il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

30/07/15

quando elessero il presidente Mattarella pensai che la dc era tornata in pompa magna,non solo la dc,ma quella politica sporca, corrotta e collusa

quando elessero il presidente Mattarella pensai che la dc era tornata in pompa magna,non solo la dc,ma quella politica sporca, corrotta e collusa, adesso sicuro che le colpe dei fratelli sono loro,ma io fossi stato fratello del quasi eroe per caso, cioè di nino mattarella, diciamocelo, fu assassinato perchè sapeva troppo,perchè non dava quello che aveva promesso,perchè si era defilato,insomma non è certo un Falcone o Borsellino, io mi chiedo quando santificheranno andreotti, e poi toccherà a rina e a provenzano,a messina denaro,cioè fare prersidente mattarella è così come dire bentornata dc, che vuol dire restaurazione di mafia e poteri forti


 Sergio Mattarella è il quarto figlio di Maria Buccellato[2] e di Bernardo,[3]politico democristiano più volte ministro tra gli anni cinquanta e sessanta, e fratello minore di Piersanti, che nel 1980 fu assassinato da cosa nostramentre era presidente della Regione Siciliana. Suo padrino di battesimo fu l'amico paterno Salvatore Aldisio,[3] già deputato del Partito Popolare Italiano e ostracizzato dal regime fascista, che pochi anni dopo sarebbe tornato a essere esponente di primo piano della ricostruzione democratica.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/01/nino-mattarella-fratello-presidente-i-prestiti-dallusuraio-enrico-nicoletti/1388349/
Nino Mattarella, il fratello del presidente e i prestiti dall’usuraio Enrico Nicoletti

Le colpe dei fratelli non ricadono sui presidenti della Repubblica però è giusto conoscere a fondo la storia delle famiglie di provenienza quando si parla di capi di Stato. Sia nella luce, come nel caso del fratello Piersanti, nato nel 1935 e ucciso nel 1980 dalla mafia, sia nell’ombra, come nel caso di Antonino, nato nel 1937, terzo dopo Caterina (del 1934) e prima del piccolo Sergio, classe 1941. Antonino Mattarella ha fatto affari con quello che è da molti chiamato “Il cassiere della Banda della Magliana” anche se quella definizione è imprecisa e sta stretta a don Enrico Nicoletti, una realtà criminale, come dimostra la sua condanna definitiva per associazione a delinquere a 3 anni e quella perusura a sei anni, autonoma e soprattutto di livello più alto. Enrico Nicoletti era in grado di parlare con Giulio Andreotti, faceva affari enormi come la costruzione dell’università di Tor Vergata, si vantava di conoscere Aldo Moro, ha pagato parte del riscatto del sequestro dell’assessore campano dc Ciro Cirillo. Ora si scopre che ha prestato, 23 anni fa, 750 milioni di vecchie lire al fratello del presidente della Repubblica. Il Tribunale di Roma nel provvedimento con il quale applica la misura di prevenzione del sequestro del patrimonio di Nicoletti nel 1995 si occupa dei rapporti tra Nicoletti e l’avvocato Antonino Mattarella, cancellato dall’ordine professionale per i suoi traffici, secondo alcune pubblicazioni che risalgono a dieci anni fa (anche se nella lettera pubblicata qui sotto il fratello del capo dello Stato sostiene che la “cancellazione” è avvenuta in pendenza di una sua esplicita richiesta). Nell’ordinanza scritta dal giudice estensore Guglielmo Muntoni, presidenteFranco Testa, si descrive la storia di un palazzo in zona Prenestina comprato da Nicoletti, tramite una società nella quale non figurava, grazie anche alla transazione firmata con il curatore di un fallimento di un costruttore, Antonio Stirpe.

Mattarella: “Lotta a mafie e corruzione è la priorità assoluta”

Mattarella: “Lotta a mafie e corruzione è la priorità assoluta”



Il presidente del Consiglio durante la Cerimonia del Ventaglio al Quirinale torna sui temi che hanno caratterizzato il suo discorso di insediamento del 3 febbraio: "Mi auguro che il percorso di riforme in itinere vada in porto dopo decenni di tentativi non riusciti, ma non entro nel merito delle scelte, che appartengono solo al Parlamento. La Costituzione non prevede un uomo solo al comando"

Nessun commento: