In cambio l’Ue offre alla Turchia un’accelerazione nell’eliminazione dei visti per i suoi cittadini.
La signora Merkell in politica estera sta facendo solo schifo, non la vuole capire lei e gli altri che sono scollati dalla realtà dei paesi che governano,noi non vogliamo turchi,siriani,egiziani,non vogliamo musulmani,non è razzismo,perchè non si tratta di razze, uno può essere nero,turchino, ecc. il problema non è la razza,ma la religione che è in contrasto con le leggi dello stato che li ospita, tutto lì, offrire loro ospitalità vuol dire conflitto, lo vediamo,non è cosa che nasce ieri,ma oggi, appena si mettono in una situazione stanziale cominciano a volere diritti che il più delle volte sono in contrasto con le leggi degli stati europei appellandosi alla cultura.
Poi c'è anche questo dare cittadinanza alla buona e alla che cacchio mi frega, ossia noi abbiamo il parlamentare del piddì che è marocchino,10 anni in Italia che scassa la minchia con proposte di legge dove si vuole affermare l'islam, adesso se vogliamo dirla in chiaro,chiarissimo,i paesi,stati europei sono laici e tale devono restare, chi vuole leggi ispirate all'islam se ne deve andare, quì stiamo solo dando facilitazioni a rendere l'europa territorio di conquista dell'islam, a me non sta bene,ma se fosse solo a me,chi se ne frega, non sta bene alla maggioranza degli europei, le ultime elezioni lo hanno dimostrato alla Merkel, adesso l'unica è mettersi al riparo,non vogliamo diventare terra di musulmani,chi viene in europa si deve adattare,integrare, deve esplicitamente,platealmente riconoscere pari diritti e doveri per donne e uomini, chi trae matrimonio lo deve fare di persona e se si prova che è combinato deve essere nullo, quella dell'islam non è cultura è abominio, e io i turchi in europa non ne voglio,perchè poi devono venire quì, non lo capisco,hanno un paese enorme,hanno ricchezze se ne stiano a casa loro.
La verità è che siamo terre di conquista, non ci vuolo il genio per capirla e siamo in mano a governi,i nostri,criminali, non si può accettare tutto questo,buttare via il nostro passato,la nostra civiltà per regali di rolex plateali e poi chissà sottobanco,non ci sto,non ci stiamo, il nord Africa e oriente per potere convivere con noi deve evolversi,il corano è solo barbarie,altro che cultura
Nel testo sottoscritto a Bruxelles si garantisce la tutela del diritto d’asilo in Grecia e che non ci saranno espulsioni collettive. Confermata la regola
“un siriano rimandato in Turchia, un siriano reinsediato in Europa”
Accordo tra Ue e Turchia su migranti e profughi, il testo in Italiano
Bruxelles – 18 marzo 2016 - “Per distruggere il business dei trafficanti di uomini e per offrire ai migranti un’alternativa a rischiare la vita, l’Unione Europea e la Turchia oggi hanno deciso di porre fine alla migrazione irregolare dalla Turchia all’Ue”.
È quanto si legge nella dichiarazione congiunta sottoscritta oggi a Bruxelles dai leader dei 28 Paesi Ue e dal premier turco Ahmet Davutoglu. Vediamo i punti principali dell’accordo.
A partire dal 20 marzo, tutti i migranti irregolari che arrivano sulle isole greche dalla Turchia verranno mandati indietro, “in pieno accordo con la legge Ue e internazionale, escludendo qualunque tipo di espulsione collettiva”. L’accordo assicura espressamente il rispetto degli standard internazionali e del principio del non-refoulement.
Chi arriva in Grecia verrà identificato e potrà chiedere asilo, la sua domanda verrà esaminata dalle autorità greche secondo la normativa europea. Chi non presenta domanda d’asilo, o coloro la cui domanda è stata ritenuta infondata o respinta, verrannoriportati in Turchia a spese dell’Ue.
Per ogni siriano riportato in Turchia, un altro siriano potrà essere reinsediato nell’Ue, tendendo conto dei criteri nelle Nazioni Unite sulle categorie vulnerabili. Per il reinsediamento verrà data la precedenza a chi non ha tentato di entrare irregolarmente nell’Ue. Ai 18 mila posti reinsediamenti già accettati dai Paesi membri se ne aggiungeranno al massimo altri 54 mila posti.
La Turchia prenderà ogni misura per prevenire l’aperura di nuove rotte di immigrazione illegale verso l’Europa. Una volta he gli attraversamenti illegali saranno “terminati o almeno sostanzialmente ridotti” verrà attivato un programma di ammissione umanitaria, al quale i singoli stati membri potranno contribuire su base volontaria.
In cambio l’Ue offre alla Turchia un’accelerazione nell’eliminazione dei visti per i suoi cittadini. L’obiettivo è arrivare alla liberalizzazione entro la fine di giugno, ma solo se la Turchia avrà raggiunto tutti gli obiettivi richiesti la Commissione presenterà per tempo una proposta che verrà sottoposta all’approvazione dell’ Europarlamento e del consiglio europeo.
Quanto ai 3 miliardi di euro già promessi alla Turchia per l’accoglienza dei profughi, l’Ue promette di accelerare l’erogazione e nel giro di una settimana dovrà essere già pronta una lista di progetti che possono essere finanziati. Solo quando saranno stati utilizzati e rendicontati tutti i soldi già stanziati l’Ue sbloccherà altri 3 miliardi di euro fino alla fine del 2018.
L’accordo parla infine anche dell’adesione della Turchia nell’Unione Europea, sul quale pesa il veto di Cipro. Si conferma l’impegno a dare “nuova energia” al processo, ma concautela. Il prossimo passo sarà l’apertura del capitolo che riguarda le disposizioni finanziarie e di bilancio. Per l’apertura di altri capitoli (finora siamo a 15 su 25) si andrà avanti “a ritmo accelerato”, ma “senza pregiudizio per le posizioni degli Stati membri”.
EP
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