«I suoi avversari dicono che lei si muove solo su ordine dei vertici del Movimento 5 Stelle. È vero?». «No. Non è vero. Io questa mattina di mia iniziativa mi sono lavata i denti, pettinata e ho deciso di respirare»: Virginia Raggi, nella nuova esilarante parodia di Gabriella Germani, fa il suo ingresso da protagonista all’Edicola Fiore, la rassegna stampa-varietà di Fiorello in onda su SkyUno e TV8.
Introdotta dallo showman e dal giornalista Stefano Meloccaro, la Germani-Raggi debutta in un finto collegamento telefonico: «Il Movimento 5 stelle cambierà Roma. Destra e sinistra - scandisce, con una lieve cantilena - sono uguali. I vecchi partiti hanno ucciso la madre di Bambi e fatto affondare il Titanic. Dico gli affluenti del Po?», aggiunge, come se fosse a scuola alle prese con i prof. «Ma non esageri, noi le abbiamo chiesto se è contenta di questo risultato...», incalzano Fiorello e Meloccaro. Imperturbabile, lei risponde: «Potenzieremo la raccolta differenziata: da una parte i rifiuti riciclabili, dall’altra gli esponenti del Pd. Dico una poesia?». E ancora, ripetendo a pappardella: «Po, Ticino, Adda, Oglio, Mincio. Ce n’erano altri ma se li sono rubati i vecchi partiti. Dico le tabelline?». A Edicola Fiore tutti ridono a crepapelle, anche i presenti dichiaratamente grillini.
Se Gabriella Germani aggiunge al suo ricco repertorio di personaggi imitati, dopo Giorgia Meloni, anche Virginia Raggi, Fiorello fa la parodia di un Matteo Renzi insoddisfatto per i risultati elettorali, soprattutto a Napoli, che si dice pronto a dimettersi (ma anche a ripensarci alla velocità della luce). E se Berlino torna al marco, l’Italia che moneta userà? «Il matteo!», esclama lo scatenato Renzi-Fiorello.
Un pensiero, durante il morning show di Sky, va anche ad Alfio Marchini, non ammesso al ballottaggio a Roma. «L’ho trovato sui giornali... È nei necrologi!», ride beffardo lo showman, prima di trasformarsi nel candidato sindaco, sostenuto anche da Fi, che (con voce che ricorda quella di Berlusconi) di sé dice: «Marchini non ballotta. Io so’ de Roma. Archiviate le elezioni, posso tornare a fare quello che facevo prima: er ricco!». Del resto, conclude Fiorello-Marchini: «Hanno perso un’occasione! Se fossi diventato sindaco io, avrei fatto la funivia, ma non come quella che vuole la Raggi... Avrei fatto una linea Cortina-Roma per favorire i ricchi». Infine, il congedo al pubblico da parte del mancato sindaco: «Ve saluto tutti, branco de poracci!».
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