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24/12/17

Lorenzin adesso te ne vai a casetta, poi io lo devo dire, se sei obbiettore ma che cacchio fai il medico a fare, con i tanti mestieri che ci sono,consiglio di fare le meretrici,ottimo guadagno e nulla da dire, si tratta di umanità e dare sollievo alle sofferenze

Lorenzin adesso te ne vai a casetta, poi io lo devo dire, se sei obbiettore ma che cacchio fai il medico a fare, con i tanti mestieri che ci sono,consiglio di fare le meretrici,ottimo guadagno e nulla da dire, si tratta di umanità e dare sollievo alle sofferenze


Sul testamento biologico la Lorenzin non può garantire il diritto all'obiezione che non esiste

Fatta la legge trovato l'ingannatore. Secondo la ministra della Salute Beatrice Lorenzin per gli operatori sanitari dovrebbe esser possibile obiettare contro la legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, meglio note come "testamento biologico". "Immediatamente dopo la pubblicazione della legge - ha dichiarato la ministra - è mia intenzione incontrare i rappresentanti delle strutture sanitarie private cattoliche per condividere con loro opportune modalità applicative della legge".
Non v'è dubbio che si sia ormai in avanzato stato di campagna elettorale, ma che chi è chiamato a far applicare le leggi, adottate tra l'altro a stragrande maggioranza, annunci di ingegnarsi per garantire che queste non vengano rispettate deve esser confrontato con fermezza.
Nel rispondere a un'interrogazione parlamentare, la Lorenzin ha chiarito di non ignorare che la legge appena approvata "non contenga una specifica disciplina in tema di obiezione di coscienza per i medici'' ma che "proprio per questa ragione seguirà con grande attenzione l'applicazione delle nuove disposizioni e che, nell'ipotesi in cui si dovessero verificare le criticità paventate [relative alle convinzioni dei medici] assumerà immediatamente le necessarie iniziative di competenza volte a salvaguardare la piena operatività del sistema sanitario".
Ad adiuvandum, la ministra, ha anche fatto riferimento alla legge sull'interruzione volontaria di gravidanza rispetto alla quale ha "sempre verificato che sussistesse l'accesso alle pratiche abortive rispettando il diritto all'obiezione di coscienza''.
Giusto per la cronaca, i ginecologi obiettori, che in Italia non praticano l'interruzione volontaria di gravidanza (ivg) sono circa il 70% - erano 69.3% nel 2010 e 2011, il 69.6% nel 2012 e il 70% nel 2013. In 30 anni gli aborti sono calate di 131.216 unità, mentre i ginecologi non obiettori sono scesi di 117 unità. Giusto per la cronaca, dicevamo...
Come tutti sanno, la legge sul testamento biologico adottata il 14 dicembre scorso, assicura la libertà di rifiutare dei trattamenti sanitari in linea con la Costituzione. "Le tutele costituzionali" ha ricordato la Segretaria dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo "prevedono che la libertà personale sia inviolabile e che nessuno può esser obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Gian Giacomo Pisotti, già Presidente della sezione civile della Corte d'Appello di Cagliari, sollecitato dall'Associazione Luca Coscioni ha detto:
"Deve escludersi, alla luce dei principi sull'interpretazione posti nel codice civile e delle elaborazioni della giurisprudenza e della dottrina, che la legge sulle disposizioni anticipate di trattamento consenta l'obiezione di coscienza. Il diritto costituzionale al rifiuto e all'interruzione delle cure è riaffermato nell'articolo 1 della legge. L'equivoco nasce da una lettura non corretta della diversa norma che non consente al paziente di imporre al medico autoprescrizioni che siano in contrasto con disposizioni di legge o con il codice deontologico (un esempio per tutti: il paziente non può esigere la pratica dell'elettroshock)".
Quindi, il paziente può rifiutare qualsiasi trattamento, senza che il medico possa obiettare, né il medico può imporre trattamenti da lui scelti unilateralmente, non possono quindi essere "imposte terapie a nessuna persona che in piena capacità ha dichiarato di non volerle" ha denunciato Filomena Gallo, perché il medico commetterebbe il reato di violenza privata.
Eppure a marzo la ministra Lorenzin, aveva dichiarato d'essere favorevole a una legge sul testamento biologico, lamentandosi tra l'altro di un'aula deserta durante il dibattito generale alla Camera affermando che "In realtà [quello sul testamento biologico] è un dibattito molto seguito. Ci voleva più accortezza e spero che i gruppi ne facciano memoria". Ecco, accortezza mi pare proprio il termine appropriato.
Posto che la prima preoccupazione di un ministro dovrebbe esser quella di garantire che una legge dello stato venga applicata uniformemente su tutto il territorio nazionale, il ministro Lorenzin non può garantire l'esercizio di qualcosa che non esiste. La legge non prevede l'obiezione di coscienza, punto. Una legge si modifica solo con un'altra legge, punto. Se qualcuno la violerà se ne assumerà tutte le responsabilità.

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