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25/02/11


/02/2011

noi italiani siamo governati dalle tre scimmie,una non sente,l'altra non vede e un'altra è sorda. ADDOMESTICATe



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noi italiani siamo governati dalle tre scimmie,una non sente,l'altra non vede e un'altra è



noi italiani siamo governati dalle tre scimmie,una non sente,l'altra non vede e un'altra è cieca,manifestazioni,contestazioni,di tutto e di più, ma loro sono presi dalla corsa all'acaparramento di beni naturalmente per loro,l'hanno cpito tutti il perchè silvio berlusconi nutre amore per i dittatori,gli affari, italiani, ma non mi pare, sembra che siano i suoi affari che tanto stanno a cuore,insomma per uno che tratta con la mafia e si tiene il boss stalliere in casa, l'amico dell'utri, che vuoi che sia un gheddafi, un mubarak, e Lukashenko,un putin,insomma lui un uomo che faceva lo spettacolo sulle navi come apicella, che insomma di arte non c'era, ma ha cominciato così, i soldi non hanno odore, sono buoni tutti, però adesso che io mi debba prendere responsabilità perchè lui ha fatto i suoi affari se lo sogna, noi italiani lo sanno nell'intero mondo che non siamo d'accordo con lui, e che silvio berlusconi è solo una dittatura e che comne i dittatori o si ritira o farà la fine dei dittatori


"Visite private e affari d'oro"


Berlusconi e gli amici dittatori


Nei file segreti del dipartimento di Stato, i giudizi americani sui rapporti tra il premier e i leader più controversi, da Gheddafi a Putin. "Il Cavaliere sedotto dai tiranni"di ALBERTO D'ARGENIO

http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/25/news/berluscon...


Nuova Padania Berlusconi bacia le mani Gheddafi - Nonleggerlo.png
MUBARAK E BEN ALI


Ma il Cavaliere non si presenta da solo: con lui c'è il tunisino Tarak Ben Ammar, la cui presenza viene spiegata così all'amministrazione Usa: "È socio d'affari e consigliere di lunga data" di Berlusconi. Del quale vengono sottolineati gli "interessi" privati in Tunisia, che "comprendono studi cinematografici, società di distribuzione e il 50% di Nessma tv" che possiede proprio con Ben Ammar. Gli americani stigmatizzano la surreale motivazione di quell'incontro: "Per la stampa locale hanno firmato un accordo per produrre energia in Tunisia che in realtà è stato firmato nel 2003".


GHEDDAFI ADDOMESTICATO
Mubarak e Berlusconi, invece, si scambiano pacche sulle spalle attribuendosi il merito di avere addomesticato il Colonnello. "Italia ed Egitto condividono lo stesso pensiero - scrive la diplomazia Usa - ritengono di meritare il più grande credito per avere ammorbidito Gheddafi". Gli incontri con il dittatore libico sono sempre seguiti con ansia. "Discutono solo in termini generici" di immigrati, ma in compenso "si sono scambiati doni carini": Silvio "ha promesso di restituire la statua della Venere di Cirene", Gheddafi "gli ha regalato un moschetto dell'occupazione italiana". Provocazione che il Cavaliere non sembra cogliere quando loda "l'esperienza" del Colonnello e
 "le opportunità di business" per l'Italia a Tripoli. E gli americani si fanno l'idea che Berlusconi abbia offerto al dittatore "i suoi buoni uffici con gli Usa". Di certo, aggiungono, accetta di aprire "fondi sovrani senza trasparenza", come l'investimento libico in Unicredit.


Lukashenko

"Berlusconi ha deciso da solo di rompere l'isolamento di Lukashenko, non si è consultato con l'Europa". Idem con Mubarak, che nel 2004 è a Roma. Tra uno scherzo e una battuta, il premier cita solo indirettamente il tema delle libere elezioni, mentre il presidente Ciampi chiaramente gli dice

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