Giuseppe 'Beppe' Quarta
Lettera aperta ad Enrico Letta:
Caro segretario, dopo un brevissimo periodo di riambientamento, nel quale sembravi voler proiettare il partito democratico verso nuovi concetti aggiornati, ti sei rivelato per colui che in realtà sei sempre stato: il classico burocrate del PD, vecchio stampo! Quello dello ‘stai sereno’ insomma!
Anche grazie al governo Conte, il PD ha riportato in cascina qualche consenso perduto ed anzichè continuare a sfruttare il filone positivo ti sei subito montato la testa proclamando la vostra sostanziale indipendenza. Se da un lato questo è un bene, perchè è sempre un bene riuscire a capire con chi si ha realmente a che fare, dall’altro la ventilata collaborazione politica con i 5* svanisce all’istante e questo grazie al ben noto detto, “accá nisciuno è fesso”. La mia previsione, che coincide con la stessa di molti altri, è che voi in breve farete sperpero del gruzzoletto vinto per caso alla lotteria della vita e precipiterete nuovamente nel nulla, condotti al guinzaglio a far pipí ai giardinetti da Renzi e dai renziani, cui peraltro vi siete abituati. Così come accade ai giocatori d’azzardo incalliti, perirete maledicendo pubblicamente la malasorte ed in privato voi stessi e la vostra dannata
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