Perché Silvio Berlusconi ha proposto Leonardo Gallitelli come candidato premier
di Roberto Colella | 27 novembre 2017
Il rapporto tra Berlusconi e il generale è di vecchia data, segnato tra l’altro anche dalla solidarietà del cavaliere di Arcore soprattutto quando Giorgio Bocca scrisse un articolo sull’Espresso parlando di “indissolubile patto di coesistenza” tra forze dell’ordine e mafia tratteggiando proprio i carabinieri come “pavidi e collusi con la mafia”, come sintetizzò poi Sky.it. Queste dichiarazioni furono sufficienti a provocare la sdegnata reazione dell’Arma e allo stesso tempo la difesa bipartisan di maggioranza e opposizione.
Il comandante dell’Arma, il generale Leonardo Gallitelli, parlò di “accuse ingiustificate e infamanti”. Per non parlare del caso Santoro quando, correva l’anno 2010, lo stesso Berlusconi chiamò al telefono il comandante generale dell’Arma dei carabinieri appunto Leonardo Gallitelli, per convincerlo a presentare un esposto contro la trasmissione di Michele Santoro Annozero in merito a una puntata dedicata al caso Marrazzo ex presidente del centro-sinistra della Regione Lazio sorpreso in un appartamento di via Gradoli a Roma in compagnia del transessuale Natalie.
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