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08/10/18

LA COLPA DELLO SPREAD SU E GIù è DELLE BANCHE E DELL'INGORDIGIA CHE LE CONTRADDISTINGUE, SE NON AVESSERO NELLA PANCIA DERIVATI LO SPREAD NON SALIREBBE MAI

LA COLPA DELLO SPREAD SU E GIù è DELLE BANCHE E DELL'INGORDIGIA CHE LE CONTRADDISTINGUE, SE NON AVESSERO NELLA PANCIA DERIVATI LO SPREAD NON SALIREBBE MAI.

PER POI QUANDO SONO IN Difficoltà ANCHE SE SONO ORAMAI PRIVATE DEVE INTERVENIRE LA CASSA DELLO STATO,PER LE BANCHE ABBIAMO DATO IN TRE ANNI 30 MILIARDI, QUESTO PERCHè DIRIGENTI INCACACI E VORACI GIOCANO A MONOPOLI, SI DEVE ASSOLUTAMENTE DIVIDERE LE BANCHE CHE SVOLGONO CREDITI E PRESTITI PER FAMIGLIE E IMPRESE DA QUELLE SPECULATIVE OSSIA CHE TRATTANO DERIVATI,COSì SE VANNO MALE CAZZI LORO E DEI DEFICIENTI CHE CI FANNO I LORO AFFARI

Spread Btp-Bund rallenta a 304, dopo un massimo a 310. Soffre la Borsa

Il tasso a 10 anni ai massimi dal 2014La targa di Piazza Affari in una foto d'archivio © JENNIFER LORENZINI

Alta tensione oggi sui mercati, dopo la bocciatura da parte dell'Ue del Def venerdì scorso. Lo spread Btp-bund decennale rallenta a 304, a fine mattinata, dopo un massimo a 310. Venerdì in chiusura lo spread era a 279.
La corsa del rendimento dei buoni italiani è arrivata fino al 3,60% (3,56% alle 13,00), un livello che non veniva toccato dal febbraio 2014, ben prima che la Banca centrale europea lanciasse il programma di acquisto dei titoli di Stato che ha fatto crollare ovunque i rendimenti nell'Eurozona. 
Debole anche l'euro che scambia a 1,147 sul dollaro. 
Pressione anche sui titoli di Stato sulla parte a breve della curva dei rendimenti: lo spread sul Btp a cinque anni è volato a 300 punti base, a brevissima distanza dal 10 anni con un appiattimento della curva dei rendimenti che segnala l'allarme crescente dei mercati. Il livello toccato oggi rappresenta un massimo dallo scorso maggio, quando la formazione del governo aveva esposto l'Italia ad un'elevata tensione sui mercati.
Continua la discesa di Piazza Affari, in calo del 2,5% a 19.835 punti, ai minimi da aprile 2017. Il comparto più penalizzato è quello delle banche, con il Ftse Italia Banche in perdita del 4% (-3,6% quello relativo al settore finanziario), che paga uno spread fra Btp e bond decennali salito sopra i 300 punti, dopo il richiamo dalla Commissione Ue, che ha definito il Def un "motivo di seria preoccupazione".

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