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11/01/15

moschee e chiese e altro devono essere luoghi privati e fuori dalla politica,la guerra non è per colpa di un dio

moschee e chiese e altro devono essere luoghi privati e fuori dalla politica,la guerra non è per colpa di un dio che io non ho mai visto e manco i cristiani e i mussulmani e di un budda e, o ,di un ,ecc ecc, la colpa è della politica disentegrativa e dell'ordine mondiale che sta facendo strage in tutto il pianeta,la religione sta solo facendo gli interessi di gentaglia e mi spiego,se tu vai nella tua chiesa e preghi ecc ecc, cosa ci azzecca con le leggi dello stato che devono essere per tutti e perciò per chi crede e anche per chi non

crede, devono regolare la società le leggi dello stato,difenderla e amministrarla e che ci azzecca maometto.

Se poi come si dice gli emirati arabi finanziano e fomentano e come tutti sappiamo sono strapieni di soldi che cosa vuol dire tutto questo,che si sta usando una religione,il suo integralismo per una società che mai esisterà,ma si fa un favore ai signori delle guerre che le fanno per soldi e non per amore o fede, dunque una accozzaglia di gente ignorante che segue dei furbi,come anche i cristiani che vanno in chiesa e chiedono il miracolo perchè non hanno soldi per curare il figlio,o marito ecc,ma poi nella stessa chiesa metti ci sta formigoni che i soldi li ha e se li tiene e predica cose impossibili e intanto si gode la vita, grazie a questa ignoranza della propria condizione e sfruttamento di persone su persone, a dire in parole povere questi usano dio ecc per sottometterti e godere privilegi e fanno fare guerre perchè così il loro potere accresce e più sono ricchi e più ne vogliono e usano te poveraccio per fare i propri comodi.
Se vogliamo cambiare il mondo e farlo più equo,ossia il merito va premiato,perchè mica uno che vale ,che si mette con fatica a lavorare studiare ecc, raggiunto un obbiettivo deve guadagnare come uno che nulla fa per raggiungere  se non il suo posto e passarci la giornata,insomma l'eguaglianza paritaria è sbagliata,ma anche il possedere miliardi è sbagliato,si metta un limite alla ricchezza, oltre un tot nulla è più tuo,vedresti le guerre finire all'improvviso,poi si controlli la politica, come il m5s dice, due mandati e a casa, così sei una persona che ha partecipato,ma ti tieni una vita fra gli altri e con gli altri eviti i berlusconi,i bersani,e renzi che da provincia e sindaco e presidente e che cazzo ancora quello un'altro che mai ha lavorato,ma solo magnato,insomma la religione la si lasci nel cuore,nel privato e la si finazni coi soldi dei fedeli altrimenti diventa anche la religione un'affare, lo si vede dal vaticano e dagli emirati,dunque dio se c'è di guerre non ne vuole, dunque pensiamo alla società e pensiamo non ai vignettisti che tramite risate ti fanno pensare, dunque meritano di vivere e lavorare,ma ai tanti che nulla fanno e tanto incassano come i capi dell'islam,religioni e vari politici criminali,finanza criminale e ordine mondiale fatta da pazzi sempre criminali quelli sono i nemici

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“Se continuano a trattarci così ci sarà una guerra”. La comunità musulmana parigina è divisa, tutti condannano gli attentati che per tre giorni hanno sconvolto la Ville Lumière, ma in molti sono furiosi per come i media e la politica stanno reagendo. In due giorni nove moschee sono state attaccate. “La destra da sempre usa dei singoli casi per puntare il dito contro tutte la comunità musulmana” spiega un giovane fedele uscendo dalla Gran Moschea alla fine della preghiera. A Belleville, il quartiere multietnico dove lo scittore Daniel Pennac ha ambientato i suoi romanzi della famigliaMalaussène, c’è la piccola moschea Omar Ibn el Khattab, una delle più radicali della città. Sembra che anche il più giovane dei fratelli Kouachi la frequentasse. Finestre chiuse ed entrate sbarrate, nessuno parla, ma la polizia continua a presidiarla in forze  di Cosimo Caridi

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