ecco la versione cachata da Google prima della tragedia.. le camere sono la 472 e 4083 per chi ha dimestichezza con i numeri..
https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3APhhJ9lCQ4UsJ%3Ahttps%3A%2F%2Fwww.autostrade.it%2Fautostrade-gis%2Fwebcam.do+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
 — .L'immagine può contenere: testo

Le nostre autostrade hanno registrato 7 miliardi di fatturato ( l'83% arriva dai pedaggi ) nel 2017, ma investimenti ( - 20% ) e manutenzione ( - 7% ) risultano in calo rispetto all' anno precedente. In aumento invece le tariffe ( + 2,5% ) nel 2018 ->

DOPO QUELLO CHE È SUCCESSO FORSE È IL CASO CHE AUTOSTRADE SOSPENDA IL PAGAMENTO DEI PEDAGGI FINO AD ACCERTAMENTO RESPONSABILITÀ. DANNO SI, BEFFA NO

Le autostrade italiane sono le più care d'Europa. 
Con 7 miliardi di fatturato ( l'83% arriva dai pedaggi ) nel 2017, investimenti ( - 20% ) e manutenzione ( - 7% ) risultano in calo rispetto all' anno precedente. In aumento invece le tariffe ( + 2,5% ) nel 2018.
Questi i numeri del servizio di Milena Gabanelli.



Le nostre autostrade hanno registrato 7 miliardi di fatturato ( l'83% arriva dai pedaggi ) nel 2017, ma investimenti ( - 20% ) e manutenzione ( - 7% ) risultano in calo rispetto all' anno precedente. In aumento invece le tariffe ( + 2,5% ) nel 2018 -> goo.gl/Ujq7WF

16/08/18

SONDAGGI PD AL 13%,FORZA ITALIOTI 6%, FRATELLI D'ITALIA AL 2%, M5S E LEGA OLTRE IL 60%

Sondaggi Pd crollo. Impressionante, impensabile. Anche Forza Italia, dati choc

Sondaggi Pd crollo. Impressionante, impensabile. Anche Forza Italia, dati choc

Sondaggi Pd crollo, Pd al 13-14% e Forza Italia... Sondaggi riservati di Ferragosto. Sondaggi Pd crollo

Sondaggi Pd crollo. Impressionanti gli ultimi sondaggi riservati di Ferragosto. Secondo indiscrezioni, pare che il Pd sia crollato fino al 13-14% con Forza Italia al 6-7%. Secondo questi sondaggi ufficiosi, Lega e M5S insieme sarebbero ben oltre il 60% e Fratelli d'Italia ormai quasi scomparsa al 2,5%.
Sondaggi Pd crollo? Si tratta di rivelazioni suscettibili di cambiamenti, ad agosto molta gente è in vacanza, che stanno allertando non poco i vertici del Pd e di Forza Italia.

ottenne la concessione di Autostrade nel 1999 praticamente gratis,poiché contemporaneamente si prese numerosi miliardi(assurdo) che il governo di allora aveva da poco stanziato per le manutenzioni. Il tutto è in un indagine serissima di #Report che denunciò il fatto.

ottenne la concessione di Autostrade nel 1999 praticamente gratis,poiché contemporaneamente si prese numerosi miliardi(assurdo) che il governo di allora aveva da poco stanziato per le manutenzioni. Il tutto è in un indagine serissima di che denunciò il fatto.




CARO BEPPE.è SBAGLIATO DARE IN CONCESSIONI E ALTRO,LO STATO FA L'OPERA E LA DEVE GESTIRE, NELL'INTERESSE COMUNE E CON I COSTI,VERI,IL PRIVATO VUOLE IL PROFITTO E LA COSA PUBBLICA NON DEVE ESSERE PROFITTO

è SBAGLIATO DARE IN CONCESSIONI E ALTRO,LO STATO FA L'OPERA E LA DEVE GESTIRE, NELL'INTERESSE COMUNE E CON I COSTI,VERI,IL PRIVATO VUOLE IL PROFITTO E LA COSA PUBBLICA NON DEVE ESSERE PROFITTO,MA SEMPLICEMENTE SPESA, PER PUBBLICA UTILITà NON CI DEVE ESSERE IL PRIVATO A GESTIRE, PERCHè POI SE C'è IL GUADAGNO è DEL PRIVATO,SE C'è PERDITA MAGARI PER ERRORI DEL PRIVATO PAGA LO STATO,ANCHE LE BANCHE CI DEVE ESSERE QUELLA PUBBLICA, CHE DEVE FARE UN LAVORO SEMPLICE, GESTIRE I DEPOSITI E FARE PRESTITI SENZA STROZZINAGGIO, INVECE LE BANCHE INVESTONO IN DERIVATI CHE SAPPIAMO TUTTI CHE FINE FANNO ESSENDO SOLDI DI FANTASIA E POI AL PATATRAC PAGA IL CONTRIBUENTE ,TUTTO QUESTO DEVE FINIRE E SE LA UE NON CI STA, BENE ABBIAMO VISSUTO 2000 ANNI SENZA LA UE, POSSIAMO FARLO PER ALTRI 2000

DELLA DIFFERENZA TRA SPRECO PUBBLICO E CRESTA PRIVATA
di Beppe Grillo - Ieri sera l’ex Ministro Di Pietro si affannava a mostrare il contratto di concessione fra lo Stato ed Autostrade per l’Italia. Quasi sorrideva mentre ricordava quanto sarà difficile revocare la concessione ai Benetton. Così, come se nulla si possa più giudicare dai risultati.
Di Pietro, come moltissime persone per bene, sembrava essersi completamente dimenticato del concetto economico/finanziario di “cresta”.
Quando lo stato dà in concessione la gestione di un certo servizio, spesso di vitale importanza, è forse logico che non si preoccupi di quale percentuale dei profitti verrà reinvestita nell’interesse pubblico e quanto resterà nelle mani del privato?
BEPPEGRILLO.IT
Ascolta Audio di Beppe Grillo - Ieri sera l'ex Ministro Di Pietro si affannava a mostrare il contratto di concessione fra lo Stato ed Autostrade per l'Italia. Quasi sorrideva mentre ricordava quanto sarà difficile revocare la concessione ai Benetton. Così, come se nulla si possa più giudicare dai...

LA TV NON TE LO DICE,MANCO I GIORNALI,PERò LA VERITà è QUESTA QUà."nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza.

Secondo il vicepremier, inoltre, "nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l'ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti". 


Genova: Di Maio attacca ancora, 'leggina di notte ad hoc per Benetton'. Renzi: bugiardo o sciacallo

Infuria la polemica politica dopo la decisione del governo di revocare la concessione ad Autostrade

Il vicepremier Di Maio a Genova © ANSA


Non si placa la polemica politica dopo la decisione del governo di revocare la concessione ad autostrade. Scelta ribadita questa mattina dal vicepremier Di Maio: "Confermo la revoca della concessione ad Autostrade - ha detti a Radio 24 - Tengo a ribadire la linea del governo, non è possibile che in questo Paese si vada a morire pagando il pedaggio", ha aggiunto Di Maio, sottolineando che "prima che il governo annunciasse il ritiro della concessione per Autostrade per l'Italia, già la Borsa aveva condannato Atlantia, proprietario di Autostrade per l'Italia. Era chiaro che chi doveva fare le manutenzioni non le aveva fatte".
Secondo il vicepremier, inoltre, "nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l'ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti". 
Di Maio sostiene anche che il governo non dovrà pagare nessuna penale: "I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione. Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali, anche perché farebbero incazzare ancora di più tutte le persone che in questo momento vogliono giustizia non solo a Genova ma in tutt'Italia". Poi ha annunciato: "Adesso desecretiamo i contratti delle concessioni autostradali. I cittadini non lo sanno ma quei documenti sono secretati e anche noi facciamo fatica a conoscerli". 
"Non mi sento umanamente di incontrare i vertici di Edizioni Srl, società della famiglia Benetton che possiede Atlantia, ovvero Autostrade per l'Italia - ha dichiarato poi Di Maio - La situazione fa molta rabbia, la verità è che gli utili netti che fanno queste società in regime di monopolio fanno arrabbiare tutti. Molti soldi potevano essere investiti in sicurezza, mentre sono andati in dividendi. Significa che quando si mette in mano ad un privato e a delle finanziarie le nostre strade e la sicurezza delle nostre famiglie si preferisce il profitto. I Benetton li incontreremo virtualmente nella fase di contraddittorio quando gli ritireremo la licenza".
Da parte sua, l'altro vicepremier, Matteo Salvini, ha criticato la presa di posizione di Atlantia sulle conseguenze economiche della revoca della concessione: "Atlantia (Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova. Dall'alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) - continua - chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro che devono pagare. Il resto non ci interessa".
Durissima la replica alle posizioni degli esponenti del governo da parte dell'ex premier Matteo Renzi: "Nelle prime ore abbiamo chiesto a tutti di non fare polemiche. Un Paese civile davanti a una tragedia del genere si unisce, non si divide. Confermo l'impegno. Tuttavia le parole di queste ore di alcuni membri del Governo impongono una puntuale replica", scrive su facebook.
"Chi come Luigi Di Maio - sottolinea - dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del PD, né la Leopolda. Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del Vicepresidente del Consiglio".
Per Renzi, "chi ha sbagliato deve pagare fino all'ultimo centesimo. Dire: 'Revochiamo la concessione' fa aumentare i Like e fa esultare chi non conosce le carte. Ma governare è più complicato che scrivere post su Facebook: se revochi la concessione paradossalmente fai un regalo ad Autostrade. Perché devi pagare un sacco di soldi per revocare la concessione e perdi le opere pubbliche che servono e per le quali loro sono impegnati". Invece "quello che è chiaro è che va rifatto il Ponte Morandi, certo, ma va fatta anche la Gronda. Ed è un preciso impegno di Autostrade".
"Si scelgano gli avvocati migliori - prosegue Renzi - per andare al contraddittorio con Autostrade. Si vada fino in fondo all'azione giudiziaria senza guardare in faccia nessuno. Chi ha sbagliato paghi tutto. Autostrade oggi ha il compito di pagare tutto, fino all'ultimo centesimo, a cominciare dalla Gronda: revocando la concessione, invece, Autostrade incassa e non paga. Fare la Gronda coi soldi destinati all'edilizia scolastica (come ha ipotizzato l'altro vicepremier, Salvini) sarebbe un autogol e un danno per tutti i Comuni. La Gronda va fatta subito e va fatta con i denari di Autostrade." e prime scelte di questo Governo ci preoccupano: un Governo NoVax, NoTav, NoJobs. Qualcuno persino NoEuro. Almeno sulle Opere Pubbliche chiediamo di cambiare direzione. Continuare a dire NO a tutto non ci renderà un Paese più sicuro".

Salvini, Autostrade aiuti famiglie vittime  - "Faccio un appello al buon cuore di Autostrade, dia sia un segnale concreto, tangibile, immediato, anche economico alle famiglie delle vittime. Fossi in loro farei un bagno di umiltà e metterei a disposizione tutto quello che ho per le famiglie e per chi è rimasto in vita. Se il governo ieri ha stanziato 5 milioni di euro, fossi in loro metterei sul tavolo 500 milioni. Mettano mano al cuore e al portafoglio". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a margine della visita ai feriti del crollo del ponte Morandi.
"Mi aspetto che già da oggi Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi. Fossi stato il dirigente l'avrei deciso già un minuto dopo la tragedia", ha detto Salvini.
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LO STATO CHE SONO IO ,VOI,NOI FA CONTRATTI SEGRETI,MA CHI NON DEVE SAPERE E PERCHè, LE AUTOSTRADE NON FANNO PARTE DELLE FORZE ARMATE, DEI SERVIZI SEGRETI SONO UN SERVIZIO PUBBLICO E DUNQUE IL PERCHè DEGLI ATTI SEGRETATI NON POSSO CAPIRLO.

LO STATO CHE SONO IO ,VOI,NOI FA CONTRATTI SEGRETI,MA CHI NON DEVE SAPERE E PERCHè, LE AUTOSTRADE NON FANNO PARTE DELLE FORZE ARMATE, DEI SERVIZI SEGRETI SONO UN SERVIZIO PUBBLICO E DUNQUE IL PERCHè DEGLI ATTI SEGRETATI NON POSSO CAPIRLO.




Ponte Morandi, Autostrade: “Revoca concessione? Ci spetta valore residuo”. Di Maio: “Non paghiamo”. Salvini: “Intanto sospenda pedaggi”. Atlantia a picco in Borsa

La socieà della famiglia Benetton ricorda le clausole presenti nel contratto. Il vicepremier M5s replica: "Davanti ai morti non valgono". Il ministro dell'Interno invece chiede già da ora un segnale. Intanto il titolo della holding perde più del 15 per cento a Piazza Affari - LA CRONACA ORA PER ORA


Solo una parola per definirli: DELINQUENTI

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15/08/18

Gabanelli video.LO SCANDALO DELLE AUTOSTRADE ITALIANE GESTITE DALLA FAMIGLIA BENETTON



LO SCANDALO DELLE AUTOSTRADE ITALIANE GESTITE DALLA FAMIGLIA BENETTON
Guardate questo filmato, gaurdatelo fino alla fine. È un servizio di Report del 2004 dove si spiega la privatizzazione della società autostrade e delle regalie delle concessioni, il tutto acquistato dal gruppo Benetton duirante la rovinosa stagione delle privatizzazioni, quelle che ci ha chiesto l'Europa.
Guardatelo, serve per capire come le nsotre strade vengano utilizzate solo per immensi profitti, ai danni della sicurezza e della vita dei cittadini. ANAS e Autostrade per l'Italia s.p.a. speculano ai danni del paese, Benetton ci guadagna miliardi e di investimenti e nuove infrastrutture non se ne vede traccia, solo miliardi di euro di soldi nostri che finiscono nelle mani del privato.
Il profitto uccide il popolo. Il crollo del Ponte Morandi è solo una conseguenza di questo stillicidio.

autostrade ha fatto un contratto con lo stato che è una bellezza per lei e na stangata per noi, e chi lo ha firmato sto contratto,per me è truffa e devono finire in galera benetton/autostrade e il ministro o chi per lui ha firmato

I rapporti sono regolati dalla 

Convenzione stipulata il 12 ottobre 2007 tra Anas e appunto Autostrade per l'Italia. Trentanove pagine rese pubbliche solo da pochi mesi e con molti omissis, dopo che per oltre dieci anni erano secretate. Dentro ci sono le principali tratte autostradali che attraversano l'Italia, da Nord a Sud, e anche l'A10 Genova-Savona, lungo la quale sorgeva il ponte Morandi.


Processo sommario. Il Governo non attende l'inchiesta: "Via la concessione ad Autostrade". Ma il percorso è impervio e oneroso

Dito puntato contro i Benetton, ma rompere il contratto è complesso e comporta anche penali per lo Stato. Pressing M5S per la nazionalizzazione della rete

Grillo tu ami Genova e noi amiamo te, semplice, insieme costriuremo l'avvenire del nostro paese, con saggezza e democrazia, il letame lasciamolo a chi l'ha sparso fingendo democrazia



Io Amo Genova

agosto 15, 2018

di Beppe Grillo

La Superba è tagliata in due, in cielo volano gli elicotteri dei Vigili del Fuoco e del 118, che stanno operando in condizioni estremamente difficili e pericolose. La rapidità del loro intervento è fondamentale.
Ancora più rapidi, per natura, gli sciacalli già volteggiavano nel cielo delle parole. Parole nauseanti, al 90% inutili. E’ difficilissimo rispondere a questa gente, che nel tempo ha trasformato in pettegolezzo macabro un mestiere (informare) che era nobile. Spesso richiedeva un grande coraggio.
Gli sciacalli sono animali veloci e senza alcuna forma di rispetto, la natura non li ha neppure forgiati belli nel corso dell’evoluzione. A loro non serve essere prestanti per razzolare in mezzo alla morte ed approfittarne.

Non c’è grande opera pubblica che mancherà di essere rivalutata! Non c’è pettegolezzo che possa essere ascoltato se non da un altro pettegolo.

IO AMO GENOVA, e questo schifo di tirapiedi in cerca d’autore mi ha infastidito nel profondo.

Proprio quel viadotto e tutta l’infinita serie di revisioni a costi esorbitanti, esitato comunque nel crollo, nella tragedia: un pugno nello stomaco al futuro della città. Proprio quello stesso viadotto era una grande opera pubblica. Era malata alla nascita, e proprio mentre siamo sgomenti a contemplare il suo disastro, esito triste e muto di una gestione dissennata, gli sciacalli colpiscono esattamente lì.

La motivazione a rivalutare tutti questi mostri potenziali è ancora più forte oggi. Revisionare queste mangiatoie, rivalutare anche quei gioielli che verranno costruiti con i soldi della gente e che alla gente devono restare.

Non sono uso a rispondere agli schiavi dei rapaci, ma questa volta non posso evitarlo. Noi rivedremo tutti questi “progetti”. Che da anni e decenni stanno lì, come se fossero scritti con l’inchiostro simpatico. Destinati, dopo l’opportuna spartitoria stagionatura politica, ad essere costruiti male e di fretta. Oppure con infinita lentezza come la SA-RC.

Insomma, sento che devo rispondere agli sciacalli, devo rispolverare un’ascia di guerra che non avrei mai pensato di riconsiderare: noi rivedremo quei progetti dissennati, fermeremo questa ininterrotta serie di obbrobri pericolosi e, agli sciacalli, non resta che un vaffanculo a mille decibel.

Contemplando questo orrore sono ancora più convinto che le grandi opere pubbliche dalla carta al mondo reale devono essere riviste: tutte.

La concessione a operatori così dissennati della nostra viabilità va revocata e restituita allo stato

di Marco Travaglio,15.08.2018. Quando un viadotto autostradale si sbriciola in un secondo seppellendo morti e feriti, tutte le parole sono inutili. Ma quelle di chi incolpa la pioggia, il fulmine, il cedimento strutturale, la tragica fatalità imprevedibile, il destino più cinico e più baro della “costante manutenzione”, sono offensive.


di Marco Travaglio,15.08.2018.
Quando un viadotto autostradale si sbriciola in un secondo seppellendo morti e feriti, tutte le parole sono inutili. Ma quelle di chi incolpa la pioggia, il fulmine, il cedimento strutturale, la tragica fatalità imprevedibile, il destino più cinico e più baro della “costante manutenzione”, sono offensive. Se l’ennesima catastrofe da cemento disarmato si potesse prevedere, lo accerteranno i tecnici e i giudici. Ma che si potesse prevenire già lo sappiamo, visto che il ponte Morandi aveva due gemelli italiani, di cui uno già a pezzi e l’altro in manutenzione: per tenere sotto osservazione il terzo non occorreva uno scienziato, bastava il proverbio “non c’è il 2 senza il 3”. Se “il monitoraggio era costante”, allora faceva schifo. Se non c’erano “avvisaglie”, è perché non erano state rilevate. Ora, come dopo ogni terremoto o alluvione di media entità e di enorme tragicità, rieccoci a far la conta dei morti e dei danni, mentre le “autorità” giocano allo scaricabarile. E i palazzinari e i macroeconomisti si fregano le mani per gli affari e gli effetti sul Pil della ricostruzione.
Se il “governo del cambiamento” vuole cambiare qualcosa, deve partire proprio di qui. Cioè da zero. Con scelte di drastica discontinuità col passato: rivedere le concessioni ai privati che lucrano sui continui aumenti delle tariffe in cambio di manutenzioni finte o deficitarie; e annullare le grandi opere inutili, dal Tav Torino-Lione in giù, per dirottare le enormi risorse (anche ridiscutendone la destinazione con l’Ue) su piccole e medie opere di manutenzione, prevenzione e ammodernamento delle infrastrutture esistenti (finora ignorate perché la grandezza dei lavori e delle spese è direttamente proporzionale a quella delle mazzette). Da quando i partiti che hanno sgovernato finora hanno perso le elezioni e il potere, non fanno che esortare i successori a non disperdere il grande patrimonio ereditato. Invece proprio questo un “governo del cambiamento” deve fare: buttare a mare la pseudocultura dello “sviluppo” gigantista e della “crescita” faraonica; e invertire la scala dei valori e delle priorità. Il crollo di ieri ci dice che un ponte pericolante, figlio di un sistema marcio e corrotto, fa più danni di tutti i terroristi islamici, i migranti clandestini, le epidemie di morbillo e le altre “emergenze” farlocche o gonfiate che occupano l’agenda industrial-politico-mediatica. Se vuole cambiare seriamente, il governo si occupi di cose serie con politiche serie. Confindustria, Confcommercio, Confquesta, Confquellaltra e i loro giornaloni si metteranno a strillare? Buon segno: è a furia di dar retta a lorsignori che siamo finiti tutti sotto quel ponte.
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autostrade guadagna all'anno, netti 2 miliardi e perchè lo stato non se li prende lui e gestisce la cosa pubblica, perchè regalare soldi ai privati che della manutenzione se ne fottono e non pagano quasi tasse,perchè?

Quanto Super-Guadagna Autostrade per l’Italia rispetto alla gestione ANAS? Leggete e divertitevi

https://scenarieconomici.it/quanto-super-guadagna-autostrade-per-litalia-rispetto-alla-gestione-anas-leggete-e-divertitevi/







crollo ponte a Genova.I GOVERNI RENZI E GENTILONI SAPEVANO TUTTO E NON HANNO FATTO NULLA! SAPEVANO TUTTO DAL 2015 CHE IL PONTE SAREBBE POTUTO CROLLARE, E HANNO GUARDATO DALL’ALTRA PARTE! SAPEVANO CHE IL PONTE AVREBBE POTUTO UCCIDERE MIGLIAIAI DI ITALIANI, E NON HANNO FATTO NULLA!

L'immagine può contenere: 8 persone, tra cui Amalia Kyriakakou, persone che sorridono

14 agosto 2018. 
I COLPEVOLI
STRAGE DEL PONTE MORANDI DI GENOVA
ANSA: “Genova: decine di morti e dispersi, 440 gli sfollati. Il ponte crollato verrà demolito”
L’EX SENATORE MAURIZIO ROSSI DI SCELTA CIVICA NEL 2015 E NEL 2016 AVEVA FATTO 2 INTERROGAZIONI PARLAMENTARI AL MINISTRO GRAZIANO DELRITO PER SEGNALARE LA PRICOLOSITA’ DEL PONTE E IL PERICOLO CHE POTESSE CROLLARE!
LA 1^ INTERROGAZIONE DEL SENATORE ROSSI AL MINISTRO DELRIO È DATATA 20 OTTOBRE 2015.
LA 2^ INTERROGAZIONE DEL SENATORE ROSSI AL MINISTRO DELRIO È DATATA 28 APRILE 2016.
I GOVERNI RENZI E GENTILONI SAPEVANO TUTTO E NON HANNO FATTO NULLA!
SAPEVANO TUTTO DAL 2015 CHE IL PONTE SAREBBE POTUTO CROLLARE, E HANNO GUARDATO DALL’ALTRA PARTE!
SAPEVANO CHE IL PONTE AVREBBE POTUTO UCCIDERE MIGLIAIAI DI ITALIANI, E NON HANNO FATTO NULLA!
SAPEVANO CHE POTEVA SUCCEDERE UNA STRAGE, E HANNO TRADITO GLI ITALIANI, I LIGURI, I GENOVESI E LA COSTITUZIONE ITALIANA!
SAPEVANO…
I RESPOSANBILI DELLE MORTI DI GENOVA DEL 14 AGOSTO 2018 SONO LORO…
I TRADITORI DEGLI ITALIANI E DELL’ITALIA! I COLPEVOLI:
MATTEO RENZI, PAOLO GENTILONI, GRAZIANO DELRIO, MARIA ELENA BOSCHI, CARLO CALENDA, PIER CARLO PADOAN, MAURIZIO MARTINA, ANDREA ORLANDO… IL PD!
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=DU7dWSDnNFY
https://www.facebook.com/websocialtv/videos/552693145147377/
Fonti:
http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/08/14/crolla-ponte-su-autostrada-a10-a-genova-_78dafcff-5ac9-47f9-a8a6-9caadf2e11bc.html