Durante i governi Renzi e Gentiloni il debito è aumentato di oltre 176 miliardi, la spesa corrente è lievitata di 25 miliardi e gli investimenti pubblici sono scesi al minimo storico
Ma che bellezza, davvero un ottimo lavoro fatto di sacrifici, risparmi e cercando di sprecare soldi pubblici meno possibile…
Va beh ! basta rimettere questa classe non dirigente alle loro poltrone imbottite e questo paese navigherà ancora tranquillo per la sua rotta verso l’abisso…*
Va beh ! basta rimettere questa classe non dirigente alle loro poltrone imbottite e questo paese navigherà ancora tranquillo per la sua rotta verso l’abisso…*
Ormai il copione lo conosciamo. Non appena per l’Italia si prospetta un governo stabile (a prescindere dallo schieramento) che possa riprendersi le quote di mercato perse a causa delle nostre beghe interne, ecco che arriva il “monito dell’Europa” che paventa lo spettro della famigerata “procedura d’infrazione”. La strategia è prevedibile oltre i limiti dell’ovvio, ma gli strateghi non mirano all’effetto sorpresa. Piuttosto contano sull’immancabile appoggio delle minoranze che, come da secolare tradizione italica, pur di colpire l’avversario sono disposte ad affossare il Paese. Già, perché in Italia non esistono contrapposizioni politiche propriamente dette.
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