il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

01/11/19

Abolire i 5Stelle di marco travaglio.direi di fare di più ammazziamoci noi stellati tutti così finalmente alle destre e centro, la sinistra no che non esiste più, gli tocca lavorare e pregare che vengano i migranti,

abolire i 5 stelle direi di fare di più ammazziamoci noi stellati tutti  così finalmente alle destre e centro, la sinistra no che non esiste più, gli tocca lavorare e pregare che vengano i migranti, li andranno a prendere con costa crociera, già mi vedo la Meloni senza la serva e Salvigno che si pulisce la casa e la sera accudisci i suoi figli, e così non potrà avere mogli e fidanzate per poi delirare sulla famiglia, perchè per lui la famiglia è così composta, solo se si è gay non si è famiglia, e Berlusconi che dice alla Pascale di cambiargli il pannolone , senza i 5 stelle che è vero siamo diminuiti,però siamo chi in questo paese lavora già me li vedo,poveracci,mai lavorato in vita loro,sempre a succhià la mammella stato, fare i miracoli, da raqzzisti diventeranno umani,facciamolo , facciamo un suicidio collettivo, così si godono le loro schifezze e nefandezze.

mi firmo

anna maria quercia



Abolire i 5Stelle

di Marco Travaglio sul Il Fatto Quotidiano del 01/11/2019 – Interpretando un sentimento largamente diffuso nei partiti, nei giornaloni, nei grandi gruppi e nelle case degli italiani più furbi, vorrei lanciare un appello ai 5Stelle: uccidetevi. Scomparite. Scioglietevi. Estinguetevi. Come quelle sette religiose americane che si danno convegno in radure appartate e si ammazzano in massa. Tutti vi danno per morti? Anticipateli con un bel suicidio assistito collettivo. Ora si vota in nove regioni? Non candidatevi. Avete dei sindaci, tipo Raggi a Roma e Appendino a Torino? Fatele sloggiare subito. Siete maggioranza in Parlamento? Fate dimettere tutti i vostri 310 deputati e senatori. Avete Conte premier, 9 ministri, 6 viceministri e 16 sottosegretari? Via, tutti a casa. Dopo dieci anni d’inferno, l’Italia potrà finalmente chiudere quest’orrenda parentesi di antipolitica, populismo, giustizialismo e incompetenza. E tornare alla buona politica di un tempo, la politica di quelli bravi, colti e capaci. Salvini vincerà le elezioni, diventerà premier, avrà finalmente i pieni poteri, nominerà Savoini agli Esteri, Berlusconi alla Giustizia, Arata agli Interni e Siri alle Finanze, trasferirà Palazzo Chigi al Papeete, varerà la Flat Tax e il condono per chi non la paga, ripristinerà la prescrizione, i vitalizi e i 945 parlamentari, depenalizzerà la corruzione internazionale, il peculato, il finanziamento illecito, il razzismo e le altre specialità della casa, cancellerà il dl Dignità (non gli piace il nome) e il Reddito di cittadinanza (come dicono i salviniani di sinistra, “non funziona”, soprattutto per loro che uno stipendio ce l’hanno).
A destra saranno tutti contenti. E a sinistra pure, perché potranno gridare al fascismo un giorno sì e l’altro pure senza nemmeno il fastidio di governare o di proporre qualcosa. Un paradiso: mica come ai tempi di quel delinquente di Conte, che prima di fare il premier era avvocato e aveva addirittura dei clienti; poi, da capo del governo, voleva addirittura punire gli evasori fiscali e si permetteva financo di governare senza chiedere il permesso alla Fiat e a Caltagirone e di non spifferare i decreti in anteprima a De Benedetti, il che lo rendeva inviso ai giornaloni. Nelle regioni e nelle città tornerà il buongoverno della destra e della sinistra, che a turno le avevano così bene amministrate prima della calata dei barbari. Dall’Alpi a Scilla, l’Italia del Sì sarà un gran festival di nuovi Tav, nuovi Tap, nuovi Mose, nuovi Expo, nuove Olimpiadi, nuovi Mondiali, nuovi inceneritori e nuove retate. Poi, un bel mattino, un bambino si sveglierà nella sua cameretta, aprirà la finestra e domanderà ai genitori: “Cos’è questa puzza di merda?”. E quelli: “Piccino, si stava meglio quando si stava peggio”.

Nessun commento: