Le Ong sono come i pirati. Ecco il business del buonismo
Dietro i salvataggi la strana alleanza tra finanzieri e sinistra. Obiettivo: riempire l'Europa di nuovi schiaviLa nave di Proactiva Open Arms ne è un chiaro esempio. Si mantiene grazie ai soldi di un grossa compagnia marittima, è condotta da una ciurma di attivisti vicini ad una sinistra radicale pronta combattere stati e confini, ma s'avvale del vasto supporto consensuale garantito da George Soros, da esponenti dello star system e dai grandi gruppi della finanza internazionale.
Questa strana e variegata alleanza è spiegata dalla comune idiosincrasia per l'autorità degli stati nazionali e più in generali dall'allergia a leggi e regolamenti consolidati. Partiamo dall'elemento più evidente ovvero le donazioni garantite ad Open Arms dal Gruppo Ibazibal, una grande compagnia marittima spagnola. Per capirne i reconditi motivi basta riprendere un dato del 2014. In quell'anno ben 40mila dei 140mila migranti salvati nell'ambito della missione Mare Nostrum vennero recuperati non dalle navi della nostra Marina militare, ma da navi commerciali costrette a deviare dalla loro rotta per far fronte ai naufragi. Proprio questo inconveniente, i cui costi si misuravano in centinaia di migliaia di dollari al giorno, spinsero alcune compagnie come il Gruppo Ibazibal a finanziare le Ong.
Dietro i salvataggi la strana alleanza tra finanzieri e sinistra. Obiettivo: riempire l'Europa di nuovi schiaviLa nave di Proactiva Open Arms ne è un chiaro esempio. Si mantiene grazie ai soldi di un grossa compagnia marittima, è condotta da una ciurma di attivisti vicini ad una sinistra radicale pronta combattere stati e confini, ma s'avvale del vasto supporto consensuale garantito da George Soros, da esponenti dello star system e dai grandi gruppi della finanza internazionale.
Questa strana e variegata alleanza è spiegata dalla comune idiosincrasia per l'autorità degli stati nazionali e più in generali dall'allergia a leggi e regolamenti consolidati. Partiamo dall'elemento più evidente ovvero le donazioni garantite ad Open Arms dal Gruppo Ibazibal, una grande compagnia marittima spagnola. Per capirne i reconditi motivi basta riprendere un dato del 2014. In quell'anno ben 40mila dei 140mila migranti salvati nell'ambito della missione Mare Nostrum vennero recuperati non dalle navi della nostra Marina militare, ma da navi commerciali costrette a deviare dalla loro rotta per far fronte ai naufragi. Proprio questo inconveniente, i cui costi si misuravano in centinaia di migliaia di dollari al giorno, spinsero alcune compagnie come il Gruppo Ibazibal a finanziare le Ong.
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